E’ improvvisamente deceduta, oggi pomeriggio, Anna Maria Valori, 81 anni, vedova del parlamentare e notissimo legale Domenico, madre degli avvocati Alfonso e Federico e del regista cinematografico Alessandro, e stimata in città per essere stata a lungo docente di lettere al Liceo Scientifico seguita dall’affetto degli studenti di varie generazioni. Le sue condizioni di salute non erano buone, ma nulla lasciava prevedere il fatale malore che l’ha colta mentre nella propria casa della Galleria del Commercio attendeva alle consuete abitudini pomeridiane. Il suo cuore ha ceduto di colpo e vano è stato il pur tempestivo intervento di un’ambulanza che l’ha trasportata d’urgenza all’ospedale. La notizia si è rapidamente diffusa in città e ha suscitato vasto cordoglio. I funerali si svolgeranno nel pomeriggio di lunedì alle 15 al Duomo. Sentite condoglianze da parte di Cronache Maceratesi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
sentite condoglianze ai familiari
Condoglianze alla famiglia
Correvano gli anni ’70, mi ero laureato da poco e mi capita una supplenza al Liceo Scientifico. Dovevo sostituire “la Valori” per un lasso di tempo anche abbastanza lungo. Non la conoscevo personalmente, si invece il marito Domenico. Io venivo da una impostazione di studi di tipo stilistico ed estetico “la Valori”, come era noto, aveva un “calco” pià di ordine storico critico. Diciamo quello della chiara intelligenza sociomarxista, molto simile, per certi versi a quella di Remo Pagnanelli. Beh, con quella classe mi trovavo un po’ “sbandato” e forse anche i ragazzi di quei banchi ( uno dei quali ora siede nello scranno del Consiglio comunale). Ma era una classe viva e vivace, attenta e incuriosita. Tuttavia mi trovavo in imbarazzo, credevo, non volendo, di “deviare”. Prima telefonai, poi andai a trovare ” La Valori”. Fu un colloquio autentico e pienamente franco. Più o meno mi disse:” Professore, i modi di approccio alla poesia e alla narrativa sono diversi, così come i metodi. Ma è questa diversità di vedute e di interpretazione che giova, sia ai ragazzi che alla Scuola”. Ne nacque una amicizia solidale e vorrei, chiamarla, telepatica. Ci siamo sempre visti, incontrati per strada, sempre sorridendo e parlando, in tutti questi anni. Uno sguardo sempre vivo e “tagliente”, rapido, immediato, associativo. Non retoriche condoglianze e l’affetto ai figli di Guido Garufi
Era fermana, Anna Maria. Ed era cara amica di mia madre, fermana anche lei. Abitando in centro tutti e due, ogni volta che ci incontravamo era un riandare con un tuffo al cuore alla nostra origine di là dal Chienti, scivolando poi con simpatia puntuale sui casi della poesia e dell’arte ma anche sui reciproci acciacchi della salute. La notizia della sua scomparsa mi fa male, mi giunge insospettabile e totalmente inaspettata. Faccio le mie condoglianze ad Alfonso, Federico e Alessandro. Col cuore.
Ho avuto il piacere di conoscere Anna Maria negli anni 70. Eravamo insieme nella Commissione Cultura. Una persona preparata sempre cordiale e disponibile. Nel corso degli anni ci siamo incontrati casualmente in centro ed era sempre piacevole conversare con Lei. Mi piace ricordarla così.
Un abbraccio ad Alfonso Federico e Alessandro
Per chi volesse andare al funerale, esso non si terrà ai Cappuccini Vecchi ma in Cattedrale, mi sembra alla stessa ora. Condoglianze ai familiari!
Ho avuto l’onore e l’immensa fortuna di averla come professoressa al Liceo. La migliore professoressa che un alunno possa auspicare. Una professoressa equilibrata e giusta con gli alunni. Competente e sempre pronta ad aiutare lo sviluppo, mai parziale anche in quei periodi ove ideali politici diversi dividevano gli alunni! Per lei un alunno era una persona da portare ad alti livelli culturali e con la sua preparazione ci riusciva…sempre. Sempre a fianco degli alunni e sempre disponibile. Non dico questo per la sua scomparsa….l’ho sempre detto e l’ho sempre portata come esempio di professoressa IDEALE, anche con mia moglie che è una sua collega! Dire che sono addolorato è troppo poco!
E’ con profondo affetto che ricordo la migliore insegnante del Liceo e con lo stesso immutato affetto rimarrà sempre nel mio cuore
Anche per me era una conoscenza di lunga data. Sincere condoglianze a tutta la famiglia.
Ha ragione Fabio Quarchioni, a differenza di quanto appreso in un primo momento dai familiari, i funerali si terranno domani alle 15 al Duomo. Di nuovo condoglianze alla famiglia.
le nostre più sentite condoglianze per questa grave perdita…rist. Da Secondo
Se ne andata alla vigilia del mio compleanno. Un motivo in più per ricordarla. E’ stata la mia “Prof.” di italiano al liceo. Non dimenticherò mai il suo modo di “essere docente”, di “essere professoressa”, autentica, materna, autorevole, ed imparziale. Durante le lezioni spesso si sedeva al centro dell’aula e noi ci disponevamo intorno a Lei, stravolgendo l’ordine delle sedie. Capisco oggi a distanza di tanti anni che intendevamo così farle sentire il nostro abbraccio, un modo per sentirci un solo corpo. Era obiettivamente sempre dalla nostra parte, rispettava le idee degli altri,cercava ed amava confrontarsi con noi in maniera aperta,sincera e concreta. Ricordo ancora il suo autentico dolore per la morte di Alfredo Farroni, venne in aula e ci disse commossa che non se la sentiva di far lezione, rimanemmo con Lei in silenzio, profondamente turbati. Vi ricordate quei giorni?
All’esame di maturità portai italiano come prima materia,cosa per me impensabile se non l’avessi avuta come insegnante.
Parteciperò al funerale della Prof. e spero di incontrare anche i cari miei compagni della sezione “D” del liceo scientifico Galileo Galilei. Sarebbe bello stringerci in un abbraccio intornio a Lei per l’ultima volta…come quando eravamo in classe.
Sono sinceramente molto dispiaciuto. Con tanto affetto saluto la Prof e la sua famiglia ed anche i miei compagni. Mario
Trasferitomi a Corridonia, erano ormai anni che non incontravo Anna Maria, sempre dalle parti della Galleria del Commercio, quando questa era ancora il cuore pulsante della città. Con lei, sempre affabile e mai in cattedra, parlavo di politica, dl partito, mi lagnavo… e ci trovavamo d’accordo. All’esuberanza carismatica del marito, l’Onorevole Domenico Valori, il caro Mimì, opponeva un meditato distacco dalla ribalta. Si dimostrava, però, nel trattarla, forte e colta, con una solida formazione professionale, cosa rara di questi tempi.
E va bene: abbiamo ricordato anche questa… Un mondo in cui stavamo bene – e non ce ne rendavamo conto – sta scomparendo ogni giorno di più. Ci sentiamo sempre più soli…
Ricordo a Federico, ad Alfonso e ad Alessandro la mia stima affettuosa per la loro Mamma.