di Gabriele Censi
L’attore maceratese Franco Graziosi riceverà domani il terzo premio Glomere istituito dall’omonima associazione, presieduta da Placido Munafò, quale riconoscimento alle eccellenze maceratesi che si sono distinte nei diversi settori dell’impegno civile, artistico, lavorativo e culturale. Il premio è stato assegnato nel 2011, all’ex magistrato Mario Fabbri (leggi l’articolo) che nel 1968 si occupò della strage del Vajont riuscendo a fare luce su uno dei capitoli più oscuri della storia italiana, e lo scorso anno allo scenografo e più volte vincitore del premio Oscar, Dante Ferretti (leggi l’articolo). La cerimonia si svolgerà al teatro Lauro Rossi domani sera (4 dicembre) alle 21 e sarà un omaggio delle tante associazioni culturali presenti a Macerata. Partecipano la Ctr, che conserva nella sua sede una foto giovanile degli esordi dell’attore, I Picari, Minimo Teatro, Associazione Palcoscenico, Gruppo teatrale Avis e Teatro della Comunità (con gli attori diretti da Marco Di Stefano in questi giorni al lavoro per la perfomance, sempre al Lauro Rossi, della prossima settimana).
La terza edizione del premio Il Glomere è stata presentata questa mattina nella sala consiliare del Comune di Macerata alla presenza dell’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde, del vice presidente dell’associazione. Giuseppina Salciccia, della coordinatrice della serata, Maria Laura Platania dell’Accademia Platafisica e dei rappresentanti della varie compagnie teatrali cittadine. “C’è una grande coralità intorno a questo progetto che nasce dalla volontà di un’associazione della città – ha affermato l’assessore Monteverde – con una grande forza di valorizzare ciò che abbiamo, mossi da un sentimento che è la passione. Partire da una passione personale e dividerla con la città e con l’Amministrazione comunale significa farla diventare un’esperienza civica e civile. Quello che ci piace di Franco Graziosi – ha proseguito l’assessore alla Cultura – è che ha regalato tante cose importanti e con generosità a Macerata. Onore a prestigio dunque, non tanto per la sua maceratesità, ma semplicemente perché è un pezzo di una storia, è diventato un maestro con la capacità di essere significativo per tutti”.
A ripercorrere brevemente le diverse fasi della carriera di Graziosi, dai primi passi all’Istituto dei Salesiani passando per l’esordio nelle fila della compagnia Oreste Calabresi fino ad arrivare all’Accademia d’Arte drammatica di Roma e alla chiamata di Strehler al Piccolo di Milano, oggi è stato il giornalista Ugo Bellesi da sempre vicino all’attore per legami di parentela: “Una grande volontà e tanto spirito di sacrificio lo hanno caratterizzato fin dai suoi inizi quando volle andare a tutti i costi a Roma nonostante la contrarietà dei genitori che lo volevano con il posto fisso. Così finse di iscriversi all’Università ma poi confessò di aver scelto l’Accademia, prima ancora di terminare lo chiamarano al Piccolo”
Maria Laura Platania, coordinatrice dell’omaggio a Franco Graziosi, dopo aver affermato che “Franco Graziosi non è maceratese ma un cittadino del mondo per quanto ha prodotto nel tempo” ha dato qualche anticipazione sulla serata di domani: “Tutto sarà giocato all’insegna della leggerezza con un momento legato ai ricordi grazie all’intervento di Piergiorgio Pietroni, un momento serio con il faccia faccia condotto dal critico teatrale Pierfrancesco Giannangeli. Racconteremo, anche attraverso il lavoro delle compagnie Compagnie Teatrali Riunite, i Picari, Minimo Teatro, Associazione Palcoscenico e Teatro della comunità , che cosa questa città è ancora in grado di fare. Speriamo sarà un degno omaggio a Franco, attore grande, noi ci stiamo provando”.
Una breve biografia di Franco Graziosi: nato a Macerata nel 1929, dopo il diploma d’attore all’Accademia Silvio D’Amico, conseguito nel 1953, inizia la sua carriera teatrale nella compagnia del Piccolo Teatro di Milano, dove partecipa, nei quattro decenni successivi, a circa cinquanta spettacoli, la maggior parte dei quali sotto la direzione di Giorgio Strehler. Oltre alla sua attività in seno al teatro stabile milanese, ha lavorato in compagnie private, venendo diretto, tra gli altri, da Orazio Costa, Luigi Squarzina, Luca Ronconi, Diego Fabbri, Giorgio Albertazzi, Vittorio Gassmann, Mario Missiroli. Tra il 1956 e il 1980 ha partecipato a numerosi sceneggiati televisivi e radiofonici. Al cinema ha preso parte a film come “Uomini contro” di Francesco Rosi, “Giù la testa” di Sergio Leone e “Habemus papam” di Nanni Moretti. Ha sposato Esperia Pieralisi, sorella di Virna Lisi.
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Franco Graziosi è un nostro vanto. Giusto omaggiarlo…
Il “discepolo” meglio riuscito dell’indimenticabile Ugo Giannangeli. Bentornato, Franco Graziosi. Finalmente la città ti onora come deve.