Il dottor Paolo Pierani, responsabile del Centro Oncoematologico Pediatrico di Riferimento Regionale (SOS)
Continua lo stato di grande preoccupazione ad Appignano per gli eccessi statisticamente significativi di alcuni tumori infantili. Uno studio epidemiologico dell’Arpam, i cui risultati sono stati presentati una decina di giorni fa (leggi l’articolo), seppur con tutte le cautele del caso, aveva registrato come nella regione Marche alcune patologie fossero maggiormente diffuse rispetto alla media nazionale. In particolare lo studio invitava a monitorare con attenzione la provincia di Macerata e in particolare per la concentrazione di casi registrata ad Appignano. Numeri piccoli ma, secondo l’Arpam da prendere con attenzione.
I dati dell’Arpam, però, non coinciderebbero con quelli congiunti Airtum (Associazione Italiana Registro Tumori) – Aieop (Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica) riportati in una nota stampa da Paolo Pierani e Federica Zallocco del Centro Oncoematologico Pediatrico di Riferimento Regionale (SOS) (COPRRe-AIEOP 0901):
«Nel vostro articolo “Tumori infantili ad Appignano Arpam: eccessi significativi” si descrivevano i risultati di uno studio epidemiologico basato sul numero della distribuzione dei primi ricoveri ospedalieri per neuroblastoma infantile su un periodo di dodici anni, dal 2001 al 2012. La ricerca dell’Arpam parlava di 60 casi registrati in regione su bambini da 0 a 14 anni, con un tasso di 24.6 casi/milione, in crescita negli ultimi sei anni a 29.3/milione, contro una media nazionale di 16.8 casi per milione. Ci sentiamo in dovere di rendere noti i tassi di incidenza del Neuroblastoma e della Leucemia Linfoblastica Acuta analizzando i dati congiunti Airtum (Associazione Italiana Registro Tumori) – Aieop(Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica). L’Aieop registra fin dal 1989 tutti i nuovi casi di neoplasia pediatrica diagnosticati nei 54 Centri di Oncoematologia Pediatrica del territorio nazionale. Dal 2001 al 2012 nella regione Marche si sono osservati 119 nuovi casi di Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA) in pazienti di età compresa tra 0-19 anni e 36 di Neuroblastoma in bambini di età 0-14 anni. Sono 19 e 12 i nuovi casi rispettivamente di LLA e Neuroblastoma nella provincia di Macerata.
Per quanto riguarda i tumori del sistema nervoso simpatico (nel 96% ricadono nel tipo istologico dei neuroblastomi), il Rapporto 2012 Airtum (Associazione Italiana Registro Tumori) descrive in Italia un tasso di incidenza di 13.8 casi/milione (IC95% 12,1-15,7) di bambini tra 0-14 anni e di 71 casi/milione nei bambini con meno di 1 anno di vita. Calcolando il tasso di incidenza nella regione Marche sulla base dei dati del Registro Aieop-Airtum il dato risulta non discostarsi dalla media nazionale: circa 15 casi/milione (bambini 0-14anni). Per quanto riguarda la Leucemia Linfoblastica Acuta il tasso di incidenza nazionale risulta essere di 36.7casi/milione (IC95% 36.2-39.3) nella popolazione di età 0-19 anni. Anche in questo caso il tasso di incidenza di LLA registrato nella regione Marche risulta essere conforme al dato nazionale: circa 35.5 casi/milione (popolazione di età 0-19anni). Il Rapporto Airtum 2012 riconosce al Registro AieopMod.1.01 una capacità di copertura in Italia per le neoplasie infantili (0-14 anni) variabile dal 90% al 100%, pertanto i valori da noi riportati sono molto vicini alla realtà. Per quanto riguarda i trend il Rapporto Airtum 2012 segnala inoltre un arresto dell’aumento dell’incidenza dei tumori infantili registrato in Italia fino al 1997, con l’unica eccezione dei tumori della tiroide negli adolescenti. Nel decennio 1998-2008 l’andamento dell’incidenza del complesso dei tumori maligni nella fascia d’età 0-14 anni è stazionario. Dal 1995 le diagnosi di leucemia linfoblastica acuta (che rappresentano l’80% di tutte le leucemie e un quarto di tutti i tumori dei bambini) diminuiscono in maniera significativa del 2% all’anno. Per quanto riguarda l’analisi dei trend per area geografica, tutte le aree mostrano tendenze in diminuzione, con l’eccezione del Sud che mostra un aumento, sebbene non statisticamente significativo. Il trend di sopravvivenza è in crescita e raggiunge per i casi diagnosticati più recentemente sopravvivenze a 5, 10 e 15 anni di 90%, 88% e 86% rispettivamente (periodo 