Stamattina, nella sala della biblioteca dell’Ospedale Civile di Macerata, è stato firmato il protocollo di intesa per il coordinamento e la realizzazione delle attività e dei servizi di comicoterapia del territorio provinciale. Il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, prendendo la parola per introdurre la conferenza stampa, ha illustrato i contenuti della convenzione: “È un progetto che, malgrado le difficoltà economiche in essere, abbiamo voluto fortemente mantenere. Siamo convinti della bontà dell’iniziativa che favorisce la cultura del sorriso contro l’indifferenza e l’esclusione sociale; nella fattispecie si tratta di promuovere attività a favore delle famiglie e dei bambini per alleviare, attraverso la comico terapia, il dolore e la paura legate al ricovero e al vivere in ambiente ospedaliero”. Presenti, per la firma, il direttore generale dell’Area Vasta 3 Enrico Bordoni, il dott. Paolo Perri primario di pediatria di Macerata, il dott. Rolando Pecora di Pediatria di Civitanova Marche, il presidente della Cooperativa Sociale Clowdestini di Jesi, Fabio Ambrosini ed il presidente dell’Associazione “Il Baule dei Sogni”, Francesco D’Amanzo.
Le peculiarità di questi due ultimi soggetti sono quelle di attuare concreti servizi presso le pediatrie, proseguendo nelle attività di comicoterapia già avviate da tempo presso le Asur col progetto “Nasi Rossi in Corsia”, garantendo una presenza costante dei propri operatori specializzati in base ad un calendario, concordato con le zone territoriali di riferimento, assicurando un certo numero di ore. “Non è un caso – ha sottolineato il dottor Perri – che i bambini scelgono il venerdì, se necessitano di ricovero, per venire in ospedale; il venerdì, infatti, è la giornata in cui sono presenti i Nasi Rossi. Questo piccolo particolare la dice lunga sulla bontà dell’iniziativa e sulla sua validità”.
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In questo momento di spending re-view andiamo a pagare con soldi pubblici i clown? non dovrebbero essere volontari?? Mancano i fondi per pagare materiale e attrezzature dentro i reparti, gli operatori sanitari hanno lo sitpendio bloccato da 10 anni guarda a cosa andiamo a pensare??!!!
Ma non dovrebbero essere volontari? Vorrei sapere quanto costa questa iniziativa dell’ex presidente Pettinari, grazie.
Il clownterapeuta in questo caso è una figura professisonale che agisce all’interno dell’equipe socio-sanitaria in modo consapevole. ha una formazione riconosciuta di almeno 400 ore ed assicura una presenza costante e un meticoloso lavoro di rielaborazione dei vissuti. non si tratta di animazione ma di una vera e propria co-terapia per cui è richiesta professionalità. Un clown terapia è in grado di trasformare in positivo le emozioni di pazienti e familiari, di agevolare le procedure ospedaliere. Che ridere è dimostrato: la betaedorfina che si produce in una risata crea un effetto analgesico naturale ed immunostimolante. Studi in tale ambito (v. Dott. Longhi del Sant’Anna di Como) hanno dimostrato che la presenza di clown professionali in corsia riduce notevolmente i tempi di degenza e l’assunzione di analgesici da parte dei pazienti. Chiaramente solo se dietro c’è una preparazione. un clown non adeguatamente preparato per tali procedure e contesti rischia di non provocare l’effetto desiderato, spesso anche di spaventare il bambino ricoverato. Non esiste solo il corpo. E’ comprovato che la psiche agisce in maniera determinante sul processo di auto-guarigione della persona. Insomma le emozioni hanno il loro peso e in una società evoluta, specie per i bambini, vanno tenute in considerazione.