“Io ero tra coloro che sono sospesi”: così Virgilio si presenta a Dante nel secondo canto dell’Inferno e definisce la sua posizione di ospite del Limbo. Non dovrebbe essere tanto diversa la sensazione che provano i richiedenti asilo politico arrivati un anno e mezzo fa a Macerata per l’emergenza Nord Africa. In attesa di un permesso di soggiorno, hanno il sostegno delle associazioni di assistenza, ma non hanno uno status, né la possibilità di scegliere il loro futuro, di farsi la loro vita, di trovare una casa, un lavoro e mantenersi. Il 31 dicembre, quindi tra meno di due mesi, il programma di accoglienza terminerà e questa scadenza accentua ancora di più la frustrazione della posizione incerta. Intanto le circolari ministeriali volte ad accelerare l’iter di rilascio del documento, pubblicate alla fine di ottobre, hanno acceso nuove speranze e hanno portato i richiedenti asilo a prendere iniziative con l’obiettivo di far sentire la loro voce e chiedere certezze alle autorità.
Così lunedì scorso i ragazzi si sono dati appuntamento in piazza della Libertà, davanti alla Questura, per manifestare il loro disagio (leggi l’articolo), questa mattina invece era in programma una riunione nella sede del Gus di via dei Velini, ma i richiedenti asilo politico si sono trovati, senza preavviso, negli uffici di via Pace, dando vita ad una discussione piuttosto animata, sia col personale dell’organizzazione che con gli agenti dell’Ufficio Stranieri della Questura di Macerata arrivati in gruppo. Per tutta la mattina, numerose auto della Polizia hanno stazionato lungo la via e i passanti si sono interrogati sul motivo della loro presenza, tanto più che dall’interno dell’ufficio si sentiva una certa confusione.
«Le loro istanze sono legittime – spiega Franca Angeli, vice presidente del Gus Macerata – premono perchè si faccia presto in quanto temono di rimanere in mezzo alla strada. E’ vero che i loro toni, spesso, diventano sopra le righe e parlando tutti insieme o entrando in decine in un ufficio, fanno una grande confusione. Noi comunque siamo qui per mission e ci siamo impegnati ad aiutarli e a seguirli finchè ne avranno bisogno ma è vero che nessuno ha la bacchetta magica, né noi, né la Questura e già da tempo avevamo fatto presente che questa era una situazione ad orologeria che prima o poi sarebbe scoppiata, fortunatamente non arrivando alle estreme conseguenze come in altre città d’Italia». Nelle Marche i richiedenti asilo politico dell’emergenza Nord Africa sono ben 450 di cui 250 seguiti dal Gus mentre a Macerata sono circa un centinaio. In questo anno e mezzo hanno frequentato corsi di italiano, di formazione e di teatro e li abbiamo visti sui marciapiedi della città durante l’emergenza neve ma ora le esigenze dominanti sembrano essere altre. Intorno alle 13,30 i poliziotti hanno abbandonato gli uffici del Gus ma i ragazzi sono rimasti ancora per un pò.
Sospeso, un po’ come i rifugiati, è anche quel processo di integrazione di cui tanto si parla ma che stenta a decollare. L’insolito movimento di agenti infatti non è passato inosservato ai residenti i quali si sono affacciati alle finestre e hanno chiesto spiegazioni. Molti di coloro che abitano in zona, infatti, sono rimasti profondamente colpiti dall’episodio dei giorni scorsi quando da un appartamento, durante un litigio, da un appartamento di immigrati è stata lanciata in strada una valigia che ha centrato in pieno l’auto di Cristina Soldini, parcheggiata a fianco di un palazzo, la quale ora si ritroverà a pagare oltre duemila euro di danni.
(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)
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Ma che cosa volete?! non siete speciali e dovete rispettare le regole come tutti,e non potete avere sempre voi i benefici cavolo!
QUANDO SARA’ FINITA LA CASSA INTEGRAZIONE, DAVANTI ALLA PREFETTURA CI SARANNO I CITTADINI ITALIANI BIANCHI, NON PIU’ GLI IMMIGRATI DI COLORE.
I MULTICULTURALISTI, I PACIFISTI, I TERZOMONDISTI, I BUONISTI, I “SINISTRI” AMMIRATORI DELL’OBAMA DELL’ABORTO E DEI MATRIMONI GAY, I BENPENSANTI DELLA CARITAS E DELLA BENEMERITA COMUNITA’ DI S. EGIDIO, ECCETERA, ECCETERA, CHIEDERANNO L’INTERVENTO DEL CORPO DI POLIZIA INTERNAZIONALE DELLA “NATO“, DATO CHE LE NOSTRE FORZE DELL’ORDINE NON CE LA FARANNO A CONTENERER LA RABBIA DEI CITTADINI E DEL LAVORATORI TRADITI DA QUESTA CASTA DI MAGNACCIA?
La guerra nei loro paesi è finita quindi tutti a casa loro bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=ladispoli%20centro%20rifugiati%20politici&source=web&cd=8&cad=rja&ved=0CFQQFjAH&url=http%3A%2F%2Fwww1.interno.gov.it%2Fmininterno%2Fexport%2Fsites%2Fdefault%2Fit%2Fassets%2Ffiles%2F18%2F00955_censimento_strutture_stranieri_lug.09.pdf&ei=_CKeUNPoJua
h4gTz2oA4&usg=AFQjCNFG0OqxqXjcGq6U4nUeSri5I6qpYA
già negli anni 80….la gente era stanca ….(LADISPOLI è stato il primo centro di accoglienza per rifugiati politici)…..
FIGURIAMOCI ORA….finiti gli ammortizzatori sociali…..ai CASSAINTEGRATI li mandiamo a chiedere asilo politico all’estero…..perchè qui finiti gli ammortizzatori sociali finiscono i 500 euro per cassaintegrato…..i richiedenti asilo politico basta cambiar nazione