A papa Francesco in dono la polenta maceratese. “Meglio! Quella tenera e buona di Santa Maria in Selva apprezzata pure dal cardinal Ruini…sempre che ce ne sarà rimasta ancora un pò quando il Santo Padre ci incontrerà a San Pietro il 9 ottobre, ad una decina di giorni dalla conclusione della nostra sagra (la n.38) che lo scorso anno ha registrato il tutto esaurito. E poi al papa, che parla franco e schietto come noi e va dritto al cuore, consegneremo anche gli altri doni della nostra terra”. Scherza don Giuseppe Branchesi, parroco di Santa Maria in Selva che mercoledì 9 ottobre guiderà la delegazione dei Polentari treiesi, ed affiancando il ‘Gran Capo’ Sebastiano Arcai, anche quelli italiani di cui è presidente emerito.
Già, perchè quella mattinata di ottobre, per centinaia di ‘cuochi del piatto più popolare d’Italia’ provenienti da 17 delegazioni sparse lungo la Penisola, sarà davvero speciale. Papa Francesco ha fatto riservare in piazza San Pietro un’area appositae per quel piccolo grande esercito di cappellini, foulards e coccarde gialle, il colore della polenta. Con loro il vescovo di Cagliari -la sera prima, invece, il cardinal Angelo Comastri celebrerà per i Polentari una messa, alle ore 17 nella Cappella delle Confessioni in Vaticano. In piazza San Pietro, toccherà (al solito) a don Branchesi il clou: il parroco treiese, amico fraterno del cardinal Tonini scomparso il 28 luglio, salirà sul sagrato di San Pietro per deporre nelle mani del pontefice il ‘grande paniere’ delle eccellenze maceratesi e marchigiane. E sarà una piccola apoteosi per i Polentari e la Coldiretti di cui don Giuseppe è l’assistente spirituale regionale.
“Una festa nella festa che ci attende con la sagra per due lunghi week end, venerdì, sabato e domenica, dal 13 (anteprima senza polenta) al 22 prossimi e che dedichiamo all’indimenticabile Ersilio, il cardinal Tonini, che resterà sempre ‘uno di noi'” dichiara il popolare don Peppe, reduce con una delegazione treiese dalla Bulgaria. La nuova città che si lega a Treia è Rakosvki, 21.000 abitanti, di cui 19.000 cattolici, con una proporzione inversa rispetto al credo religioso nel resto del Paese. Una comunità che potrebbe benissimo gemellarsi pure con Macerata, visto che una delle attività più diffuse è l’allevamento della papera che nel capoluogo marchigiano è legato alla tradizione del patrono San Giuliano. Il sindaco restituirà la visita a Treia, a marzo, in occasione delle feste legate a San Patrizio. Per la città di Carlo Didimi la politica dei gemellaggi, iniziata nel ’95 con l’irlandese Arklow nel nome di San Patrizio, dunque continua dopo Argentina, Germania ed Ungheria ed ora Bulgaria.
La sagra, nel nome del cardinale che amava (riamato: campane a morto e veglie funebri per lui) Santa Maria in Selva, parte dunque venerdì. L’anteprima, insieme con il tradizionale ed affollato torneo di briscola, è riservata ad un evento ormai cult grazie agli Amici del click: la mostra fotografica. Genesio Medori, Mandino Tiburzi e Giorgio Clementi, ossia gli ‘Amici’ hanno invitato altri amici: dal professionista affermato Carlo Bartolozzi, agli splendidi ‘hobbysti’ Sauro Carnevali, Cristian Scoppa, Simone Piergiacomi e Sandro Marozzi. Presenza importante quella dell’ex assessore comunale, che i bookmakers danno per sicuro partente alla griglia come candidato sindaco (lui smentisce tuttavia decisamente) insieme con l’attuale vice di Luigi Santalucia che dopo due mandati ha …l’esenzione assicurata, Corrado Speranza e l’assessore alla Cultura, Tullio Patassini. Un attacco a tre punte, un tridente praticamente contro nessuno, considerato che la attuale maggioranza di Treia ha da sempre larghissimi e granitici consensi anche senza far scendere in campo l’ex sindaco ed ex presidente della Provincia, Franco Capponi.
Ma torniamo alla mostra dove tutti si esprimeranno al meglio ‘a piacer loro’ dunque. E Genesio Medori ha in serbo una sorpresa: l’oggetto cult post moderno per eccellenza, la mitica ‘vespa’ da sempre ospite della sagra. Lo sarà infatti, ancora una volta, domenica 15 con il 7. Raduno dei ‘vespisti. Sabato la distribuzione della polenta inizia alle ore 19, domenica alle ore 12 e la musica sarà assicurata nel week end da due orchestre: quelle di Roberto Palmieri e Roberto Carpineti. Nel secondo week end, vernacolo (venerdì), musica (sabato con il Duo 0733, domenica con Carpineti), gli stornellatori e ‘li Pistacoppi’ (domenica). Polenta a volontà (la domenica sempre a mezzogiorno): la stessa che accese entusiasmi alla Raci di maggio dove uomini e donne di Santa Maria in Selva si ricoprirono di gloria saziando migliaia di visitatori.
Si conclude con la presentazione del libro di Maurizio Verdenelli “La leggenda del santo petroliere”, editore Ilari (foto e copertina di G. Medori e M. Tiburzi) dedicato ad Enrico Mattei. “Torno volentieri -dice l’autore- ho presentato proprio alla Sagra treiese lo scorso anno il libro e a distanza di un anno devo dire che fu un battesimo fortunato: pubblicazione pressocchè sold out. Grazie Santa Maria in Selva!”.
Foto di Mandino Tiburzi
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Desde España le mando a Don Giuseppe un saludo. Recuerdo con cariño nuestro viaje con él a Roma a la clausura del Año Sacerdotal.
Soy la madre de don Miguel.