I casi di due bambini affetti da neuroblastoma ad Appignano, altri due bambini tra Montecassiano e Recanati, oltre ad alcuni episodi di leucemia infantile hanno fatto scattare da oltre un anno l’allarme nel comunità appignanese. E se già nel novembre scorso il sindaco della città, Osvaldo Messi, scrisse all’Asur per dare l’avvio a una prima indagine epidemiologica, oggi sta partendo una campagna di analisi ambientale promossa dallo stesso Comune e condotta dall’Arpam per verificare la possibile presenza di agenti inquinanti nell’aria, nell’acqua e nel terreno.
A spiegarlo è stato il sindaco Messi, con al fianco l’assessore all’ambiente Alessandro Feliziani, il direttore provinciale dell’Arpam Gianni Corvatta e Massimo Marcheggiani, responsabile del servizio aria della stessa Agenzia regionale. “E’ un’iniziativa che ci sta particolarmente a cuore”, ha esordito il sindaco di Appignano, “per fugare ogni dubbio sulla situazione ambientale della nostra città. Oggi mettiamo un tassello importante ad un progetto iniziato da un anno, dopo aver chiesto all’Arpam di realizzare un progetto di analisi ambientale approfondito”. L’iniziativa, che come ha spiegato il sindaco Messi è stata sollecitata anche dalla popolazione, è dunque il tentativo di avere chiarezza e di verificare se le malattie infantili tumorali emerse negli utlimi anni possano essere causate da inquinanti presenti nell’ambiente. “Facciamo questo lavoro senza puntare il dito su nessuno”, ha spiegato ancora il sindaco, “rivestendo la massima fiducia in un soggetto pubblico quale l’Arpam”.
Da sinistra, l’assessore all’ambiente Alessandro Feliziani, il sindaco Osvaldo Messi, il direttore Arpam Macerata Gianni Corvatta e il responsabile qualità dell’aria Massimo Marcheggiani
La verifica della presenza di inquinanti e la loro possibile correlazione con le patologie tumorali verrà portata avanti su due fronti. Da una parte l’analisi ambientale con la ricerca di inquinanti, dall’altra uno studio epidemiologico che proseguirà la raccolta di dati già avviata da un precedente censimento le cui conclusioni saranno rese pubbliche a breve. “L’indagine ambientale”, ha spiegato il direttore Arpam Corvatta, “verrà svolta sulla base delle nostre conoscenze del territorio di Appignano e delle particolari tipologie di insediamenti produttivi presenti”. Nell’area interessata, estesa per diversi chilometri quadrati, verranno compiute analisi delle acque di falda e di superficie, del terreno e dell’aria. Alla ricerca di tutta una serie di possibili inquinanti a partire dagli idrocarburi policiclici aromatici che fuoriescono dai processi di combustione.
Un lavoro che durerà circa sei mesi e che, come ha sottolineato Massimo Marcheggiani, potrebbe poi essere la base per un’analisi successiva. “Sul territorio”, ha spiegato, “esiste una pressione ambientale legata al normale riscaldamento, al traffico, al cibo. A cui si aggiunge una pressione industriale dovuta ai mobilifici. Lo screening dovrà valutare quali di questi fattori, in caso le analisi risultassero positive per particolari tipologie di inquinanti, ne sono la fonte”. Un preliminare monitoraggio dell’aria ha già escluso che nel centro di Appignano vi siano concentrazioni sopra la media di solventi dispersi nell’aria.
Più complesso sarà lo studio epidemiologico, anche per via del mancato aggiornamento da parte della Regione Marche del registro dei tumori a partire dal 2007. L’indagine, che verrà svolta in collaborazione dall’Asur e dall’Arpam, risulterà particolarmente complessa per la difficoltà nella raccolta delle informazioni. Anche evidenziare un’eventuale correlazione di patologie con possibili agenti inquinanti non sarà semplice, a causa dei molteplici fattori che potrebbero far incorrere la popolazione in malattie tumorali. La prossima analisi epidemiologica, così come per lo studio ambientale, potrebbe essere il punto di partenza per ulteriori analisi più mirate.
