In avvio i “Nidi Domiciliari” nella Regione Marche che ne ha disciplinato la sperimentazione attraverso la D.G.R. n. 741 e regolamentato il profilo professionale con la D.G.R. 1197.
Luca Marconi, Assessore alla famiglia e servizi sociali intervenuto al Convegno organizzato dalla FUTURE CONSULTING a Civitanova Marche ha illustrato il percorso di sperimentazione che nasce dopo la condivisione con le forze sociali ed imprenditoriali.
“Il servizio – si legge nella nota stampa – risponde alle nuove esigenze delle famiglie , permette di ampliare il numero di posti-bambino attualmente disponibili sul territorio regionale, intervenendo con un sostegno e anche da un punto di vista economico e permettendo cosi ai piccoli comuni, dove non sono presenti nidi per l’infanzia di integrarli con quelli esistenti.
Per l’istituzione di detto servizio la Giunta ha destinato 1.200.000,00 per l’erogazione alle famiglie di assegni per l’accesso ai nidi domiciliari, con priorità per quelle con bambini in lista di attesa sia nei nidi pubblici che in quelli convenzionati con i comuni.
Sono stati definiti i requisiti strutturali per il “Nido domiciliare”: civile abitazione, 5 mq per ciascun bambino su due locali distinti , locale cucina , bagno attrezzato, spazio per la custodia effetti personali, eventuale recinzione esterna da mettere in sicurezza.
I”Nidi domiciliari” possono accogliere bambini sino a 36 mesi con minimo 3 massimo 5 presenze contemporanee, apertura non antecedente ore 7 e non successiva alle 22
La professionalità dell’ “Operatore nidi domiciliari”, anch’essa normata prevede A)possesso di laurea o titolo superiore attinente a cui deve essere aggiunto soltanto un percorso formativo per abilitazione al primo soccorso-anticendio- igiene degli alimenti ed eventuale tirocinio di 30 ore se non svolto all’interno dei percorsi riconosciuti B) qualsiasi diploma di scuola superiore a cui deve essere aggiunto un percorso di qualificazione di 400 ore con programma definito dalla Regione e già codificato nel Tabulato Regionale delle Qualifiche.
I numerosissimi partecipanti all’evento hanno cercato di approfondire soprattutto gli aspetti tecnico –operativi e le connessioni tra i diversi ruoli istituzionali : Regione, Province,Comuni ed altri soggetti coinvolti .
Maria Pia Pirro titolare della FUTURE CONSULTING , già Consigliere di Parità della Provincia di Macerata ha evidenziato la necessità per tutti coloro che intendono avviare la propria attività in questo settore di un coordinamento . Ed è proprio per questo che è stata costituita l’Associazione “CASA DELLA CICOGNA” che “mette in rete” genitori ed educatori al fine di sostenere gli associati sia in fase di avvio del servizio supportandoli nelle procedure, sia nell’impostazione amministrativa , sia nella parte di marketing strategico ed infine ma sicuramente non ultima strutturando percorsi di accompagno e supervisione attraverso professionalità specifiche che possano collaborare e coordinare i progetti educativi” .
E’ sicuramente un’opportunità di sviluppo imprenditoriale da valutare e posizionare come qualsiasi altra impresa e nello stesso tempo è sicuramente uno strumento di conciliazione collegato all’evoluzione del lavoro non più legato ai classici canoni
Della continuità e rigidità ma proprio perché “flessibile” necessita parallelamente di servizi altrettanto flessibili ma non per questo di livello qualitativo meno elevato.
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Ok tutto serve a migliorare la vita dei cittadini, ma un dubbio mi assale ,queste inziative private calate dall’alte su un territorio , cui Prodest? chi è FUTURE CONSULTING ?
