di Enrico Maria Scattolini
LA DOMANDA DELLA DOMENICA: ma come diavolo ha fatto la Maceratese a battere il Celano? La risposta di Morgante, l’allenatore degli abruzzesi, è di maniera, anche se sconsolata (-): ”Capita quando si gioca bene, ma non si sfruttano le occasioni da rete”. Quella di Di Fabio oscilla fra autoreferenzialità e psicologia (-):”I cambi del secondo tempo ci hanno messo meglio in campo, poi c’è voluto tanto cuore.” La più pragmatica è quella della dottoressa Tardella (+): ”Oggi abbiamo vinto con il il lato/b. Ci voleva, dopo il grigiore dei tre derbies precedenti.”
PERCHE’ ALLORA ATTENDERE TANTO? Se l’impiego di Marcatilli e Negro al quarto d’ora e di Romansky alla mezz’ora della ripresa, secondo Di Fabio ha dato più impulso e profondità alla manovra biancorossa, perché la panchina (-) ci ha dormito sopra prima di effettuare le sostituzioni? Soprattutto per mandare anticipatamente Carboni sotto la doccia? Era evidente che peggio non sarebbe andata. Se non altro per una semplice legge fisica: rimbalzando sul fondo, i biancorossi sarebbero inevitabilmente risaliti. Anche se di poco.
MA LA VERITA’ VERA E’ UN’ALTRA. Ed è nota a tutti. Anche se qualcuno fa finta di scordarsene (-). La Maceratese è sempre più “Melchiorridipendente”, come scritto più volte nelle scorse settimane. Il 44% di tutti i gol realizzati dalla squadra ha il timbro dei …piedi o della testa dell’attaccante. Che non ha mai tirato un penalty. La tifoseria deve ringraziare Mariella nostra della sua ferma determinazione, quest’estate, di acquistare Melchiorri e del sacrificio economico che ha voluto e ….(soprattutto) saputo sopportare. Altrimenti quale sarebbe stato lo standing della benamata?
SE COSI’ E’ (e non c’è dubbio che lo sia!!!), mi chiedo di nuovo perché mai Di Fabio-che ovviamente ha i suoi meriti in un anno e mezzo di brillante milizia in biancorosso-continui ad insistere su tre punte (-), due delle quali segnano con il contagocce, a discapito di uno scarno triangolo di centrocampo che ogni domenica soffre inesorabilmente le pene dell’inferno. Asfaltato negli scontri diretti all’Helvia Recina ed in trasferta, in affanno perfino anche contro avversari modesti ma organizzati come il Celano di ieri pomeriggio (—). Non sarebbe meglio irrobustirlo – specie in questo periodo di grave carenza d’ossigeno – per appoggiare Melchiorri, l’unico veramente capace di decidere, là davanti? Se non altro gli si risparmierebbero faticosi ed imbarazzanti recuperi in seconda linea. Con il rischio di consumare anzitempo le sue preziose (e decisive) energie.
SE N’E’ ACCORTO PERFINO FAVO, il mister della rilanciata (+) Ancona. L’ha detto chiaramente nel corso di un recente talk- show trasmesso da una televisione regionale. Di Fabio segua almeno i suggerimenti di un collega che mostra di capirne, se non vuol saperne dei miei. Provenienti da un incompetente di calcio.
MELCHIORRI COME GARIBALDI? Ribadisco che il giocatore merita un monumento in piazza per quello che sta facendo (+++). Ci sarebbe però da scegliere quella che gli piace. Azzardo, con lui, in sala stampa: ”Piazza della Libertà andrebbe bene?” Melchiorri mi guarda sorpreso ma sorridente, sta alla battuta ed esprime il suo desiderio: ” No, preferirei Piazza Garibaldi”. Facendo tuttavia capire che sarebbe anche disposto ad essere immortalato un gradino sotto l’…eroe dei due mondi.
MELCHIORRI COME MACHIAVELLI? In diffida, viene ammonito contro il Celano e quindi costretto a saltare la lunga ma non impossibile trasferta di domenica prossima a Città Marino. Alla vigilia del turno di sospensione del campionato. Dunque quindici giorni di salutare riposo e recupero. Mi viene da chiedergli se …sì, insomma, abbia provocato lui il cartellino giallo. Il fine avrebbe giustificato i mezzi. Melchiorri, atleta esemplare (+), mi guarda stupito dalla mia improntitudine e risponde scocciato: ”Ma che dice? Io non ho neanche capito il motivo dell’intervento arbitrale.” Non mi resta che chiedere scusa.