Il sindaco, a conclusione della presentazione di oggi, dopo aver ringraziato i medici di base e i pediatri che hanno collaborato al primo studio epidemiologico, ha tenuto ha sottolineare non solo l’apporto e la sensibilità dei suoi concittadini. Ma anche “l’attenzione di alcuni industriali che hanno volontariamente sostituito caldaie perfettamente a norma con impianti a combustione di gas”. Un allarme quindi che l’intera comunità di Appignano, in testa l’amministrazione, ha preso molto sul serio investendo circa 30.000 euro per pagare i costi vivi delle analisi Arpam. Una campagna di approfondimento che vede il forte impegno della stessa Agenzia regionale per l’ambiente, con un progetto complessivo che dovrebbe dare i primi risultati entro la fine della primavera del prossimo anno.
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un suggerimento facile facile. mineralogramma capello (http://www.mineral-test-sas.com/ dott. Rossi Civitanova Marche) dei bimbi. Il conseguente rilievo di alluminio e bario darà poi la soluzione facile facile alla denuncia, ma non alla soluzione, del problema.
“…anche per via del mancato aggiornamento da parte della Regione Marche del registro dei tumori a partire dal 2007”
Ricordo che il registro tumori, a livello provinciale, è stato attivo per circa 20 anni, grazie all’impegno del prof. Pannelli prima e della dott.ssa Vitarelli poi. Un impegno che costava circa 30.000 euro l’anno (sì, trentamila); una cifra evidentemente eccessiva per le casse della regione Marche. In mancanza di fondi l’attività è stata così interrotta a marzo 2009.
A giugno 2009 gli assessori regionali Amagliani e Mezzolani dichiaravano: “Il registro, pienamente operativo tra meno di un anno, consentirà di approfondire lo studio delle patologie e di realizzare efficaci interventi di diagnosi precoce e di cura delle malattie neoplastiche, che costituiscono una delle principali cause di decesso della popolazione“.
Di anni ne sono passati quattro, e del registro tumori neanche l’ombra. Come non c’è ombra di risposta alle richieste pervenute sull’argomento da parte di diverse associazioni. L’assessore Mezzolani però ci tiene a far sapere che non ci sono ritardi.
Non so quale sia il suo concetto di “ritardo”, ma deve essere molto diverso dal mio.
Grande dolore per i bambini colpiti dal neuroblastoma.
Grande apprezzamento per l’iniziativa del Comune di procedere ad approfondite indagini per risalire alle fonti di questa terribile patologia.
Grande schifo per l’inaccettabile ritardo della Regione nell’aggiornare il registro dei tumori.
tutto nasce dalla coraggiosa e disperata denuncia di un giovane padre sulle pagine di un giornale locale, denuncia poi rilanciata dal consigliere regionale Marangoni. fortunatamente il sindaco non si è nascosto dietro a un dito e ha dato via all’indagine ambientale.
ma mentre il sindaco cerca di far luce sulla vicenda, in regione un altro consigliere (Luca Marconi),pochi giorni fa si vantava di aver fatto approvare l’elettrodotto da fano-teramo affermando :””Non sono del partito del “no” perchè credo che questo Paese debba crescere e per farlo non può rifiutare ogni innovazione positiva”.
se questi sono gli omini che abbiamo in regione, come possiamo mervigliarci del fatto che dal 2007 il registro dei tumori non viene aggiornato?
e come potremo meravigliarci dell’aumento dei tumori a causa delle onde elettromagnetiche dell’elettrodoto?
un abbraccio a Daniel il papà coraggioso e alla sua famiglia e a tutte le famiglie che ogni giorno affrontano questo problema.
Mezzolani è il più falso tra tutti i falsi amministratori che abbiamo nelle Marche! possibile che non hanno paura che un bel giorno qualcuno li aspetta sotto casa e………???