di Enrico Maria Scattolini
HELVIA RECINA: CHE SPLENDORE(+) E… CHE PECCATO!(-) Ieri pomeriggio mi è capitato di ritornare allo stadio a partita conclusa. Era naturalmente deserto. L’impianto di irrigazione, in funzione, irrorava l’erba del campo d’uno splendido verde smeraldo; il contrasto con il contorno del rosso intenso della pista di atletica ed i morbidi raggi del sole al tramonto rendevano un suggestivo spettacolo di colori.
IL SILENZIO, TUTT’ATTORNO, INVITAVA a riflettere sull’ingiustizia che si era appena consumata, ma in parte anche voluta (-) ,contro l’Angolana. Una sconfitta che ha pressoché annullato la possibilità della Maceratese di disputare, appunto all’Helvia Recina, il primo incontro dei play-off.
CHE IL MAGNIFICO PUBBLICO BIANCOROSSO (+) invece meriterebbe, per rivivere le ormai sbiadite emozioni di un analogo match giocato e purtroppo perso contro il Tolentino della strepitosa squadra del presidente Malavolta e dell’allenatore Nocera.
APPUNTAMENTO CHE POTREBBE PERO’ RITORNARE IN CARTELLONE se la Maceratese dovesse riuscire a superare il suo turno di semifinale(+) e l’altra finalista del girone fosse una squadra classificata dietro i ragazzi di Di Fabio nella regular season.
E’ L’AUGURIO DI TUTTI(+) DALL’ULTRA NOVANTENNE Renzo Pallotta, il “senatore” della tifoseria locale che,nonostante la sua venerabile età, continua imperterrito a frequentare lo stadio (+++), circondato dall’affetto e dall’ammirazione degli altri spettatori.
AL NEONATO MARCO CICCARELLI(+++), che ieri ha perfino rifiutato il comodo rifugio della carrozzina per poter meglio seguire, con lo stupore dell’innocenza, l’incredibile che stava accadendo sul terreno di gioco fra le amorevoli e consolatorie braccia della mamma e del papà ( il cardiologo Iacopo Ciccarelli), e la tenera attenzione dello zio Filippo, lì vicino in tribuna stampa indaffarato con il computer.
IL DIKTAT DELLA TARDELLA (+), per altro, è stato perentorio. Mai l’avevo vista così (giustamente) motivata:
(a) nell’escludere qualsiasi intenzione di cedimento/rinuncia; (b) nel riaffermare la volontà della società e della squadra di giocarsi fino in fondo i play-off. Tutto talmente tautologico da farmi temere che qualcosa di significativo deve pur aver scosso la Presidentessa per farla uscire dal suo abituale aplomb (Forse il sospetto di qualche dietrologo di voler allungare il gap con le prime avversarie oltre il consentito?).
ATTENZIONE A NON SCHERZARE CON IL FUOCO (-), per evitare il pericolo di trasformare il finale di questo straordinario campionato in una landa minata. Magari con il rischio di far saltare tutto per aria, laddove sarebbe invece necessario sfruttare l’over-season per togliere a Mariella dubbi (umanamente comprensibili) sulla riconferma della sua voglia di successo anche per la prossima stagione. Che dovrebbe essere programmata il più presto possibile. Come l’attuale (+).
GRIGLIA PLAYOFF (+) L’incredibile ritardo della sentenza sul “caso Bellucci”, che interessa principalmente Ancona Vis Pesaro, non consente ancora di definirla con esattezza. Il vantaggio della Maceratese, a tre turni dalla conclusione, oscilla fra gli attuali otto punti sull’Agnonese – di cui sarà ospite nel match di chiusura – ed i sei nel caso probabile dell’assegnazione al Pesaro del successo a tavolino della partita giocata contro i dorici (ma anche i biancorossi potrebbero ottenere un punto in più dal Giudice Sportivo, ove la penalizzazione dell’Ancona venisse estesa a tutti e tre gli incontri disputati da Bellucci ).
