Pescano un ordigno della II Guerra Mondiale
Due uomini intossicati

CIVITANOVA - Il residuato bellico conteneva una sostanza inalata dai pescatori

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La Guardia Costiera

 

di Laura Boccanera

Pescano a largo della costa civitanovese un residuato bellico e finiscono all’ospedale. Sono ricoverati per accertamenti all’ospedale di Civitanova Francesco Gasparroni, pescatore di 51 anni e suo figlio, insieme con Dionisio Beruschi, anche lui a bordo della Galileo Padre. Il fatto è avvenuto ieri sera attorno alle 23: l’imbarcazione dell’armatore Sante Barboni pesca a circa 15 miglia a largo della costa un ordigno di segnalazione, una specie di razzo risalente alla Seconda Guerra Mondiale, ma non esplosivo. Non si capisce ancora bene come l’ordigno, una volta a bordo, abbia iniziato ad emettere del fumo. Caricato e tirato a secco, il razzo ha fatto uscire una sostanza (si parla di zolfo, ma al momento non si sa di più) per circa 45 minuti. Quattro gli uomini a bordo della Galileo Padre che attorno alle 3 del mattino rientrano in porto e si recano al Pronto soccorso. Due di loro sono rimasti intossicati e al momento rimangono in ospedale per accertamenti anche se si esclude che possano essere stati avvelenati dalla sostanza inalata.  Bruciata leggermente parte della poppa dove si trovava l’ordigno.

 



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