2003-2008). Per quanto riguarda il Neuroblastoma nel periodo 2003-2008 l’andamento per periodo non mostra variazioni significative nell’incidenza in Italia. La sopravvivenza cumulativa osservata a 5 anni dalla diagnosi non mostra differenze geografiche significative ed è pari a 74% nel Nord-Ovest, 73% al Nord-Est, 79% al Centro, 66% al Sud. Concludendo, i dati in nostro possesso ci permettono di escludere nella Regione Marche un significativo incremento di incidenza di patologia neoplastica infantile rispetto alle altre regioni italiane. In particolare nel Comune di Appignano dal 2001 al 2012 si sono registrati 1 caso di Neuroblastoma e 1 caso di LLA. Al fine di evitare preoccupazioni non giustificate nei cittadini, sarebbe opportuno che chi avesse la necessità di ottenere dati veritieri sull’incidenza dei tumori infantili in Italia, si rivolgesse alle Istituzioni che da più di 30 anni si occupano di trattamenti di tali patologie nonché al Registro dei Tumori Infantili della Regione Marche».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
I dati quì riportati sono inattendibili e non sono comparabili con quelli prodotti dallo studio di ARPAM e ASUR che si intende sminuire, Questo perchè tali dati sono estrapolati dalla pubblicazione fatta dall’associazione dei registri tumori (AIRTUM), tale associazione redige i suoi rapporti sulla base dei dati che gli vengono forniti dai vari registri tumori ad essa associata, che è lungi dall’avere una copertura sul territorio nazionale tale da potersi ritenere affidabile come media nazionale, soparattutto per quel concerne i dati sulle neoplasie infantili (si veda quì: http://www.registri-tumori.it/PDF/AIRTUM2012/EP37_1_s1_013_1-1.pdf) Al contrario invece, le varie ASUR dispongono di propri dati sulle ospedlizzazioni e coprono l’intero territorio nazionale, e comunque sia per correttezza d’informazione si sarebbe dovuta pubblicare anche la seconda tabella della pag. 87 del medesimo rapparto citato (www.registri-tumori.it/PDF/AIRTUM2012/EP37_1_s1_086_sch_IV.pdf), dove è evidente una netta impennata di casi al centro per pazienti al di sotto di un anno di vita (grafico grigio). Inoltre per stessa ammissione della AIRTUM, di cui al primo link citato, i dati in suo possesso per quel che rigurda le Marche e utilizzati per redigere tale rapporto, sono stati forniti da un solo registro tumori regionale, e aggiungo anche l’unico esistente poichè come molti sanno la nostra regione non possiede un registro tumori, l’unico in essere è quello presente presso l’Università di Camerino (www.unicam.it/tumori/staffIT.htm) che, purtroppo aimè non ha dati aggiornati poichè i politici regionali hanno pensato bene di togliergli i fondi e sopprimerlo (evidentemente dava fastidio), nello specifico i dati relativi alle neoplasie del sistema nervoso simpatico infantile 0-14 anni, che come riferiscono gli illustri dottori nell’articolo, il 96% dei casi istologici sono attribuiti al Neuroblastoma, inizia nel 1990 e si ferma al 2005 per un totale di 39 casi (www.unicam.it/tumori/registroinfantili/sito19902005_0014.pdf). Quindi credo che sia incontrovertibile il fatto che tali dati siano lacunosi e insufficenti per determinare una media nazionale, poichè vi è un intero quinquennio dove non si hanno dati e quindi non si è ingrado di verificare eventuali impennate sull’incidenza epidemiologica, anche perchè come si evince nella Figura 1 a pag. 14 (www.registri-tumori.it/PDF/AIRTUM2012/EP37_1_s1_013_1-1.pdf), per il l’intero centro italia non vi sono altri registri tumori infantili associati all’AIRTUM dove poter attingere altri dati che consentano di avere maggiore attendibilità. Un’altra criticità dei dati forniti in questo articolo è data dall’assenza di specifiche adottate dagli illustri dottori per contestualizzare alla realtà regionale i dati del Registro AIOP-ARTUM che, è bene ricordare si basano sui dati forniti loro dall’unico registro tumori infantili presente nelle Marche, paradossalmente potremmo dire che tutti i casi attribuiti al centro italia, siano individuabili nelle Marche.
Ora la domanda che io mi pongo è la seguente; a chi giova fare una disinformazione del genere? Personalmente un’idea me la sono fatta…. Sugli autori non mi esprimo e preferisco stendere un pietoso velo di silenzio…
Saluti
Purtroppo questa è l’Italia. Un cittadino qualunque a chi deve credere???