Nella giornata di apertura di ieri alla caccia alla fauna stanziale, il Corpo Forestale dello Stato ha potenziato i servizi di vigilanza su tutto il territorio della Provincia di Macerata. In generale sono state elevate sanzioni amministrative, mentre il Comando Stazione Forestale di Cingoli ha eseguito un sequestro di richiami meccanici, utilizzati per adescare gli uccelli con l’inganno. I bracconieri, infatti, avevano posizionato un’apparecchiatura elettromagnetica, costituita da batteria, timer, e richiamo collegato ad altoparlante, in località “Cervidone”, nascosta nella fitta vegetazione, con il richiamo della specie Quaglia.Il fatto è stato reso noto all’Autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori indagini al fine di risalire all’individuazione del responsabile. Il Corpo Forestale continuerà nell’azione di sorveglianza del territorio, a tutela non solo dell’ambiente naturale e del rispetto delle regole ma anche e soprattutto dell’incolumità degli uomini.
Ecco alcuni consigli della Forestale per una caccia sicura:
1) Controllare meticolosamente lo stato delle armi, del munizionamento e dell’equipaggiamento personale e rispettare sempre le disposizioni sull’uso e/o sul trasporto dei mezzi di caccia.
2) Verificare le regolarità dei documenti necessari per l’esercizio venatorio (porto d’armi, licenza di caccia, assicurazione, tesserino venatorio regionale, etc).
3) Provvedere al pagamento delle tasse governative e regionali nonché a tutti gli adempimenti richiesti dagli ambiti territoriali di caccia (ATC) e dai comprensori alpini (CA), previsti dalle rispettive normative regionali.
4) Accertarsi correttamente di quali siano i confini di eventuali Parchi, o altre aree protette, all’interno dei quali è assolutamente vietata la caccia, e se siano presenti ulteriori zone di protezione “a cuscinetto” sul perimetro.
5) Documentarsi correttamente su quali siano i limiti dei propri ambiti territoriali di caccia e prestare la massima attenzione alle aree denominate Zona a Protezione Speciale (ZPS), all’interno delle quali l’attività venatoria è disciplinata in modo particolare, così come specificato nei vari calendari venatori provinciali, e alle zone umide, dove si ha l’obbligo di utilizzare munizioni con pallini d’acciaio.
6) Conoscere bene le disposizioni del calendario venatorio provinciale ed eventualmente dei regolamenti relativi alla raccolta funghi o di altri prodotti delle zone boscate.
7) Essere sempre certi delle specie selvatiche per le quali è consentito il prelievo venatorio; la selvaggina che non si riconosca, o che non si veda distintamente, non deve essere abbattuta.
8) Rispettare rigorosamente le distanze di sicurezza previste dalla legge per edifici, qualunque via di comunicazione, mezzi agricoli al lavoro nonché appostamenti di caccia fissi o temporanei; anche in caso di un minimo dubbio evitare ogni esplosione potenzialmente pericolosa.
9) Rispettare sempre l’ambiente circostante ed evitare di abbandonare rifiuti di ogni genere, ma soprattutto i bossoli delle cartucce, ormai tutti di materiale plastico.
10) Ricordarsi di detenere, trasportare e gestire i cani, da sempre i migliori “ausiliari” della stagione di caccia, in maniera rispettosa delle norme e delle loro esigenze comportamentali.
11) Non cacciare, per un periodo non inferiore a 10 anni, sulle superfici boschive percorse da incendi; le informazioni relative a tali aree sono reperibili presso i catasti comunali.
12) Si raccomanda, infine, il massimo rispetto delle colture agricole in atto.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Meno male,con la scoperta tante bestiole si salveranno e non soffriranno.
spero presto di leggere che qualche bracconiere finisca intrappolato in uno dei suoi marchingegni….
dimenticavo:
13) apparecchiature elettroniche per catturare gli uccelletti vanno usate esclusivamente all’interno delle vostre pattuelle.