Si è conclusa con la denuncia di tre uomini, per simulazione di reato e truffa aggravata ai danni di un’assicurazione, una vicenda cominciata lo scorso settembre a Civitanova dove B.M., 49 anni, noto imprenditore calzaturiero residente in zona, aveva denunciato alla Polizia il furto dei una vettura dal valore di oltre 90mila euro, una Bmw X6 Xdrive 40d, un suv zeppo di accessori tecnologici e costosi. Gli agenti del commissariato di Civitanova, ascoltando la deposizione dell’uomo, avevano subito riscontrato alcuni particolari strani: l’auto sarebbe stata rubata nei pressi dell’abitazione dell’imprenditore, ma il furto sarebbe stato denunciato con diversi giorni di ritardo. Inoltre le due chiavi con telecomando esibite ai poliziotti risultavano essere molto simili ma non identiche: un’anomalia, questa, che ha accentuato i sospetti sulla versione dei fatti fornita dall’imprenditore. Dalle indagini è emersa una serie di condotte illecite poste in atto da B.M. che, insieme a due pregiudicati – di cui uno commerciante, specializzato nella vendita di auto di grossa cilindrata – aveva pianificato il trasferimento illecito della vettura all’estero. Infatti la Bmw era stata presa in leasing da una finanziaria della provincia di Cuneo, in favore dell’industriale B.M., ed il danno subito sarebbe stato interamente risarcito alla proprietà ad opera dell’assicurazione contro il furto, di cui il mezzo era provvisto. A questo proposito sono stati acquisiti precisi elementi di prova, determinanti per accertare l’illecito commesso dai tre individui, denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata. I contratti tenuti nello svolgimento dell’indagine tra la Polizia italiana ed i colleghi dell’Interpol hanno permesso di sequestrare il mezzo mentre stava varcando la frontiera ungherese: alla guida un pregiudicato siciliano a cui B.M. aveva fornito una delle chiavi originali. Proprio il ritardo di una settimana con cui era stato denunciato il presunto furto aveva permesso al complice di passare rapidamente le frontiere: ma anche questo stratagemma non è servito e l’imprenditore dovrà ora rispondere alle accuse formulate dagli inquirenti. Il veicolo, dopo il disbrigo delle pratiche burocratiche, ha fatto rientro in Italia ed è tornato nella disponibilità della società di Cuneo, legittima proprietaria della Bmw.
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Perchè non mettere nome e cognome ?
Concordo…
Furbacchione, ti hanno sgamato per fortuna!
Che fenomeni sti scarpà de Citanò!! Fanno gli sboroni al Batik d’estate e poi non c’hanno i soldi per pagà le macchine!!
aghahahhahahahha poco!!! Adesso ce vorrebbe 180.000 euro di risarcimento, così ne paga 2 anzichè nessuna!! Stiamo in Italia purtroppo però….
Trattasi di un dirigente di una importante azienda di scarpe di Civitanova e non di un imprenditore…