E’ QUESTA:
SERVIZI DI MARKETING, REALIZZAZIONE DI PRODOTTI MULTIMEDIALI, ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE DI EVENTI, SERVIZI EDITORIALI DI STAMPA (DAL 19.11.2001); ATTIVITA’ DI FORMAZIONE PROFESSIONALE; REDAZIONE DI PROGETTI FINALIZZATI ALL’ACCESSO ALLE LEGGI AGEVOLATE REGIONALI, NAZIONALI, COMUNITARIE; RICERCA, RACCOLTA, ELABORAZIONE E TRASFERIMENTO DI INFORMAZIONI PER ENTI PUBBLICI E PRIVATI (DAL 20/11/2002); STUDI E RICERCHE – INDAGINI DI MERCATO (DAL 01/04/2003). PRODUZIONE DI PROGRAMMA RADIOFONICI E TELEVISIVI (DAL 01.10.2007).
ossia FORMIGONI LUPI E ALTRI LOCALI DEL PDL?
Buongiorno aig. rifkin sono la titolare della FUTURE CONSULTING – http://www.futureconsulting.it e le assicuro che è un’impresa DEL TERRITORIO che lavora IN PRIMA LINEA con grandissima sofferenza come tutte le imprese in questo periodo che conosce LUPI E FORMIGONI solo dalle interviste che vede in tv e che tutto quello che ha realizzato sino ad oggi lo ha fatto ESCLUSIVAMENTE CON I PROPRI SOLDI, LE PROPRIE IDEE , I PROPRI SACRIFICI. Le sembra grave questo? Io penso che sia il FUTURO, quello VERO quello che farà RISORGERE IL NOSTRO PAESE! FUTURE CONSULTING non si limiterà al solo convegno sig. RIFKIN (e guardi che io mi firmo con nome , cognome ed indirizzo) e continuerà a portare avanti questo progetto a cui lavoro da tre anni nell’interesse di tante persone che possono da una parte attivare percorsi di conciliazione e da una parte entrare nel mondo del lavoro. Credo nei progetti, ho passione e ritengo intelligenza e lavoro con un gruppo di giovani motivati e bravi quindi..chi mi ferma ed i politici devono fare il loro mestiere e quando li chiamo a spiegare una norma che hanno emanato devono esserci!!!
Siamo in presenza di una privatizzazione dello stato sociale, la differenza é solo questa. E quindi si esprime contrario al ruolo che i privati intendano occupare in questo settore no profit, per no profit . Riteniamo che sia una “mission” dell’ente locale data la sua funzione di ente erogatore di servizi ai citatdini , che la dimensione del territorio sia questa. In merito alla legge che istituisce si possono esprimere valutazioni positive e negative, la nostra è negativa.
Certamente ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione. E’ importante comunque non dare giudizi affrettati e sommari ed oggi questo va molto di moda. Dietro ad un articolo c’è un progetto e dietro al progetto ci sono sensibilità e fatica quindi.. ritengo corretto prima di scrivere informarsi e visto che sono una persona che dice quello che pensa ritengo giusto dirlo pubblicamente ed in maniera civile. Per quanto riguarda il progetto specifico non credo che sia un’appropriazione del privato ma soltanto una forma di conciliazione /occupazione che accompagna l’evoluzione del lavoro. Ritengo inoltre che non si muoveranno grandi numeri sia per la fatica di chi vuole entrare in questo servizio in maniera professionale, sia perchè il reddito non sarà molto alto, sia perchè c’è ancora una grossa resistenza culturale. E’ una sperimentazione che permetterà anche di abbattare (almeno in parte) molte forme di babysitteraggio sommerso ed assolutamente senza controlli ne sicurezze e quindi lo ritengo anche per questo lodevole. Ritengo inoltre che l’operatrice del nido domiciliare debba assolutamente operare in sinergia con l’asilo nido strutturato in modo di ampliare l’offerta dello stesso, flessibilizzarla e nello stesso tempo l’asilo strutturato potrebbe supervisionare quello domiciliare elevando quindi le garanzie per l’utente. In fondo si apre anche in questo servizio un lavoro di rete come già stiamo facendo con le imprese attraverso i contratti di rete ed altre forme. Perchè nel sociale no?