di Gabriele Censi
“Il vostro matrimonio sta naufragando? State pensando alla separazione o al divorzio? Avete smesso di discutere insieme i problemi? Vi sentite freddi, soli, distanti…e non sapete come cambiare o dove rivolgervi? Retrouvaille vi può aiutare!”
Questo il testo dell’annuncio che potete trovare sul sito della diocesi di Macerata. Il tema è senza dubbio di quelli che interessa molti viste le statistiche che enumerano separazioni e divorzi sempre in aumento, nella nostra regione il 30% nel 2010, ovvero il doppio rispetto a 15 anni prima. Andando a vedere all’interno dell’annuncio si scopre meglio di cosa si tratta. Il programma Retrouvaille (dal francese ritrovarsi) è un servizio di assistenza a coppie in crisi svolto da preti ed altre coppie . A Macerata l’appuntamento è fissato per il week end dal 28 al 30 settembre nella Domus San Giuliano in via Cincinelli. Per le iscrizioni c’è un numero verde 800.123958 o 3403389957 da telefono mobile.
Il volantino di presentazione di Retrouvaille si rivolge a “coppie in gravi difficoltà di relazione, che sono in procinto di separarsi o già separate o divorziate, che intendono ricostruire la loro relazione rimettendo insieme, se è possibile, i cocci del loro matrimonio ferito o lacerato. Il programma consiste in un week-end ed un periodo successivo (post-week-end) di circa 12 incontri settimanali di 2 ore. Nel corso del programma vengono forniti gli strumenti per rivedere in modo nuovo e costruttivo la relazione matrimoniale. L’aspetto principale del programma è il dialogo tra marito e moglie. Il programma offre alle coppie partecipanti l’opportunità per riscoprirsi reciprocamente e di rivedere la loro vita in un modo nuovo e positivo, a partire dalla situazione attuale.”
Si tratta di un vero e proprio tour che dopo Macerata tocca Brescia, Brindisi, Firenze e Catania, è interessante evidenziare che si rivolge a sposati senza distinzioni di fede ed anche a conviventi.
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questa e’ una bellissima opportunita’…..Finalmente qualcuno ha capito la gravita’ della situazione attuale che colpisce la stragrande maggioranza delle coppie.In una societa’ che va sempre piu’ di fretta si e’ smarrito il senso della famiglia,del dialogo,del rispetto reciproco e del vero significato dell’amore.Questi sono i risultati del modernismo,della secolarizzazione, e del totalitarismo globale che poi si racchiude in un semplice concetto ossia l’uomo che ha voltato le spalle a Dio il suo cretore e si e’ messo lui al posto di Dio credendo di poterne fare a meno,e a pagarne le spese e’ la famiglia che e’ stata colpita dalle fondamenta.Viviamo in tempi molto duri poiche’ se si sgretolano le coppie, la procreazione e’ sempre di piu’ a rischio e continuando di questo passo nn ci sara’ piu futuro x l’umanita’.
..beh certo..se ho un problema fisico vado dal medico..se invece ho un problema legale vado dall’avvocato, così se ho problemi fiscali vado dal commercialista e via dicendo..ma quando ho un problema emotivi relativo alla relazione di coppia da chi vado? ma ovviamente da un prete, uno cioè che per scelta o vocazione, come amano definirla, rifiutano la vita di coppia, rifiutano i figli ( ma non quelli degli altri..) mi suggeriscono come devo comportarmi con la mia compagna e nel terzo millennio girano ancora con le sottane..insomma dei veri professionisti delle relazioni matrimoniali, dei veri modelli di virtù e moralità..come dire che se l’auto fa i capricci la porto dal fruttivendolo. Basta con questa subcultura medioevale spacciata da mistificatori professionali che fondano il loro potere sulla paura e sui bisogni inconsci della povera gente! BASTA!
Beh, se il problema è la procreazione direi che stiamo bene così, non mancano eredi, seppure cinesi o indiani. Per il resto la migliore soluzione resta evitare certi legami e costrizioni che portano alle crisi e alle rotture. E possiamo così anche fare a meno di perderci, senza aver bisogno di ricorrere a “Retrouvaille”.
E’ un’opportunità interessante anche se a Macerata non sono arrivati primi. Da molti anni la Diocesi Ancona-Osimo organizza incontri presso l’ex seminario ad Osimo incontri per separati-divorziati. Con l’occasione vorrei dire che questi incontri non sono tenuti da sacerdoti da famiglie.
..RELIGION IS POISON..!
Scriveva il notissimo mago inglese Aleister Crowley – quello che profetizzò dopo la sua espulsione dall’Italia fascista che la fine del Duce sarebbe stata quella di finire “appeso come un maiale in una piazza italiana” – che “Non vi è altro dio al di fuori dell’Uomo” e che la religione da lui fondata – “Thelema”, che significa “volontà” – ha il solo comandamento “Fai ciò che vuoi sarà tutta la legge”.
Questo comandamento fu cominciato ad applicare in grande stile in Italia quando la DC cominciò ad avere bisogno del sostegno dei “bolscevichi”, camuffati in varie sigle, e dei Radicali, tutti notoriamente nemici del Cristianesimo, della sua morale ed unica diga ai “senzaDio”.
Lo sfascio morale avuto con l’aborto, il divorzio, l’eutanasia, passando per la distruzione della gioventù con alcol, droga ed altri miti fasulli, propugnati dai cosiddetti “progressisti anticlericali”, hanno determinato l’attuale situazione di disastro della nostra Civiltà cristiana-ebraica-islamica, fondata su Dio e le sue regole.
Le religioni basate su di un Creatore non sono veleno, od oppio, ma regola per un individuo che “dio” non è – nè può essere, in quanto non è capace di creare dal nulla tutte le cose – e che affida al “caso” gli accadimenti. Oggi, con i catto-bolscevichi al potere, stiamo raggiungendo la caduta nel baratro senza fine della Materia…
Lasciamo quindi il compito alla Chiesa “Corpo Mistico del Cristo” di riportare l’individuo alla sua libertà spirituale e la coppia “maschio femmina”-famiglia quale pietra fondamento della società.
Ciò che noi cattolici dobbiamo fare è smascherare la sudditanza che alcuni cardinali, vescovi e preti hanno verso i cosiddetti progressisti “bolscevici”, i quali, insieme ad altri relativisti, fanno finta di combattere il “clericalismo” con un “anticlericalismo” di facciata. Dovremo essere noi Cattolici a diventare “anticlericali”, poichè il Nemico da battere – che conosciamo bene ed è già condannato alla morte spirituale nella “Luna Nera” – non è fuori della Chiesa, ma è proprio “dentro” la Chiesa.