di Alessandra Pierini
L’Aeffe di Alberto Fermani sempre più vicina alla Italian Holding Moda di Cleto Sagripanti. La trattativa per l’acquisizione dello storico calzaturificio di Petriolo da parte della società dell’ex ad di Manas è infatti in fase avanzata e potrebbe concludersi in breve, garantendo un futuro all’azienda ma soprattutto il reintegro dei 70 dipendenti, una ventina dei quali vicini al pensionamento.
L’Italian Holding Moda è una società «ideata – come si legge nel sito – con l’obiettivo di valorizzare i marchi di moda più rappresentativi della qualità e della creatività italiane» e la Alberto Fermani che martedì scorso ha inaspettatamente chiuso i battenti del suo stabilimento di Petriolo (LEGGI L’ARTICOLO), con grande preoccupazione dei suoi lavoratori, rientra a pieno in questa categoria.
L’azienda è ora in liquidazione e Sagripanti che sta per lasciare la presidenza di Aerdorica ha già contattato il liquidatore. Le sue intenzioni sembrano essere in pieno accordo con le richieste dei proprietari dell’Aeffe che aveva posto come condizioni per la cessione il mantenimento dello stabile di Petriolo e della forza lavoro, oltre che del marchio.
Quindi quella della Alberto Fermani sembra essere una storia a lieto fine ma che spinge ancora una volta riflettere sulle difficoltà del settore calzaturiero, fiore all’occhiello del territorio provinciale. I marchi forti, riconoscibili e conosciuti nei mercati internazionali, non sono più sufficienti a garantire la sopravvivenza delle aziende che si trovano a dover affrontare gravi problemi di disponibilità finanziaria e forti difficoltà nel recupero crediti. Un panorama che deve spingere gli operatori del settore e gli enti preposti prima che ci troviamo di fronte a nuovi casi, dal finale meno rassicurante.
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Onore al sign Sagripanti ma anche al figlio di Fermani Senior anziché far fallire l’azienda , coraggiosamente molla e salva i suoi ex dipendenti da un fallimento familiare garantito .
grazieeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!
D’accordo con Sharki. Speriamo che il signor Sagripanti faccia il suo dovere di cittadino italiano e di imprenditore nell’interesse della ditta e dei suoi dipendenti, dato che oggi non possiamo più riporre alcuna fiducia nella Casta politica e nei sindacati allo sbando.
grande Cleto
Forse e’ un po presto per gioire, attendiamo……fiduciosi, Manas insegna, no???
Tutti attendiamo fiduciosi l’evolversi della situazione, sperando non solo nell’acquisizione della Alberto Fermani, ma anche la certezza che possano essere mantenuti i posti di tutti i dipendenti…
…se si vuole leggere da un certo punto di vista, l’unica cosa certa è che questo interessamento è un segnale, un segnale forte per il settore calzaturiero made in Italy (quello vero, quello che non viene ancora salvaguardato come si deve dalla legge nazionale ed europea) e un segnale forte per chi pensa di poter mantenere standard qualitativi elevati delocalizzando (delocalizzazione che per fortuna non ha nulla a che fare con l’azienda Fermani)….i marchi di alta qualità del nostro distretto calzaturiero hanno bisogno della manodopera specializzata, del know how formatosi con decenni di esperienza, dell’artigianalità e manualità che solo in un contesto così permeato dalla calzatura come quello del nostro distretto può garantire……..E L’INTENZIONE DI ACQUISIRE NON SOLO IL MARCHIO MA ANCHE TUTTI I COLLABORATORI DELLA AEFFE SRL TESTIMONIA QUANTO SCRIVO….lo spero, soprattutto per i tanti artigiani che purtroppo stanno scomparendo….e per chi come me ha voluto fortemente lavorare in questo settore!!!!!
Sig MAtteucci : di quale made in italy sta’ parlando? Lo sa dove effettuava il 90% dell taglio ed orlatura la AEFFE? L’unico marchio di made in italy per cui saremo noti sara’ per come siamo riusciti a svendere questa nazione, ora non ci resta che quantificare soltanto i danni.