di Filippo Ciccarelli
Una Maceratese galvanizzata dai meritatissimi applausi e complimenti del pubblico si sta preparando al meglio per una delle trasferte più ostiche del girone di ritorno. La sfida che attende i biancorossi in casa dell’Isernia, infatti, non è delle migliori: i molisani hanno vinto una e pareggiato quattro delle ultime cinque partite. Sono in zona playout, alla ricerca di punti per ottenere la salvezza senza passare dagli spareggi, ed hanno rinnovato una squadra che era precipitata pericolosamente nelle ultime posizioni della graduatoria. Il risultato è che l’Isernia ha sì fatto collezione di “x” negli ultimi match, ma è anche vero che quei pareggi sono stati ottenuti in gare probanti: in trasferta contro l’Astrea l’1-1 di domenica scorsa, maturato in casa il 3 febbraio lo 0-0 con la capolista San Cesareo.
Ma c’è un’altra notizia che non può che far piacere all’ambiente biancorosso: Riccardo Marani è rientrato oggi dopo tre giorni di provino con la maglia dell’Udinese, società dove ha destato un’ottima impressione. Il talento classe ’95, che ha disputato la prestigiosa kermesse giovanile con la maglia dello Spezia, racconta l’episodio mentre rientra dal Friuli: “Provare con l’Udinese è stata una bella esperienza – spiega Marani – ma non ho idea di quale sarà il mio futuro dopo la fine del campionato, certamente sarei contento di trasferirmi in una squadra così. Ho lavorato con la Primavera ed anche con i preparatori dei portieri della prima squadra. Quando mi hanno contattato? Appena tornato a Macerata dal torneo di Viareggio mi hanno detto che sarei dovuto andare su a provare con i bianconeri”. Il ragazzo non si è allenato in settimana per via del provino: è probabile, quindi, che domenica a difendere i pali della Maceratese ci sia Carfagna.
Nelle fila dei biancorossi tornano, dopo aver scontato la squalifica, Valerio Carboni e Silvestre Vicente Capparuccia. Presenze importanti, specialmente quella del difensore centrale, perché Castracani è stato squalificato dopo l’ammonizione ricevuta contro il Fidene domenica scorsa e Benfatto non è ancora fisicamente al meglio dopo il lungo stop subito per la frattura dello zigomo. In attacco si profila ancora una giornata di stop per Melchiorri, che sta recuperando dalla distorsione ma probabilmente non verrà rischiato dallo staff tecnico. Anche per questa partita, che sarà seguita live in diretta con la cronaca di Andrea Busiello (calcio d’inizio alle ore 14.30), i tifosi della curva hanno organizzato un pullman: adesioni al Bar dei Pini e al negozio Il Telefono di corso Cairoli.
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Provinato? Scusi sig. Ciccarelli ma che italiano è?
Gentile Miles,
trattasi di gergo sportivo. Indica il fatto che il giocatore ha fatto un provino con una società. Cioè è stato visto, testato, valutato. Purtroppo, per esigenze di spazio, scrivere “ha fatto un provino” sul titolo avrebbe richiesto un numero maggiore di righe. E’ un termine giornalistico non bello, me ne rendo conto, come “traversare” nel senso di crossare, ma ogni tanto capita di usarlo. Spero di averle chiarito il concetto e che questa mia risposta l’aiuti nella comprensione di quanto scritto. La saluto cordialmente
Gentile Sig. Ciccarelli, la ringrazio della approfondita spiegazione, peraltro da me non richiesta visto che il mio dubbio riguardava la forma dell’italiano usato nel titolo e non certo la sostanza, il cui significato mi sembra sufficientemente chiaro. Spero anche lei sia d’accordo che cercare di non massacrare la nostra lingua debba essere un impegno di tutti, in particolare di chi scrive sui mezzi di comunicazione.
PROVINATO,ahahahahahah
Gentile Miles, mi scusi allora se ho frainteso il senso del suo commento. Aveva scritto una domanda, pensavo l’articolo le risultasse difficile da comprendere. Invece pare che il suo intento sia sottolineare un mio marchiano errore grammaticale. Premettendo che un errore (o un refuso) può sempre capitare, le dico che concordo con lei sulla necessità di evitare il massacro della lingua italiana. Infatti sono convinto che serva conoscerla, tanto per scrivere un articolo di giornale quanto per dare patenti di abilità lessicali. Altrimenti, se si è in errore, si fa la figura degli impreparati: ma se si persevera quella dei “saputelli”. Per questo le segnalo un link della Treccani (spero sia sufficientemente autorevole per lei).
http://www.treccani.it/enciclopedia/coniugazione-verbale_(Enciclopedia_dell'Italiano)/
“4. Tendenze nell’italiano contemporaneo 4.1 Produttività delle classi Delle tre classi, l’unica produttiva è la prima, anche grazie alla sua regolarità. Vi si inseriscono (oltre ai succedanei dei verbi latini in -āre e dei verbi germanici in -on, come wardon ” guardare):
(a) i nuovi verbi formati da nomi e aggettivi in unione con i suffissi -izzare, -eggiare, -ificare (es., attualizzare, regolarizzare, criminalizzare; largheggiare, mercanteggiare, guerreggiare; nidificare, mercificare), o in unione con il suffisso zero, derivanti da nomi italiani (sgambetto → sgambettare, provino → provinare, biografo → biografare, commissario → commissariare), oppure da parole straniere (scroll → scrollare, dribble → dribblare, chat → chattare)”.
Spero che ora possa dormire sonni tranquilli: la lingua italiana non è rimasta vittima di alcuno spargimento di sangue. La saluto cordialmente.
Strepitoso Filippo Ciccarelli!!!!!1 A 0 palla al centro!!!
Caro Ceccarelli, lei si tenga le sue tendenze dell’italiano contemporaneo, a me e a pochi altri “saputelli” lasci usare l’italiano scolastico e polveroso della tradizione. Oltre che il giusto e lo sbagliato ci sono anche le categorie del bello e del brutto, del raffinato e del volgare, del ricercato e dello sciatto. Ma non la voglio convincere a tutti i costi.