TAVECCHIO E GLI ARBITRI(-) Soddisfatta la Tardella, durante la settimana, per l’incontro finalmente avuto a Roma con il presidente del settore dilettanti. Sorpresa però, ieri, quando dallo speaker dello stadio ha appreso che la partita con il Celano sarebbe stata diretta da una terna campana. Lei, in sala stampa, tenta di dissimulare e di far finta di niente, anche perché le cose sono andate nel modo che sapete. “Dottoressa, non dovevi chiedere a Tavecchio di ridurre al minimo la presenza di arbitri meridionali per i biancorossi?”, m’incarico di ricordarle con scoperta provocazione. “Beh, io ho fatto presente al mio interlocutore che nel suo campionato c’è anche la Maceratese, e che quindi deve essere tutelata”, risponde lei conclusiva. Ma per questo era proprio necessario un viaggio nella capitale? Con Mariella per di più influenzata. E comunque ho l’impressione che si sia sbagliato indirizzo (-).
UN’ALTRA TOPPATA DI NEGRO (-) Salvo lo splendido e più volte citato (ormai, però, sino alla noia) gol del successo di Pesaro, nonché il bel primo tempo di Jesi, il giocatore leccese non riesce a farne una giusta. Nel segno della migliore tradizione quello che ha combinato ieri, quando ha sostituito Piergallini dal 13° del ripresa. Un tiro, una serie di sportellate contro i difensori abruzzesi ed un solo recupero a centrocampo. Ma per entrare a piedi uniti su Luzi e per beccarsi un….generoso cartellino giallo, che in ogni caso gli costerà la squalifica. Conseguenza: non giocherà a Città Marino fra sette giorni, riducendo così al minimo il turnover di punteros a disposizione di Di Fabio, dal momento che sarà assente anche Melchiorri. E’ un problema di personalità o di usura da panchina?
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vorrei spezzare una lancia in favore di Negro, che al di la dell’incomprensibile e ingiustificabile fallaccio di domenica, è un giocatore molto più bravo di come lo descrive l’ottimo Scattolini, ma che evidentemente soffre, e non è l’unico, la completa mancanza di fiducia del mister nei suoi confronti, che lo porta a vole fare, ogni volta che è chiamato in causa, la partita della vita. probabilmente ha ragione invece Scattolini quando dice che non andava confermato lo scorso anno, soprattutto perchè, aggiungo io, un giocatore così bravo merita una piazza che lo stimi e lo valorizzi.
Proprio non ci incontriamo,cattivo maestro.Anche quando siamo d’accordo.Io la penso esattamente come lei su Negro,riguardo ai suoi problemi di panchina ed alla evidente voglia di strafare quando va in campo come…riempitura.Ma non ho mai messo in discussione il suo valore tecnico.Non a caso porto sempre come esempi il gol di Pesaro ed il primo tempo di Jesi.Perchè allora scrive che Negro è più bravo di come lo descrivo io?
gentile Scattolini, se Lei parla di ‘un’altra toppata di negro’ e ‘il giocatore di lecce non riesce a farne una giusta’ non posso che riferirmi a queste Sue affermazioni, anche se so benissimo che Lei stima Negro, in base al tenore dei Suoi precedenti articoli. mi scuso per il malinteso, soprattutto perchè non mi capita spesso che qualcuno, Lei compreso, sia daccordo con quanto posto. grazie, comunque, della Sua attenzione. con cordialità. 4zarata4ever.
Caro Scattolini, seguendo il suo ragionamento, Marani è il peggiore perchè non ha mai segnato in tutta la sua carriera. Io personalmente punto a pensare che se una punta segna di più di portiere, dipende dal ruolo.
E allora se è vero che Melchiorri segna molto, è altrettanto vero che quello è il suo mestiere.
Bisognerà rinforzare la squadra? Si. Bisognerà rendere più corale il gioco? Si. Ma a parte queste ovvietà che sono tra l’altro esigenze ed obiettivi di ogni squadra esistente al mondo, perchè essere così severi nei giudizi?
Appunto,stimo talmente Negro come giocatore al punto che mi sono chiesto se:”….è un problema di personalità o di usura da panchina?” Non certamente tecnico.
Ribadisco il mio commento del dopo partita col Celano: “A costo di prendermi una caterva di manine rosse, vorrei esaminare la situazione della Maceratese. Che la Presidente abbia fatto grandi cose è sotto gli occhi di tutti e credo che continuerà a farle per portare la rata sempre più in alto. Ma dobbiamo essere più realisti, per vincere il campionato ci vuole un organico superiore alle altre squadre. Noi, a parte Melchiorri (che è di categoria superiore) e altri tre o quattro elementi che possono ben figurare, abbiamo un organico di onesti giocatori da campionato di eccellenza. Poi una botta di c**o come quella di domenica è sempre bene accetta, ma ricordiamoci che giocavamo con il Celano! Basta con le critiche e sempre FORZA RATA!”