Oltraggio alla Resistenza
Martini: “Ci costituiremo parte civile”

SAN SEVERINO - Il primo cittadino si è augurato che i responsabili delle scritte che hanno insultato i martiri degli eccidi di Chigiano e Valdiola vengano presto identificati

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Le scritte oltraggiose sull'asfalto

Le scritte oltraggiose sull’asfalto

Chigiano3“Se saranno individuati gli autori del gravissimo gesto, come mi auguro, il Comune di San Severino si costituirà parte civile. Dopo aver avvertito le autorità, cosa che ho già fatto, se sarà necessario presenterò anche una denuncia contro ignoti. Il ruolo istituzionale, oltre a quello morale ed alla mia coscienza, mi impongono di chiedere che i responsabili di azioni così vili e vigliacche siano severamente perseguiti”. Il sindaco di San Severino, Cesare Martini, è apparso tirato e teso, e non è riuscito a trattenere l’emozione che più volte ha rotto la sua voce durante l’orazione ufficiale, nel corso della cerimonia, promossa da Comune ed Anpi, con la quale è stato celebrato il 69esimo anniversario degli eccidi di Chigiano e Valdiola. Cerimonia, quella di quest’anno, preceduta da un episodio molto triste: la comparsa di alcune scritte oltraggiose (leggi l’articolo) nei pressi del monumento ai caduti della Resistenza posto a due passi dal luogo in cui, fra il marzo e l’aprile del 1944, vennero trucidati alcuni settempedani rei di essersi opposti al nazifascismo. Accanto al primo cittadino di San Severino, con indosso la fascia tricolore, anche il sindaco di Gagliole, Mauro Riccioni, quello di Serra San Quirico, Massimo Cantiani, di Angeli di Rosora, Lamberto Marchetti, il vice sindaco di Apiro, Giovanni Piersigilli, il consigliere provinciale Pietro Cruciani, il presidente del Consiglio comunale di San Severino Marche, Ostilio Beni, gli assessori comunali Simona Gregori e Giampaolo Muzio, il consigliere Alessandra Aronne, i vertici dell’Anpi rappresentati dal presidente provinciale ChigianoLorenzo Marconi, da quello di San Severino Marche, Bruno Taborro. Presenti poi, insieme al gonfalone cittadino, anche quello del Comune di Serra San Quirico, e quelli delle sezioni dell’Anpi settempedana, di Tolentino, Matelica, Gagliole, Esanatoglia, Serra San Quirico, del Basso Musone, di Osimo e poi quelli della Croce Rossa Italiana e dell’Associazione Nazionale Carabinieri, intervenuti con una folta rappresentanza.
Davanti a bandiere e gonfaloni e quanti hanno inteso celebrare il 69esimo anniversario degli eccidi di Chigiano e Valdiola le scritte offensive tracciate nella notte che lo stesso sindaco Martini ha voluto non fossero cancellate. “Dobbiamo prendere coscienza di quello che menti folli hanno fatto. Dobbiamo denunciare pubblicamente episodi come questi, compiuti oggi giorno, e non dobbiamo vergognarci” – ha ancora ribadito salutando, tra i presenti, una delle leader della Resistenza contro la dittatura in Iran che da anni vive nelle Marche. Precedendo i discorsi ufficiali, durante una funzione religiosa celebrata per ricordare le vittime degli eccidi di Chigiano e Valdiola, don Pacifico Marinà aveva avuto modo di sottolineare: “Siamo qui perché vogliamo un rapporto di pace e fraternità con tutti. Non odiamo gli autori di questi gesti ma vogliamo capire”.
Chigiano4“Come ci ricorda Pietro Calamandrei, uno dei padri costituenti – ha sottolineato invece il segretario dell’Anpi di San Severino Marche, Donella Bellabarba – in queste valli e su queste montagne è nata la nostra Costituzione. Essere qui oggi a ricordare, non è un puro atto retorico e forse è bene ricordare quanto sosteneva il tedesco Willy Brand e cioè che bisogna correggere la democrazia osando più democrazia e per noi è forse giunta l’ora di realizzare in pieno la nostra Costituzione”. Fra gli interventi anche quelli di alcuni partigiani distintisi nella Resistenza a San Severino Marche e poi quello di Francesco Rocchetti, dell’Anpi, sulla Costituzione ed il pluralismo dal titolo: “Con metodo democratico”. La cerimonia, animata dalle letture di alcuni articoli della Costituzione, da parte di Alberta Ricottini, si è infine conclusa con un recita di Stefano Fabbroni dedicato a storie e canzoni della tradizione popolare.

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