Federico Melchiorri come Garibaldi o Machiavelli?

Il 44% dei gol realizzati dalla Maceratese porta la firma del bomber, la formazione biancorossa sempre più "Melchiorridipendente"

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Enrico Maria Scattolini

Enrico Maria Scattolini

di Enrico Maria Scattolini

LA DOMANDA DELLA DOMENICA: ma come diavolo ha fatto la Maceratese a battere il Celano? La risposta di Morgante, l’allenatore degli abruzzesi, è di maniera, anche se sconsolata (-): ”Capita quando si gioca bene, ma non si sfruttano le occasioni da rete”. Quella di Di Fabio oscilla fra autoreferenzialità e psicologia (-):”I cambi del secondo tempo ci hanno messo meglio in campo, poi c’è voluto tanto cuore.” La più pragmatica è quella della dottoressa Tardella (+): ”Oggi abbiamo vinto con il il lato/b. Ci voleva, dopo il  grigiore dei tre derbies precedenti.”

PERCHE’ ALLORA ATTENDERE TANTO? Se l’impiego di Marcatilli e Negro al quarto d’ora e di Romansky alla mezz’ora della ripresa, secondo Di Fabio ha dato più impulso e profondità alla manovra biancorossa, perché la panchina (-) ci ha dormito sopra prima di effettuare le sostituzioni? Soprattutto per mandare anticipatamente Carboni sotto la doccia? Era evidente che peggio non sarebbe andata. Se non altro per una semplice legge fisica: rimbalzando sul fondo, i biancorossi sarebbero inevitabilmente risaliti. Anche se di poco.

MA LA VERITA’ VERA E’ UN’ALTRA. Ed è nota a tutti. Anche se qualcuno fa finta di scordarsene (-). La Maceratese è sempre più “Melchiorridipendente”, come scritto più volte nelle scorse settimane. Il 44% di tutti i gol realizzati dalla squadra ha il timbro dei …piedi o della testa dell’attaccante. Che non ha mai tirato un penalty. La tifoseria deve ringraziare Mariella nostra della sua ferma determinazione, quest’estate, di acquistare Melchiorri e del sacrificio economico che ha voluto e ….(soprattutto) saputo sopportare. Altrimenti quale sarebbe stato lo standing della benamata?

Melchiorri

Federico Melchiorri

SE COSI’ E’ (e non c’è dubbio che lo sia!!!), mi chiedo di nuovo perché mai Di Fabio-che ovviamente ha i suoi meriti in un anno e mezzo di brillante milizia in biancorosso-continui ad insistere su tre punte (-), due delle quali segnano con il contagocce, a discapito di uno scarno triangolo di centrocampo che ogni domenica soffre inesorabilmente le pene dell’inferno. Asfaltato negli scontri diretti all’Helvia Recina ed in trasferta, in affanno perfino anche contro avversari modesti ma organizzati come il Celano di ieri pomeriggio (—). Non sarebbe meglio irrobustirlo – specie in questo periodo di grave carenza d’ossigeno – per appoggiare Melchiorri, l’unico veramente capace di decidere, là davanti? Se non altro gli si risparmierebbero faticosi ed imbarazzanti recuperi in seconda linea. Con il rischio di consumare anzitempo le sue preziose (e decisive) energie.

SE N’E’ ACCORTO PERFINO FAVO, il mister della rilanciata (+) Ancona. L’ha detto chiaramente nel corso di un recente talk- show trasmesso da una televisione regionale. Di Fabio segua almeno i suggerimenti di un collega che mostra di capirne, se non vuol saperne dei miei. Provenienti da un incompetente di calcio.

MELCHIORRI COME GARIBALDI? Ribadisco che il giocatore merita un monumento in piazza per quello che sta facendo (+++). Ci sarebbe però da scegliere quella che gli piace. Azzardo, con lui, in sala stampa: ”Piazza della Libertà andrebbe bene?” Melchiorri mi guarda sorpreso ma sorridente, sta alla battuta ed esprime il suo desiderio: ” No, preferirei Piazza Garibaldi”. Facendo tuttavia capire che sarebbe anche disposto ad essere immortalato un gradino sotto l’…eroe dei due mondi.

Arcolai

Il capitano della Maceratese Luca Arcolai

MELCHIORRI COME MACHIAVELLI? In diffida, viene ammonito contro il Celano e quindi costretto a saltare la lunga ma non impossibile trasferta di domenica prossima a Città Marino. Alla vigilia del turno di sospensione del campionato. Dunque quindici giorni di salutare riposo e recupero. Mi viene da chiedergli se …sì, insomma, abbia provocato lui il cartellino giallo. Il fine avrebbe giustificato i mezzi. Melchiorri, atleta esemplare (+), mi guarda stupito dalla mia improntitudine e risponde scocciato: ”Ma che dice? Io non ho neanche capito il motivo dell’intervento arbitrale.” Non mi resta che chiedere scusa.

TAVECCHIO E GLI ARBITRI(-) Soddisfatta la Tardella, durante la settimana, per l’incontro finalmente avuto a Roma con il presidente del settore dilettanti. Sorpresa però, ieri, quando dallo speaker dello stadio ha appreso che la partita con il Celano sarebbe stata diretta da una terna campana. Lei, in sala stampa, tenta di dissimulare e di far finta di niente, anche perché le cose sono andate nel modo che sapete. “Dottoressa, non dovevi chiedere a Tavecchio di ridurre al minimo la presenza di arbitri meridionali per i biancorossi?”, m’incarico di ricordarle con scoperta provocazione. “Beh, io ho fatto presente al mio interlocutore che nel suo campionato c’è anche la Maceratese, e che quindi deve essere tutelata”, risponde lei conclusiva. Ma per questo era proprio necessario un viaggio nella capitale? Con Mariella per di più influenzata. E comunque ho l’impressione che si sia sbagliato indirizzo (-).

UN’ALTRA TOPPATA DI NEGRO (-) Salvo lo splendido e più volte citato (ormai, però, sino alla noia) gol del successo di Pesaro, nonché il bel primo tempo di Jesi, il giocatore leccese non riesce a farne una giusta. Nel segno della migliore tradizione quello che ha combinato ieri, quando ha sostituito Piergallini dal 13° del ripresa. Un tiro, una serie di sportellate contro i difensori abruzzesi ed un solo recupero a centrocampo. Ma per entrare a piedi uniti su Luzi e per beccarsi un….generoso cartellino giallo, che in ogni caso gli costerà la squalifica. Conseguenza: non giocherà a Città Marino fra sette giorni, riducendo così al minimo il turnover di punteros a disposizione di Di Fabio, dal momento che sarà assente anche Melchiorri. E’ un problema di personalità o di usura da  panchina?



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