Nancy Bernacchia, Miss Marche 2013 (leggi l’articolo)
di Alessandro Feliziani
Qualcuno ne sentirà la mancanza; la maggior parte, però, non se ne accorgerà nemmeno. E comunque, con i seri problemi che gli italiani stanno vivendo ogni giorno, chi mai avrebbe voglia di “scendere in piazza” per reclamare la diretta TV della finale del concorso di Miss Italia?
La decisione della Rai di cancellare, dopo 25 anni, dal palinsesto delle sue reti il concorso che dal 1939 “incorona” ogni anno la ragazza più bella d’Italia era destinata a passare quasi sotto silenzio se non fosse stata la marchigiana Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati. È stata lei a dare fiato alle trombe esprimendo piena condivisione con la decisione dei vertici Rai, per i quali il concorso Miss Italia “non rientra più nel concetto di servizio pubblico”.
L’intervento (a sproposito?) della Boldrini ha dato libero sfogo a dichiarazioni di senso contrario da parte di politici e non. Fiorello, uno dei difensori di Miss Italia, ha definito “snobistiche” le critiche al “concorso nazionale”.
I maceratesi condividono la decisione della Rai di non trasmettere (da) quest’anno la finale di Miss Italia? I lettori di Cronache Maceratesi possono dire la loro. Da parte nostra abbiamo chiesto un parere a chi, per esperienza personale o per l’attività professionale svolta, oppure per il ruolo pubblico attualmente ricoperto, può aiutare a comprendere il fenomeno del concorso più famoso d’Italia che, in tre quarti di secolo, ha permesso a molte ragazze di diventate famose nel mondo dello spettacolo.
Per Francesca Scattolini, di Tolentino, la quale per due volte (nel 2007 a Salsomaggiore e nel 2011 a Montecatini) ha calcato la passerella della finalissima di Miss Italia, “è un vero peccato” privare il concorso dell’importante finestra televisiva, “ma proprio sulla base della mia esperienza – aggiunge – capisco che una simile decisione era inevitabile”. “Per noi finaliste è tutto molto bello, affascinante ed emozionante, ma per chi è davanti alla televisione mi rendo conto che può essere noioso. Il concorso vero e proprio dovrebbe lasciare più spazio allo spettacolo e così facendo si presterebbe meno il fianco a chi, a torto, vede in Miss Italia la vetrina della ‘donna oggetto’. È questa un’etichetta ormai difficile da togliere”. Francesca Scattolini, che dopo la sua duplice esperienza di Miss ha preferito dedicarsi agli studi universitari (sta frequentando l’ultimo anno della Facoltà di Architettura a Roma) sottolinea l’importanza di una diretta televisiva per tutte le finaliste. “Anche chi non è eletta reginetta – dice Francesca – tramite la TV ottine il suo meritato momento di visibilità e questo può aprire molte porte a livello occupazionale. Io personalmente, ad esempio, ho avuto diverse offerte, tutte rifiutate perché inconciliabili con lo studio. Anche a livello non professionale, però, oggi posso dedicarmi a sfilare come indossatrice per aziende marchigiane”.
Chi invece ha compiuto in parte un percorso inverso alla ragazza tolentinate è Chiara Nadenich di Corridonia, che nel 2000, dopo alcuni anni di esperienza come giovanissima modella, è stata eletta Miss Marche e come tale è stata poi finalista a Miss Italia. A Chiara l’esperienza di Salsomaggiore ha permesso di carpire tutti i segreti del “dietro le quinte”. Vedere lavorare per una settimana autori, programmisti e tecnici Rai le hanno aperto la strada di regista di eventi di moda e non solo. In collaborazione con Marco Moscatelli, infatti, alcuni anni fa ha fondato la società “Fabbrica Eventi” e proprio in questi giorni sta organizzando la tradizionale “Notte di Stelle”, in programma a Tolentino il prossimo 7 settembre. “Non condiviso assolutamente la decisione della Rai di cancellare Miss Italia dalla programmazione. Le vere ragioni sono probabilmente altre e non certo quelle che la trasmissione non si concilia con le esigenze del servizio pubblico”, ci dice. “Per avervi partecipato – aggiunge – posso garantire che Miss Italia non è assolutamente un concorso che ‘sfrutta la donna’, anzi offre alle donne opportunità per potersi poi affermare professionalmente. Poi, certo – sottolinea Chiara Nadenich – molto dipende dall’intelligenza e dalla maturità di chi vi partecipa”.
Più tecnico il giudizio del tolentinate Massimo Zenobi, esperto di comunicazione dello spettacolo, già responsabile comunicazione del PalaVobis Musical Village e del Teatro della Luna di Milano, nonché collaboratore della Disney Television Italia per la gestione della comunicazione di talent della rete. “Miss Italia – ci dice Zenobi – è un bel concorso ed è un bel fenomeno di costume, ma la sua formula oggi è superata, poiché punta esclusivamente sulla bellezza. Andava bene negli anni Cinquanta e Sessanta, ma non si adatta più alle esigenze di oggi. Se Miss Italia deve essere un trampolino di lancio per ragazze da inserire nel mondo del cinema, del teatro, della moda, dello spettacolo in genere, la formula – sottolinea Zenobi – non deve guardare solo alla bellezza esteriore, ma occorre mirare anche a concetti diversi e non ultimo al carattere. Se la decisione della Rai dovesse in prospettiva comportare la fine di una ‘storica tradizione’ sarebbe un vero peccato. Per salvare il concorso basterebbe introdurre alcuni cambiamenti volti ad offrire alla donna qualcosa di più, non solo il riconoscimento della bellezza”.
