Tante persone questa mattina nella sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti per la presentazione ufficiale di Nati per leggere, Leggere è familiare il progetto che nasce dall’intesa tra Comune, Provincia, Asur, Università degli studi, Federazione dei pediatri, Rete per le Biblioteche scolastiche, Associazione Biblioteche italiane e Collegio provinciale delle ostetriche, per promuovere la lettura ad alta voce ai bambini in età prescolare e sviluppare la conoscenza dei benèfici effetti che questa prassi ha nella loro crescita. All’incontro aperto dal saluto del sindaco Romano Carancini, dell’assessore alle Politiche scolastiche Stefania Monteverde e da Leonardo Lippi assessore ai Servizi sociali della Provincia hanno partecipato Anna Ascenzi, docente dell’Università degli studi, Lucia Tubaldi, pediatra, e Maria Rita Mazzoccanti della Direzione medica ospedaliera dell’Asur 3, Alessandra Sfrappini direttrice della Biblioteca comunale che ospita il progetto, Costantino Gobbi medico pediatra, Anna Luigia Rinaldi coordinatrice della rete delle Biblioteche scolastiche.
L’importanza di aver creato un tavolo che coordina e mette in rete, quindi potenzia le grandi capacità espresse dalle tante iniziative già presenti sul territorio è stata più volte messa in rilievo durante l’incontro. Finalità e operatività di Leggere è familiare sono state invece dettagliatamente illustrate da Elena Carrano, coordinatrice del progetto che si pone anche una impegnativa sfida operativa, raggiungere cioè famiglie e gruppi di popolazione in condizioni di maggior svantaggio sociale e culturale. Tutti possono aderire al progetto Nati per leggere Leggere è familiare come lettori volontari o come collaboratori alle varie fasi del progetto.
Quattrocento proposte in tutto il territorio nazionale e circa 1.200 i comuni italiani impegnati nel progetto Nati per leggere, promosso dall’Associazione nazionale pediatri italiani, dal Centro nazionale per la Salute del Bambino onlus e dall’Associazione Nazionale Biblioteche. Il Comune di Macerata ha aderito ufficialmente al progetto nel 2012 condividendone gli obiettivi e impegnandosi nella promozione delle lettura tra i bambini convinta che questa pratica, soprattutto se esercitata in famiglia, favorisca il benessere sociale e prevenga situazioni di disagio. Per questo il Comune di Macerata si è fatto promotore di un protocollo d’intesa sottoscritto recentemente dalla Provincia di Macerata, dall’Università di Macerata, dall’Asur Marche – Area vasta 3, dalla Federazione Italiana Medici Pediatri – Sezione della provincia di Macerata, dal Collegio provinciale delle ostetriche – Macerata, dalla Rete delle biblioteche scolastiche della provincia di Macerata, dall’Associazione Italiana Biblioteche – AIB Marche e dall’Associazione Culturale Pediatri – ACP Marche, da cui è scaturito un progetto territoriale denominato Leggere è familiare. Si tratta di un’iniziativa che ha una connotazione culturale e sociale, in grado di creare relazioni importanti per la crescita dei bambini. Il tavolo tecnico di coordinamento, aperto a enti, associazioni, privati e a tutti coloro che si riconoscono nelle finalità di Nati per leggere, è già attivo ed è al lavoro per definire linee guida, struttura organizzativa e metodologia di lavoro per attivare, implementare e rendere capillare il progetto su tutto il territorio provinciale dentro un percorso in cui continuare a muoversi. In particolare l’impegno del Comune di Macerata a favore della lettura si è trasformato concretamente nella promozione di alcune iniziative come, ad esempio, Libriamoci nelle scuole, con il dono di un libro ad ogni bambino che frequenta gli asili nido comunali in occasione del Natale, le lettura a voce alta nella biblioteca e così via. E a proposito di biblioteche, alla Mozzi Borgetti è stato attivato anche il servizio di prestito di libri per bambini.
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“NATI PER LEGGERE” non era nata qualche anno fa presso l’Ospedale di Macerata, reparto pediatria? Ricordo che c’erano la Dott. Tubaldi, il primario del reparto, il direttore della ASL e rappresentanti delle Istuzioni. C’ero anche io, invitato perchè avevo regalato per conto della mia Associazione molti libri i cui titoli mi erano stati suggeriti dalla Dott. Tubaldi. Cosa è successo dopo? I libri ci sono ancora o sono andati nella spazzatura? Spero che mi siano date delle risposte.
Gentilissimo gabrio
le scrivo per nome e per conto della Dott.ssa Tubaldi e dell’Associazione La luna a dondolo che dal 2009 gestisce il servizio di letture “La bibliotaca del carrello” al reparto pediatrico dell’ospedale di Macerata. In seno a tale iniziativa ogni giorno i nostri volontari si recano in reparto e leggono ai piccoli degenti promuovendo “Nati per leggere”.
Credo lei si riferisca ad una delle diverse donazioni che, per fortuna, sono state fatte nel corso degli anni e che ci permettono di continuare ad svolgere le nostre attività.
Ringrazio ancora la sua e le altre Associazioni per la generosità e la sensibilità dimostrate.
Marilisa Gentili