La giornata di digiuno indetta da Papa Francesco per la pace in Siria (leggi l’articolo) ha trovato anche alcune adesioni tra i politici locali. Primo fra tutti il Presidente del Consiglio Ivo Costamagna che in una nota sottolinea come le parole del Santo Padre abbiano toccato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo, tanto da spingerlo ad aderire alla giornata di digiuno: «Come tanti, tantissimi uomini e donne a Civitanova, in Italia e all’estero, ho deciso di aderire alla giornata di digiuno e preghiera per la pace in Medioriente e in tutto il mondo, indetta dal Santo Padre. Voglio unire la mia flebile voce al coro già così nutrito di chi è convinto che alla violenza e alla brutalità della guerra ci sono sempre alternative. La diplomazia, il dialogo, la cultura, sono tra queste. Perché, come ha sottolineato il Pontefice nell’Angelus di domenica scorsa: “Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza”. Ce lo ha insegnato la storia. Non ripetiamo gli stessi errori».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Grande amico Ivo. Sii orgoglioso di essere un crsitiano cattolico come lo sono io 🙂
ahahahahahahaha
son curioso di sapere se ha digiunato anche nel 99 quando d’alema attaccava la serbia o quando tutti, dico tutti i governi, di sinistra o di destra, appoggiavano le aggressioni a stati sovrani come kuwait, libia, afghanistan, irak. comunque appoggio. questo papa finalmente sta ingerendo molto più incisivamente rispetto alle precedenti mummie.
Costa-magna che non magna diventa Costa-digiuno, ma solo fino a mezzanotte, dopo fra’, je dacemo a paccá, a cè magnemo anche la scorza de le cozze………
Sai che pena che si prendono all’ONU del digiuno dei cattolici. Se veramente avessero a cuore le popolazioni della Siria, impedirebbero per prima cosa il traffico di profughi via mare. Ma all’ONU interessa solo accontentare chi ha tutto l’interesse a fare la guerra. Dei poveracci in fuga su imbarcazioni fatiscenti chissene frega. Troppo complicato organizzare il trasporto dei profughi con mezzi aerei e navali per far si che quella gente venga accolta da tutti i Paesi europei e americani, non solo dall’Italia. Per carità una soluzione per la Siria va certamente trovata, ma non si può pensare solo all’intervento militare senza occuparsi dellì problema dei profughi, questo è compito dell’ONU non degli scafisti sfruttatori.
Non è un controsenso? Dovrebbe chiamarsi CostaDigiuna