A puntare ancora più decisamente il dito sul format è la civitanovese Valeria Paniccia, giornalista, attrice ed autrice di programmi Tv, nonché autrice di libri (da “Professione attore”, Mondadori 1998 a “Passeggiate nei prati dell’eternità”, Mursia 2013). “Miss Italia in TV non va cancellato, ma va ripensato e rifatto”, dice Valeria Paniccia, che si dichiara contraria al giudizio sulla trasmissione dato sia dalla Boldrini, sia dal presidente della Rai, Tarantola. “Non è la gara di bellezza in sé che discrimina la femminilità o rende la donna ‘oggetto’, né induce a considerarla ‘inferiore’. Piuttosto ciò che va cambiato in Miss Italia è il format TV, perché quello che abbiamo visto in questi anni è molto superato, ripetitivo, noioso”.
A non credere che la decisione della Rai sia stata presa unicamente per motivi etici o comunque ‘nobili’ è Ninfa Contigiani, presidente della Commissione provinciale per la Pari opportunità e politiche di genere. “Mi sembra francamente eccessivo – dichiara a Cronache Maceratesi – considerare Miss Italia come un modello da evitare.
A modo suo è sempre stato un concorso rappresentativo che ha accarezzato sogni ed attese di tante ragazze di ogni condizione sociale. Inoltre, non mi sembra che in tutti questi anni Miss Italia abbia presentato la donna in modo negativo”. A parere di Ninfa Contigiani “i modelli contraddittori oggi sono altri; per esempio i tanti programmi televisivi dove le donne fanno le vallette a servizio dell’uomo di turno o quelle trasmissioni dove, anche nella la TV pubblica, ci si riduce a sottolineare con inquadrature piuttosto forzate il corpo della donna. A confronto – conclude Ninfa Contigiani – il concorso di Miss Italia mi sembra uno dei più puliti rimasti”.
La finale di Miss Italia in TV c’è sempre stata dal 1979. Nei primi due anni in circuiti locali, dal 1981 al 1987 su Canale 5 e dal 1988 al 2012 (cinque milioni di spettatori con 25% di share) su Rai Uno. Dopo la rinuncia della Rai, quest’anno sembra si sia fatto avanti l’editore Urbano Cairo, che vorrebbe portare la finale di Miss Italia su “La7”, ma Enrico Mentana, direttore del TG della stessa rete, ha già stroncato l’idea.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
francamente mi è MOLTO indifferente questa scelta. Ne abbiamo bisogno? no, grazie. Se gli uomini vogliono vedere belle ragazze, la tv ne è ( purtroppo) piena. anche se, ovviamente, non sarebbe l’unico programma futile della Rai.
Meno male era ora!!!
Come maceratese penso che non me ne può fregare di meno
Ma perfavore………..se miss italia non rientra piu nel concetto di servizio pubblico cosa ci rientra allora……..vedere quei bimbi ammaestrati come scimmiette che cantano….????
A me francamente miss italia rimane inguardabile come tutti i varieta proposti negli ultimi anni…..ora tocca a miss italia perche’ sicuramente anno visto che il format non e’ piu’ competitivo e come sempre la notizia viene strumentalizzata anche politicamente…..normale amministrazione in italia in questo periodo……..:-0
Ma non capisco questo veleno verso un prodotto storico della tv italiana …! Onestamente non me ne frega nulla di miss Italia come non me ne frega nulla dei mondiali di calcio …! Con quello che si spende per un mondiale sai quante casse integrazioni si potrebbero pagare … Ci sono comuni che anno ancora a disposizione soldi di Italia 90 !!!!!!!! Ora penso che cancellare un prodotto come miss Italia sia l’ennesima cazzata della Rai . Io pago praticamente per vedere xfactor ma vai a …… La formula uno e un ricordo altre dirette esclusive Rai sono state cedute san Remo non esiste quasi più Italia allo sfascio in tutto .
Nel 2013 ancora si pensa a Miss Italia…roba da “Wilmaa, dammi la clava!!”
Voglio congratularmi prima di tutto con la maceratese Boldrini che ha capito di cosa si deve occupare prioritariamente una presidentessa della Camera, poi un plauso ai dirigenti RAI che si sono accorti finalmente qual’è la causa di tutti i mali italiani e con una decisione ineccepibile hanno cancellato quello scandalo. Fortunatamente d’ora in poi ci vedremo in RAI-TV qualche spettacolare reality show, l’ultima puntata di “Un posto al sole” e, udite udite, il bellissimo film in prima visione “Paparazzi”, tutta roba che rientra nel concetto di servizio pubblico!!!!!!
Se miss italia è approdata a camerino, vuol proprio dire che è ormai un format vetusto. Medioevale direi.
Erano i tempi di san benedetto, allora si che era ancora progresso. Ora è forse nostalgia dei tempi andati, di una italia in crescita e che scopiazzava dagli americani che insieme alle miss ci hanno portato la coca cola, babbo natale, le marlboro
A Lucrezia vorrei dire che in italiano è scorretto scrivere ” molto indifferente”, perché è una delle tante parole che nn vogliono comparativi o superlativi ( Es: strepitoso ,meraviglioso , spettacolare ed altre) Per il resto sono d’accordo con i commenti che non vogliono tale trasmiossione sulla tv pubblica. CI PAGHIAMO UN Canone direi piuttosto “salato”!!!!
era ora