Primo cittadino multato in superstrada,
Mancinelli contesta Conti

Il sindaco di Penna San Giovanni accusa il collega di Camerino di "fare cassa" con gli autovelox e non prevenzione. Polemiche ricorrenti per le multe nella città ducale
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Giuseppe Mancinelli, sindaco di Penna San Giovanni

Giuseppe Mancinelli, sindaco di Penna San Giovanni

di Monia Orazi

E’ una vergogna piazzare i vigili urbani in superstrada a “fare agguati” ad ignari automobilisti, non per azioni di prevenzione contro le conseguenze dell’eccessiva velocità, ma semplicemente per fare cassa. E’ questa la posizione dell’ultima vittima illustre della polizia municipale di Camerino, il sindaco di Penna San Giovanni Giuseppe Mancinelli. Il primo cittadino è stato fotografato a 103 km orari dalla polizia municipale di Camerino, piazzata con l’autovelox lungo la superstrada, nel tratto tra Muccia e Camerino. Mancinelli contesta il modo in cui è stata attuata la rilevazione, che non è avvenuta nel tratto di strada dove è stato posto il limite più alto a 110 km orari, ma subito dopo l’uscita da una galleria, lungo una piazzola, dove improvvisamente il limite scende a 90 km orari. Il sindaco ha ricevuto una multa di 185 euro e si è recato subito dal giudice di pace a contestarla. Con lui pochi giorni fa erano presenti una quindicina di persone e la gran parte ha visto i propri ricorsi accolti. Per Mancinelli è “vergognoso” che il sindaco Dario Conti si presenti come “il paladino dei più deboli”, poi autorizzi un utilizzo a suo dire improprio dell’autovelox, la prevenzione va fatta dove il limite è più alto, non nel tratto in cui è inferiore. La pratica di piazzare il vigile urbano in superstrada con l’autovelox è comune anche al vicino comune di Serrapetrona che l’anno scorso ha incassato 315 mila euro.

Dario Conti, sindaco di Camerino

Dario Conti, sindaco di Camerino

Nel maggio del 2012 una sentenza del giudice di pace Alberto Casadidio di Camerino, ha sancito che gli agenti della polizia municipale non possono operare lungo le strade extraurbane principali (autostrade, statali e provinciali), che risultano equiparate alle autostrade, anche se il percorso ricade nel loro comune di competenza. Motivando l’accoglimento del ricorso presentato da don Eraldo Pittori, sacerdote maceratese collaboratore della Curia camerte e della radio diocesana, fotografato nel 2011 a 110 km orari in un tratto di superstrada con 90 km orari di limite tra Sfercia e Pontelatrave, il giudice ha sottolineato come il tratto di superstrada è di proprietà dell’Anas e l’ente locale avrebbe dovuto provare la proprietà giuridica del tratto in questione. L’avvocato Francesca Viti, che ha assistito il prelato, si è basata su una sentenza della Cassazione del 2008, che esclude la competenza dei vigili urbani dalle strade extraurbane principali, in cui solo la polizia stradale può elevare multe, si spiega anche che i vigili urbani non hanno competenza su tutto il territorio nazionale come gli agenti della polizia di stato, non possono esercitare azioni di polizia stradale su strade extraurbane principali, equiparate alle autostrade. L’automobilista in questione vide così annullata la multa per violazione dell’articolo 142, comma 8 del codice della strada, 137 euro di multa e due punti in meno sulla patente. La polemica sulle multe eccessive da parte dei vigili urbani a Camerino è ricorrente. Nel dicembre scorso a lamentarsi era stato anche il rettore dell’ateneo Flavio Corradini. L’assessore alla polizia municipale Enrico Pupilli aveva spiegato che: “Le multe non sono fatte perchè il comune spinge sui vigili per far quadrare il bilancio, per evitare basta solo rispettare le regole. Se vengono fatte dove c’è una segnaletica non adeguata si può presentare ricorso”. L’assessore ha ricordato che nel 2012 era stata messa in bilancio una somma di incassi inferiori rispetto all’anno precedente, per sanzioni al codice della strada. Nel 2012 erano stati indicati 492 mila nel bilancio preventivo, da incassare per violazioni al codice della strada, 480 mila nel bilancio di previsione 2013. Nel 2011 furono incassati 614 mila euro dai proventi per le multe. Di questi 307 mila euro furono destinati, come previsto dalla legge, a spese relative alla viabilità: 213 mila euro per manutenzione delle strade e sgombero neve, 56 mila euro per potenziare la segnaletica stradale, sicurezza urbana (etilometro, telelaser) 24 mila euro, il resto per la strumentazione della polizia municipale. Nel 2010 erano state elevate multe per 280 mila e 77 euro.

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Ggli autovolex in questi giorni sono al centro del dibattito anche a San Severino. Ieri il sindaco Martini ha risposto all’attacco dell’opposizione: “Il Comune incassa un milione di euro grazie a multe e rilevatori di velocità”. (LEGGI L’ARTICOLO)



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