Duro attacco della Cisl sull’accorpamento dei tribunali, che stigmatizza il comportamento del presidente del tribunale di Macerata e del dirigente amministrativo “non hanno ancora convocato i rappresentati dei lavoratori. Si ignora dove più di 30 lavoratori da Camerino andranno a lavorare” dice il sindacato.
A dieci giorni dallo start (il 13 settembre) per gli accorpamenti dei palazzi di giustizia con la sede distaccata di Civitanova e il tribunale di Camerino che arriveranno a Macerata, la Cisl Fp, attacca: <Da stigmatizzare – dice Laura Raccosta, segretaria regionale della la Cisl Fp – il comportamento del presidente del tribunale di Macerata, (Alessandro Iacoboni, ndr) e del dirigente amministrativo (Luigino Pisello, ndr) che, ad oggi, non hanno ancora convocato i rappresentanti dei lavoratori ed i sindacati per l’informativa prevista dalla legge. Ad oggi si ignora dove, più di 30 lavoratori del tribunale di Camerino, andranno a lavorare, gli uffici eventualmente assegnati e la loro idoneità. E’ intollerabile che la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori venga calpestata dalle stesse istituzioni che dovrebbero garantire l’esercizio della giustizia”. Poi aggiunge che “I lavoratori di Camerino lamentano il fatto della chiusura del tribunale, ma credo ci sia più un senso di rassegnazione, di essere trattati da persone che devono sottostare a qualsiasi cosa senza sapere nemmeno cosa. I lavoratori di Camerino non sanno dove, come, quando si devono spostare”. Per questo motivo oggi la Cisl Fp ha chiesto un incontro con Iacoboni e Pisello e si dice “pronta ad ogni iniziativa, anche di mobilitazione, a tutela dei basilari e fondamentali diritti delle lavoratrici e lavoratori” dice Raccosta. Intanto il 30 agosto Cigl, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro con il ministero per chiedere una proroga dei termini dell’accorpamento, “ancora non abbiamo avuto notizie” conclude Raccosta.
(Gian. Gin.)
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troppo tardi, …. siete complici di questo futuro disastro della giustizia, ovviamente d’accordo,…. sindacati a tutela di chi e di cosa ???
Tranquilli ! Sicuramente non saranno “esodati”.
Semplicemente scandaloso che in un momento in cui la gente va a lavorare in Australia pur di lavorare i dipendenti del tribunale di Camerino facciano tutte queste storie per un trasferimento di pochi chilometri. C’é un modo semplicissimo per risolvere le loro ansie: si dimettano e lascino spazio ai giovani e a chi, la voglia di lavorare, ce l’ha.
Capisco pienamente le osservazioni del sindacato Cisl di Macerata. Se fosse vero quello che dice il sindacato, direi che sarebbe semplicemente ingiustificato un comportamento del genere da parte di chi ha il dovere di provvedere. Ho fatto il pendolare da Macerata a Camerino in qualità di Dirigente amm.vo ff del Tribunale Camerte per 5 anni consecutivi e so perfettamente quello che vuol dire alzarsi alle 6 del mattino per andare a lavorare a 54 chilometri da casa. Penso anch’io che la Dirigenza del Tribunale di Macerata dovrebbe come minimo creare per questi sfortunati colleghi di Camerino e quelli di Civitanova un clima particolarmente accogliente e amichevole supportato da un aiuto psicologico necessario ed indispensabile in questa disagevole circostanza. Per ciò che attiene le mansioni da svolgere degli impiegati però, non penso che sia da farne un problema sindacale perchè ognuno di loro sicuramente continuerà nelle sue specifiche mansioni già acquisite nei singoli settori giudiziari (almeno lo spero!). A proposito di sindacati ma la GGIL e la UIL e i sindacati autonomi che fine hanno fatto?
Dr. Gaetano Savojardo
direttore di cancelleria a.r.