Banca Marche risponde a Moody’s
“Il declassamento non ci condiziona”

L'istituto di credito annuncia il ritorno ad un risultato positivo già nel 2013: "Abbiamo gettato le basi per un naturale ricambio della squadra di direzione"

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Luciano Goffi

Luciano Goffi

“In relazione alla decisione dell’agenzia Moody’s di ridurre il rating  di Banca Marche dal livello Ba1 a B3, la direzione della Banca precisa che la nota di  declassamento non condiziona, ma anzi costituisce un ulteriore incentivo a procedere col  percorso di rafforzamento strutturale decisamente intrapreso nel secondo semestre del  2012 e  basato in particolare  sull’approfondita revisione del  portafoglio creditizio resasi  necessaria dopo il prolungato periodo di stagnazione che ha colpito, in particolare, il  comparto delle costruzioni”. Questa la risposta dell’istituto bancario marchigiano, tra le 30 più grandi banche nazionali, in seguito al doppio declassamento di Moody’s nel giro di due giorni (leggi l’articolo).   “Banca Marche, a fronte dei propri crediti,  ha irrobustito sensibilmente gli accantonamenti  prudenziali, il cui livello è oggi pienamente allineato alle medie di sistema, trasmettendo  con ciò ai propri Stakeholders e alle Autorità di vigilanza un forte segnale di trasparenza e  di rinnovamento, creando le migliori condizioni per un suo rilancio. Banca Marche, in collaborazione con la società di consulenza Bain & Co., sta  predisponendo il Piano  Industriale per il triennio 2013-2015  che vedrà l’introduzione di  obiettivi mirati di efficienza, produttività e di innovazione dei modelli di servizio alla  clientela, allo scopo di riaffermare in modo concreto  ed inequivocabile il ruolo di banca del  territorio al servizio delle famiglie e delle piccole e medie imprese e di ritornare a risultati  reddituali positivi già dal 2013. Con riferimento alle notizie riguardanti il riassetto della Direzione Generale, Banca  Marche, nel precisare che non è stata inviata alcuna lettera di licenziamento ai propri  Vicedirettori generali, conferma che da tempo sono state gettate  le basi – anche in  relazione all’età anagrafica di alcuni Dirigenti – per procedere a un naturale ricambio della  squadra di Direzione, allo scopo di affrontare il nuovo Piano Industriale con un assetto  manageriale coerente con il rinnovamento recentemente avviato con la nomina del nuovo Direttore Generale Luciano Goffi“. Lo stesso Goffi  spiega che “i processi di ricambio manageriale  rappresentano passaggi normali nelle fasi di  reimpostazione strategica di qualsiasi  azienda. Nel caso di Banca Marche questi processi non intaccano minimamente le doti di  professionalità e di impegno di Colleghi che per lunghissimi anni hanno dato un  fondamentale contributo allo sviluppo della Banca”.



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