di Monia Orazi
Conto alla rovescia per la chiusura definitiva del tribunale di Camerino, il cui requiem è previsto per il prossimo 13 settembre. A quindici giorni di distanza non si conoscono ancora ufficialmente le modalità con cui avverrà l’accorpamento al tribunale di Macerata. Dal ministero della giustizia Anna Maria Cancellieri è giunto un altro sonoro “no” all’ipotesi di proroghe all’entrata in vigore della riforma ed il destino del palazzo di giustizia camerte, dopo due secoli di onorato servizio, appare irrimediabilmente segnato. Nonostante le speranze riposte da molti nell’intervento di alcuni parlamentari e nei tanti incontri ed azioni portati avanti dal consiglio dell’ordine degli avvocati, presieduto dall’avvocato Corrado Zucconi, unitamente alle iniziative dei parlamentari locali, del sindaco Dario Conti e di altri amministratori comunali. Nei corridoi del palazzo regna sovrana la calma agostana, si vede qua e là qualche avvocato, ma per il resto tutto è deserto. I dipendenti attendono con rassegnazione di sapere cosa ne sarà di loro, nessuna comunicazione ufficiale contenente le disposizioni per il trasferimento, sinora sarebbe giunta sulla scrivania dei dirigenti. Spetterà al presidente del tribunale di Macerata, Alessandro Iacoboni (che rientrerà al lavoro il 2 settembre) predisporre tutti gli atti necessari al trasferimento dei circa 40 dipendenti del ministero della giustizia, atti e fascicoli compresi. Allo stato attuale dei fatti, non è noto ufficialmente dove saranno collocati i dipendenti camerti del palazzo di giustizia, nè quando sarà attuato lo spostamento dei fascicoli, o degli arredi. Tra i nodi critici da affrontare la carenza di spazi nella sede accorpante. A Macerata l’Unep (ufficio notifiche esecuzioni e protesti) che comprende gli ufficiali giudiziari è ospitato in una struttura prefabbricata esterna al tribunale. La sezione di polizia giudiziaria stessa è fuori dal palazzo, così come l’archivio è in un altro palazzo distante dal tribunale. Il comune di Macerata avrebbe richiesto in affitto nuovi spazi per ospitare altri faldoni dell’archivio, con una spesa prevista di circa 50 mila euro l’anno. Per avere nuovi spazi si attende la risistemazione di un piano dell’istituto Pannaggi, per uno spazio totale di 600 metri quadri, destinato ad ospitare gli ufficiali giudiziari ora ospitati nel container adiacente il tribunale. Prima della pausa estiva un dirigente del tribunale di Macerata ha visitato gli uffici del tribunale camerte, parlando con i dipendenti, al fine di poter sistemare al meglio il trasferimento dei dipendenti, oltre alle persone serve organizzare la logistica per il trasferimento. Resta a Camerino l’ufficio del giudice di pace, “graziato” dalla riforma, ma dei tre magistrati in organico non è ancora stato nominato un titolare, così c’è il rischio che pur esistendo sulla carta, non si riesca a garantire la funzionalità dell’ufficio, sinora portata avanti a suon di proroghe della supplenza affidata al giudice di pace di San Severino Alberto Casadidio. Anche a San Severino resta il giudice di pace, in quanto il Comune ha garantito al ministero il pagamento delle spese necessarie. Paradosso dei paradossi resta attivo per il momento l’ordine forense camerte, come specificato da una recente pronuncia del Consiglio nazionale forense occorre una norma specifica di legge che preveda la cancellazione dell’ordine degli avvocati del circondario servito dal tribunale e disciplini la tenuta dell’albo professionale nel momento di transizione. A Camerino si trova anche il carcere sinora gli interrogatori dei detenuti o gli atti relativi ad arresti erano svolti in rogatoria da parte dei magistrati camerti, su richiesta del tribunale di Macerata se interessato dalla competenza dei casi, mentre per il futuro magistrati, cancellieri e personale necessario dovranno arrivare direttamente da Macerata. Non sarà possibile prorogare l’attività del tribunale camerte, in quanto il decreto attuativo della riforma sulla geografia giudiziaria prevedeva che entro il 30 aprile, la sede del tribunale accorpante chiedesse al ministero la possibilità di continuare ad utilizzare gli spazi della sede accorpata, sino al completamento delle procedure di trasferimento. Per i procedimenti penali con rito collegiale, il prossimo 3 dicembre ci sarà l’udienza di smistamento al tribunale di Macerata.
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Quaranta persone in più che graviteranno stabilmente su Macerata,senza contare gli avvocati e le parti che giornalmente si recheranno nel capoluogo magari con la necessità -avvocati – di avere un appoggio a Macerata o di fare un pranzo veloce o altro,costituiscono di questi tempi una opportunità. Speriamo che di far trovare a chi arriva una città pronta ed accogliente. Non credo che il sindaco di Camerino e tutti gli altri abbiano tentato, legittimamente, di evitare la chiusura del tribunale per nulla.
L’ora e’ fuggita……..(per tutti)!
Premetto che personalmente o chiuda o rimanga aperto il Tribunale non cambia nulla. Pero’ gradirei conoscere il risparmio ricavato da questo accorpamento. Le spese di gestione dello stabile sono a carico del Comune che recupera i soldi con il movimento che il Palazzo di Giustizia crea. Gli stipendi dei 40 dipendenti il Ministero della Giustizia continuerà a pagarli. Il Trasloco comporterà una spesa di di migliaia di euro e gli affitti (come leggo nell’articolo) a Macerata andranno a gonfiare il portafoglio di qualcuno. A Camerino il Tribunali non paga affitti. Volendo si potrebbe risparmiare tanto sulla spesa pubblica iniziando dai 57 Comuni, accorpando i piu’ piccoli, stipendi “normali” ad assessori e Sindaci, per poi passare alle Provincie e Regioni.
E’ ora di trovare una sede adeguata al Tribunale di Macerata. La necessità era pressante già da tempo ma adesso lo diventa ancora di più. Il progetto di trasferire il Tribunale nell’area delle Casermette che fine ha fatto ?? Come tutti gli altri progetti intelligenti: abbandonati.
“Non credo che il sindaco di Camerino e tutti gli altri abbiano tentato, legittimamente, di evitare la chiusura del tribunale per nulla.” Egregia Signora Santucci, mi sembra poco elegante la sua critica nei confronti del Sindaco di Camerino, credo invece che sia il Sindaco che la città che gli avvocati stessi le abbiano invece provate tutte, purtroppo inutilmente, per evitare la chiusura!!! ..quindi certi commenti critici sull’operato di un Sindaco se li sarebbe potuti risparmiare!!! ..tra l’altro se non sbaglio lei è anche una dipendente della Provincia!!!
…e invece di godere…di questa opportunità per Macerata sarebbe stato meglio essere solidali con una città come Camerino che perdendo il tribunale subisce un danno irreparabile insieme a tutto l’entroterra maceratese, di questo passo la nostra montagna inevitabilmente rischia la morte civile, evidentemente tutto questo alla Signora Santucci non gliene importa un fico secco!!!
Signor Carl. C. Lei ha frainteso. Io intendevo dire che il sindaco di camerino e gli altri hanno, legittimamente, lottato fino alla fine per il tribunale perchè avevamo inteso perfettamente l importanza dello stesso. Lungi da me voler offendere qualcuno. Lungi da me avercela con chicchessia.