Padre Georg
affascinato da Macerata

La visita nel capoluogo del segretario del Papa emerito Benedetto XVI, prima di essere accolto nella "sua" Urbisaglia
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Don Merlini mostra la lapide di San Filippo a Padre Georg. Oltre al nome di Benedetto XVI è inciso anche quello di monsignor Giuliodori, (sulla sinistra nella foto) che è stato vescovo di Macerata fino allo scorso febbraio ed attualmente è l'amministratore apostolico

Don Merlini mostra la lapide di San Filippo a Padre Georg. Oltre al nome di Benedetto XVI è inciso anche quello di monsignor Giuliodori, (sulla sinistra nella foto) che è stato vescovo di Macerata fino allo scorso febbraio ed attualmente è l’amministratore apostolico

Con Roberto Broccolo, sindaco di Urbisaglia

Con Roberto Broccolo, sindaco di Urbisaglia

di Maurizio Verdenelli

(foto-servizio di Guido Picchio)

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“Il centro storico di Macerata è meraviglioso ma il top è il Santuario della Misericordia”. Parola di monsignor Georg Gänswein, segretario del Papa emerito Benedetto XVI e dal 6 gennaio Prefetto Pontificio e Arcivescovo di Urbisaglia. “E’ la seconda volta che vengo a Macerata: la prima 23 anni fa quando, studente all’Università per stranieri di Perugia, mi concessi un’escursione nelle Marche” dice ancora padre Georg poi trascinato da don Gianluca Merlini, rettore di San Filippo, perché ad attenderlo in chiesa ci sono gli invitati, tanti fedeli e un concerto di musica sacra (GUARDA IL VIDEO). Tuttavia sul sagrato della restaurata chiesa di San Filippo c’è tempo per una brevissima sosta. Pochi secondi infatti servono a don Merlini per far ammirare all’illustre ospite, atteso a Macerata come un’autentica star, la lapide nuova di zecca che reca anche il nome di Benedetto XVI, il Papa emerito di cui monsignor Gänswein è tuttora segretario.

L’Arcivescovo di Urbisaglia ha raggiunto la chiesa percorrendo a piedi, accompagnato tra gli altri dall’amministratore apostolico Claudio Giuliodori, il tratto tra la Curia e l’intero Corso della Repubblica. Una breve fermata soltanto per un gruppo di amici giornalisti venuti da Roma a salutarlo. A Macerata monsignor Georg era arrivato con mezzora di anticipo sulla tabella di marcia: alle 18.30 anzichè alle 19. Infilandosi subito dentro il Santuario della Misericordia e raccogliendosi in preghiera per alcuni minuti. Poi di corsa in Episcopio per prendere possesso dell’alloggio. La cena, frugale, con monsignor Giuliodori con il quale è rimasto in colloquio fin poco prima le 21. Mezzora dopo a San Filippo Neri dove ad attenderlo, con tante autorità, il sindaco di Urbisaglia Roberto Broccolo che domani mattina lo accoglierà ufficialmente in Comune per la parte pubblica della visita maceratese. Momento clou la messa nella splendida Collegiata di San Lorenzo alle ore 11, l’aperitivo in piazza con la popolazione e poi il pranzo all’Abbadia di Fiastra. Presenti, tra gli altri, a San Filippo per il saluto a padre Georg il sindaco di Macerata Romano Carancini e il presidente del consiglio comunale Romano Mari, il prefetto Pietro Giardina, le autorità militari, il rettore di Unimc Luigi Lacchè, l’imprenditore Adolfo Guzzini, il peacekeeper Andrea Anegli, i consiglieri regionali Paola Giorgi, Angelo Sciapichetti e Francesco Massi.

 

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