Nota del Comune di Macerata:
Dopo l’avvio con i criteri già sperimentati nelle frazioni di Piediripa, Villa Potenza e Sforzacosta, il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti è pronto per partire anche in due quartieri della città.
Dal prossimo mese di aprile, infatti, le nuove modalità di conferimento riguarderanno i residenti di Collevario e Colleverde. Una modalità che di fatto non si discosta molto dal conferimento attualmente in uso ma che offre diversi vantaggi.
“L’impegno dell’Amministrazione comunale – interviene l’assessore all’Ambiente, Enzo Valentini – nei confronti delle tematiche ambientali prosegue per perseguire un unico obiettivo, cioè la minor produzione dei rifiuti”.
Anche nel caso dei quartieri di Collevario e Colleverde, per quanto riguarda le utenze domestiche, saranno posizionati nei pressi del condominio di riferimento e differenziati cromaticamente in base alla tipologia del rifiuto, i carrellini che avranno una capacità pari a240 litriPer le utenze non domestiche invece ad ogni esercizio commerciale e produttivo dei due quartieri saranno forniti contenitori per la raccolta differenziata in quantità adeguate alle esigenze specifiche, concordate con ciascuno di essi.
Prima dell’avvio della nuova raccolta differenziata, il Comune insieme alla Smea, incaricata dell’attuazione del progetto, promuoverà una campagna informativa per i residenti sulle corrette modalità di differenziazione e conferimento dei rifiuti.
Il sistema di raccolta con il metodo della “prossimità spinta” è stato avviato per la prima volta a Piediripa nel mese di agosto 2010 ed è stato poi esteso a Sforzacosta e Villa Potenza, ottenendo risultati postivi con un forte incremento della raccolta differenziata.
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Dopo quasi due anni dall’avvio della sperimentazione a Piediripa e, nel frattempo l’estensione alle frazioni di Villa Potenza e Sforzacosta, finalmente si parte nei quartieri della città (escluso centro storico ove si effettua il porta a porta). Mi domando però quali siano le ragioni di tale lentezza nell’applicare questo sistema di raccolta dei rifiuti, sembra quasi che si proceda per tentativi, senza un progetto concreto. Possibile che sia così complicato a Macerata tutto ciò che altrove (Tolentino, Civitanova Marche, Recanati…) riesce fin troppo bene…basta guardare i risultati della raccolta disponibili sul sito del Cosmari.
BRAVO GIANCARLO!!!!! Sono d’accordo con te, e come te non mi spiego il perché, adesso voglio vedere quante lamentele.
Cose già sentite, fino a che non si richiama alla partecipazione attiva il cittadino in persona i frutti si sa già come saranno… Questo vuol dire Codice a barre sul sacchetto possibilià di detrazione/sconti al cittadino virtuoso e penalizzazioni a quello disordinato. isole ecologiche più attive nel ritiro dei materiali anche qui con possibilità di raccolta punti verso una riduzione dei costi al cittadino virtuoso. Ma soprattutto controllo dei camion della nettezza urbana che scaricano in discarica e negli inceneritori… multe se ci sono materiali recuperabili. Il lavoro non fatto dal cittadino deve essere fatto dall’organismo proposto c’è poco da capire. le discariche devono chiudersi non aprirsi.
Si deve sapere per ogni cittadino quanto è lo scarto e quanto il recuperato quanto deve pagare e quanto risparmiare per il suo essere stato virtuoso… Politiche provinciali e regionali verso un utilizzo degli imballaggi maggiormente mirati al recupero… + cartone – plastiche, con sgravi fiscali, imputando all’origine il costo dello smaltimento, incentivazione detergenti biologici meno inquinanti, incentivi per chi pensa autonomamente a smaltire il suo rifiuto biologico attraverso produzione di terriccio e biogas…. Il cittadino è intelligente ed è stufo di investire su cose che non funzionano. Occorrono Politiche positive per permettere al cittadino di essere più utile alla società e non a gratis. Ci vuole tanto a prendere esempio da comuni già virtuosi come http://www.facebook.com/comunedi.capannoli sveglia !
Partendo dal presupposto che gli organismi preposti alla raccolta facciano il loro dovere, che di imballi se ne producano meno e cosi via ………..la collaborazione del cittadino rimane comunque la cosa fondamentale, considerando cosa si trova ai bordi delle strade gettato dai finestrini delle auto in transito fa VERGOGNA e la dice lunga su quanto siamo ILLUMINATI!!!!! Per far si che le cose cambino ci occorre una RIVOLUZIONE CULTURALE. Al centro di tutto ce’ la singola persona che fa parte d’un tutt’uno, la parola d’ordine e’ PARTECIPAZIONE e di conseguenza COLLABORAZIONE ognuno di noi deve fare la sua parte.
Certo rendere sempre più il cittadino attivo, ma forse Lino sbagli dal presupposto di partenza. Il dovere delle aziende preposte è guadagnare di più. e si guadagna di più utilizzando le discariche e gli inceneritori, non riciclando, riciclando si risparmia, risparmi tu e risparmio io…la differenza è enorme. E’ qui che deve cambiare la politica e l’educazione e ci vorrebbe poco, per esempio ridurre l’iva addirittura toglierla a materiale proveniente dal reciclo…. in questo modo per es. non importeremmo più ricariche toner stampanti dalla cina aumentando i rifiuti pericolosi in Italia ma continueremmo ad utilizzare i nostri… Come mai le aziende che lavorano sul riciclo in Italia non stanno avendo successo come quelle all’estero? sono domande che i nostri politici si fanno? e intanto paghiamo per le discariche e per il riciclo…! C’è un lavoro enorme soffocato che si autoalimenterebbe. Sfido un giornalista a fare una indagine su quanto si potrebbe produrre in lavoro se il riciclo funzionasse come dovrebbe