Polemiche sul web
Cimadamore: “Querelo tutti”

Il titolare dello chalet Leone convoca l'avvocato per valutare azioni legali contro il Civitanova Speaker's corner: "Subito un danno di immagine, sono completamente in regola"

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L’avvocato Paolo Carnevali (al centro) insieme con Giorgio Cimadamore e Francesca Lattanzi

di Laura Boccanera

Stavolta partono le denunce. E’ infuriato Giorgio Cimadamore, gestore del ristorante Cima e dello chalet Leone, insieme con la moglie Francesca Lattanzi. Il concessionario di spiaggia infatti ha dato mandato al legale Paolo Carnevali di valutare la possibilità di procedere con un’azione legale contro il gruppo Civitanova Speaker’s corner, in particolare contro gli amministratori e contro coloro che a suo dire avrebbero diffamato l’attività. Il vulnus della vicenda parte sul gruppo Facebook di commentatori civitanovesi. Un’utente, Claudia Profeta, posta sul gruppo la foto della spiaggia recintata di fronte allo chalet di proprietà di Cimadamore e iniziano una serie di commenti che mettono in dubbio la legalità dell’intervento. La signora si lamenta di non riuscire a proseguire la sua passeggiata in quanto la recinzione blocca l’accesso e la mareggiata della sera prima ha ridotto il litorale mangiando una fetta di bagnasciuga. Si scatenano i commenti e sul gruppo viene anche fatto il nome dello chalet. C’è anche chi minaccia un esposto. Il post però viene considerato offensivo e visto che viene fatto anche il nome dell’attività gli amministratori lo rimuovono, salvo poi iniziare una nuova discussione sullo stesso mareggiata lido bello porto potenzatema. Questa mattina, scocciato, il proprietario dello chalet convoca stampa e avvocato: “una persona normale sarebbe venuta da me a chiedermi se era tutto regolare e non avrebbe montato una simile sceneggiata – racconta Giorgio Cimadamore – ho ricevuto decine e decine di telefonate di gente che mi diceva che ero su internet, c’ho messo molto a capire cosa fosse successo. Ebbene sono perfettamente in regola, la rete perimetrale è in regola e distante dalla riva 8 metri, la mattina apriamo la recinzione di fronte al mare, è chiusa solo di notte per evitare che la gente entri”. In merito all’episodio segnalato con le foto postate su Facebook risponde la titolare Francesca Lattanzi: “quella mattina abbiamo aperto alle 9.30, in spiaggia non c’era nessuno, era tempo brutto ed eravamo quasi chiusi, per cui il ragazzo è sceso con un po’ di ritardo. Chiedo scusa per questo, se devo pagare una sanzione la pagherò, ma diffamare chi lavora, si fa gli affari suoi, non dà fastidio a nessuno e ha 25 dipendenti in regola non è civile, abbiamo subito un danno di immagine”. Cimadamore spiega che la richiesta è stata fatta al Comune e rilasciata ed approvata dal demanio, alla Capitaneria spetta il controllo “e i controlli sono venuti, è tutto in regola. Faccio un’opera di prevenzione per quello chiudo la spiaggia, la settimana scorsa hanno tentato di rubarmi i lettini, qui ho attrezzatura costosa, ho dovuto anche rinunciare all’allarme per quieto vivere perchè nonostante fosse a norma di legge per i decibel disturbava i vicini”. All’avvocato Paolo Carnevali spetterà ora valutare gli estremi per le denunce: il legale nel frattempo ha acquisito la documentazione web salvata dai titolari.

2013-08-21 13.49.26



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