Un uomo di 53 anni è stato arrestato a Castelfidardo, in provincia di Ancona, per l’omicidio della madre, avvenuto nella sua abitazione.La vittima aveva 83 anni. L’uomo si chiama Giovanni Occhiodoro, da tempo afflitto da gravi problemi psichiatrici. Ha colpito la madre Ada Vivani con un braccio ingessato, al volto e alla testa, fino a ucciderla.
L’uomo, seguito dal Servizio igiene mentale, era stato ricoverato con un trattamento sanitario obbligatorio il 13 dicembre scorso. Il 5 gennaio era stato dimesso perchè sembrava che avesse superato la crisi. L’omicidio è stato commesso in una casa in via Carlo Marx, intorno alle 14:45. A dare l’allarme sono stati dei vicini che hanno sentito le urla disperate dell’anziana. Quando sono arrivati i soccorritori, Occhiodoro era ancora accanto al cadavere della madre. Ora si trova ricoverato e piantonato nell’ospedale di Torrette, ad Ancona. Sul posto il pm Irene Bilotta e il medico legale Mauro Pesaresi. Domani è prevista l’udienza di convalida dell’arresto.
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Ricoverato il 13 dicembre e dimesso il 5 gennaio perchè il servizio sanitario di più non garantisce per una questione di spesa. Nel contempo sono sopraggiunti altri tagli alla sanità, per ultimo la “spendig review” dell’efficientissimo governo tecnico. La regola non cambia: chi amminiistra il denaro pubblico mangia a quattro ganasce; la povera gente vive di stenti e muore in modo disumano come in questo caso.
Le malattie mentali sono le più difficili da “curare”. La legge Basaglia diceva tante cose…
E’ stata mai applicata? Oppure, i malati sono abbandonati a se stessi per mancanza di fondi e per mancanza di conoscenza scientifica? Non credo che gli psicofarmaci possano essere una soluzione definitiva…
Pienamente d’accordo con Andrea Boncinelli sulla sua esatta valutazione dei politici magnaccia.
Le risorse che arrivano al paziente/cittadino sono poche e sempre meno, ma non prendiamocela solo con chi cerca di diminuire gli sprechi.
Il cancro sta soprattutto all’interno di chi gestisce le spese regionali in fatto di medicina. A cominciare da chi governa la Regione, per continuare con chi amministra le ASUR, per finire con chi spende male negli ospedali.
la legge 180, è stata concepita come un passo avanti nella cura e rieducazione del malato psichiatrico, nella stessa si trovano strutture alternative al manicomio per la cura e la presa in carico dei malati, ma la legge è stata completamente disattesa e il malato scaricato sulle spalle della famiglia e la stessa è stata completamente abbandonata a sè stessa.
Ora, se è giusto che nessuno venga rinchiuso, come avveniva un tempo, coattivamente, magari solo perchè era un bambino vivace (e ce ne sono di storie così) è altrettanto giusto che chi sta male venga seguito e curato, che le famiglie siano sostenute dai servizi preposti (consultori, sert, centri diurni, ecc), ma è soprattutto necessario che i pazienti pericolosi siano seguiti in strutture apposite e non lasciati in giro creando pericolo per la popolazione tutta.
è ora che lo stato e le amministrazioni locali si facciano carico delle difficoltà dei cittadini e, soprattutto, della loro sicurezza, magari iniziando, e perchè no, a togliersi stipendi faraonici e bonus improponibili.
è giunta l’ora che questi “privilegiati” inizino a campare con poco più di 1000 euro al mese, solo così, toccando con mano, potranno rendersi conto di cosa sia vivere la vita vera oggi.