Il Comune di Corridonia quest’anno ha celebrato il Giorno della Memoria con un ricco calendario di iniziative patrocinate dalla Provincia di Macerata ed inserite nel manifesto generale predisposto dall’Amministrazione Provinciale. Il primo appuntamento si è svolto Venerdì 25 gennaio al Cine Teatro “L. Lanzi” dove è stato proiettato il film “Vento di Primavera” a cura dell’AN.P.I. – Sezione di Corridonia, a cui è seguito un dibattito sul tema. Domenica 27.01.2013 al Teatro Velluti il “Giorno della Memoria” è stato commemorato con gli alunni delle classi 5^ delle Scuole Primarie dell’Istituto Comprensivo “L. Lanzi”; i ragazzi hanno letto ed interpretato con forte sentimento e partecipazione alcuni brani tratti dalla letteratura della Shoah. “Che l’amore, l’amicizia e la Pace superino l’odio che ha caratterizzato l’Europa di 68 anni fa” così il Sindaco Nelia Calvigioni si rivolge ai novanta ragazzi presenti insieme alle loro famiglie, ringraziandoli e congratulandosi per la partecipazione e l’impegno avuto di far rivivere , in tutti i presenti “La Memoria” , perché “essa non significhi qualcosa di perso nel passato, qualcosa da lasciare solo ai libri”. Un ringraziamento particolare il Sindaco lo rivolge al Dirigente ed alle insegnanti dell’Istituto Comprensivo “L. Lanzi”. L’iniziativa ha visto l’intervento del Presidente del Consiglio Provinciale Paolo Cartechini. “ Il Giorno della Memoria” sottolinea Cartechini, “non è solo un evento commemorativo, ma deve essere un ammonimento perenne contro ogni persecuzione e ogni offesa alla dignità umana”. Facciamo tesoro del passato per costruire un futuro dove le parole odio, violenza, razzismo, siano relegate a eventi non più ripetibili. Non un’esortazione, ma una promessa d’onore; lo dobbiamo a noi stessi ma soprattutto ai giovani verso i quali abbiamo il dovere morale ed istituzionale di trasmettere la conoscenza del passato, affinché crescano nel rispetto assoluto della dignità umana per garantire un futuro migliore al nostro Paese; non dimenticare per non ripetere”. All’interno della commemorazione ci sono stati anche intermezzi musicali curati da Maria Roberta Calafati al pianoforte, da Jacopo Cacciamani al violino e con la voce narrante di Fabiana Vivani.
Il terzo appuntamento è l’incontro con il Dr. Marco Ansaldo, giornalista di “Repubblica” ed autore del libro “Il falsario italiano di Schindler” che si terrà il 30 gennaio p.v. alle ore 18.00 al Teatro Velluti.
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Bellissima iniziativa. Peccato che qualche politico, in altre sedi, abbia detto che il fascismo aveva fatto cose… BUONE! Probabilmente quel soggetto non ha vissuto in Italia, o vive in suo mondo incantato, fatto di Olgettine, culetti che si muovono, per non dire peggio. E ancora viene a chiedere il voto! Che faccia tosta, la sua e quella di chi lo appoggia.
@ filosofo
Per cercare di giustificare la dittatura adesso la buona novella è che il mascellone-petto-al-vento-battaglia-del-grano-spezzeremo(forse)-le-reni-alla-Grecia ha fattopure cose buone…
Archiviata oramai la storiella dei “treni in orario” (grazie al cazz.. quelli che giravano erano un quarantesimo almeno di quelli odierni, difficile che arrivasero in ritardo visto che non c’era congestione sulle linee ferroviarie ed i passeggeri erano la metà della metà della metà di queli odierni!!)……
…….ora su pone l’accento sulle grosse conquiste sociali (INPS, IRI, ecc.) fingendo che l’Italia fosse la Patria del modernismo e glissando/dimenticando, volontariamente, che nello stesso periodo in Europa molti governi (conservatoi o progressisti) stavano attuando, più o meno, le stesse riforme per cui crapaelata non si è inventato nulla, ma ha solo seguito/copiato quanto accadeva in Europa.
Prendiamo atto che ad oggi quel triste ventennio non è stato ancora consegnato alla Storia senza una seria e giusta valutazione degli accadimenti avvenuti ,con una distinzione sulle responsabilità politiche della Dittatura e le opere realizzate in quel periodo nei diversi campi di sviluppo della Società Italiana,come ad esmpio in architettura rimane ancora il modello Razionalista ,tutt’ora studiato in campo internazionale. Sessant’anni sono trascorsi inutilmente!