di Filippo Ciccarelli
E’ morta ieri pomeriggio all’Ospedale Bufalini di Cesena, forse in seguito ad alcune complicazioni respiratorie, la 27enne Alessia Bianchini, che insieme alla cugina Martina Marcellussi è rimasta coinvolta in un incidente lungo l’autostrada A14 (leggi l’articolo). Le due si stavano recando al concerto dei Green Day, che si è tenuto lo scorso 6 giugno alla Unipol Arena di Bologna. Ma l’auto su cui viaggiavano è rimasta in panne, ed è stata centrata da un camion mentre era ferma sulla corsia d’emergenza. Le condizioni di Alessia sono apparse subito molto serie, con ustioni di secondo e terzo grado sul 70% del corpo: ricoverata all’Ospedale Bufalini di Cesena, sembrava stesse rispondendo alle terapie. Ma ieri, al diciottesimo giorno di cure, Alessia non ce l’ha fatta. La cugina Martina era stata invece dimessa, dopo qualche giorno di degenza, dall’Ospedale Maggiore di Bologna. Martina in questi giorni è impegnata con gli esami di maturità, ma la morte della cugina è stata un colpo durissimo, anche perché “erano davvero come sorelle” racconta il padre, Basilio Marcellussi. La notizia della morte di Alessia ha sconvolto Porto Potenza, dove la ragazza viveva con la sua famiglia: ma la 27enne era molto conosciuta anche a Macerata, dove aveva frequentato prima l’istituto d’arte e poi l’Accademia di Belle Arti.
“Era proprio la sua vena artistica a renderla speciale – dice Carolina Paolucci, che conosce Alessia sin dai tempi in cui frequentavano insieme le scuole medie – era sempre sorridente e gentile. Non sono frasi di circostanza, lei era veramente così: non l’ho mai sentita dire qualcosa di cattivo. Mi ricordo che spesso esponeva i suoi disegni ed i suoi quadri sui pannelli della traversa Torresi. Pensare che non ci sia più è sconvolgente”. Alessia lascia la mamma Brunella, il fratello Alessandro e il papà Gianfranco, volto familiare in paese perché lavora nella macelleria Mercato delle Carni di viale Regina Margherita, lungo la statale Adriatica. Nelle prossime ore sarà fissata la data dei funerali.
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Non ci sono parole.
🙁
Una Bravissima artista.. R.I.P
:'(
Nessuno, neanche il peggiore degli uomini o la peggiore delle donne, deve vivere l’esperienza di sopravvivere al proprio figlio. Un abbraccio ai suoi cari e a chi le voleva bene.
<3
<3
Queste sono notizie terribili. Un abbraccio ai familiari ed amici di questa giovane che certamente li guarda e li protegge da un posto migliore.
Abbiamo sperato in una guarigione, ma non ce l’hai fatta. sarai un nuovo angelo in cielo. un abbraccio ai familiari. vi sono vicino.
Credo di aver letto questo articolo almeno una decina di volte. L’unica cosa che riesce ad emergere dal dolore infinito per una giovane vita spezzata, è una rabbia incontrollabile. Credo che il camionista che le ha investite, non dormirà notti tranquille per un bel po’, ma io gli domando ugualmente: CHE CxxxO STAVI FACENDO PER NON AVER VISTO LA MACCHINA FERMA?? DOVE STAVI GUARDANDO????
COLORA IL PARADISO CON I COLORI PIU’ BELLI ALESSIA
No….non dormirà notti tranquille…ma,credo,che nessuno esce di notte e guida per ore su un camion per ammazzare persone. Un incidente può succedere a chiunque. Smettiamola di sputare parole senza essere a conoscenza di nulla. Nemmeno la più barbara delle persone rimarrebbe indifferente alla morte di una ragazza. Condoglianze a tutti i familiari…. davvero non ci sono parole a queste disgrazie.