MANCA DUNQUE LA SICUREZZA MATEMATICA (-) che sarebbe stata invece assicurata dal successo sull’Angolana. Ma mi rifiuto di pensare ,neanche per un attimo, che questo patrimonio possa essere dilapidato dai biancorossi nel pur periglioso finale di campionato :il derby casalingo con la Jesina, e le due trasferte di Roma contro l’Astrea ed appunto di Agnone. Sarebbe imperdonabile!
ALLORA: UNO SGUARDO OLTRE L’OSTACOLO (+) per immaginare quello che potrebbe accadere nella prima semifinale (in trasferta): secondo copione, Termoli-Maceratese o Sambenedettese-Maceratese. Ebbene, il precedente del girone di andata, sul ventoso rettangolo molisano, mi ricorda che la Benamata fu defraudata della vittoria dalla concessione di un calcio di rigore ai padroni di casa letteralmente inventato dall’arbitro. Quello del “Riviera delle Palme” è invece storia recente: e fu spettacolo biancorosso!!! Con meriti largamente superiori al pareggio al fine ottenuto.
ED ANDIAMO AVANTI(+) Siccome nel secondo turno la Maceratese quasi sicuramente affronterebbe una delle due suddette avversarie, discorso di fondo già fatto. Se, al contrario, la Sambenedettese o il Termoli soccombesse nell’altro spareggio, i nostri eroi potrebbero giocarsi la finale verosimilmente con la Vis Pesaro. Intanto nel proprio stadio; e poi contro una formazione non insuperabile (già battuta a domicilio) e con il non trascurabile vantaggio di uno score favorevole (un successo ed un pari).
SE INVECE TOCCASSE ALL’ANCONA beh, potrebbe essere l’occasione della sospirata vendetta (+). All’Helvia Recina!!!
OTTIMISMO DUNQUE (+++)
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Scattolini ….ancora ti fanno scrivere
Dux……ancora ti fanno vivere
Gent.ma Dott.ressa Tardella, ma si rende conto con chi ha a che fare? Un manipolo di mercenari che hanno disputato un incontro, determinante ai fini dei play-off, insufficente tecnicamente, vergognoso a livello agonistico senza amor proprio per la casacca che indossano da lei ben retribuiti puntualmente ogni mese. Si è domandata per quale motivo, dopo la prestazione di San Cesario si è assistito ad uno scempio contro una modestissima Angolana? Forse perchè la maggior parte dello staff è di estrazione ascolana/sambenedettese e che ormai la missione era compiuta? Mi dispiace per la passione e non solo che ci mette, ma questi personaggi non si meritano nemmeno la sua presenza.
Mi tolga una curiosità.caro arsenico: ma che c’azzecca l’estrazione ascolana/sambenedettese dello staff con la partitaccia di domenica scorsa dei biancorossi?Vuol dire che si è inteso favorire la Samb?
Innanzitutto dovrebbe scegliere fra sangue bianconero e sangue rossobù:sa bene che da sempre non sono compatibili.E poi che differenza ci sarebbe per la Sambenedettese piazzarsi seconda o terza nella stagione regolare?L’unica cosa che conta al “Riviera delle Palme”è vincere il campionato .Infine,l’ho detto altre volte,non debbono essere mai dimenticati i meriti di Cicchi e Di Fabio:una promozione e probabilmente play-off dopo anni in cui si è perfino corso il serio rischio di retrocedere dall'”Eccellenza”.
Egregio Scattolini,per estrazione ascolana/sambenedettese, volevo intendere i vari domicili e simpatie dei vari elementi dello staff. Certamente la seconda o terza piazza non è nei piani dei rossoblu, ma sicuramente il risultato di San Cesario ha dato una spinta determinante per la fase finale.
Per quanto riguarda il traguardo dei play-off della nostra formazione, con l’organico messo a disposizione ai “tecnici” era il minimo risultato che si poteva attendere. Pertanto non avendo la possibilità di giocarseli tra le mura amiche, lo considero una portata in giro per gli sportivi e per la Dott.ressa Tardella