Una frana che si è verificata poco dopo le 16 ha completamente ostruito un tratto della strada provinciale 84 “Monte San Martino – Amandola”. Al momento la strada è chiusa al traffico in prossimità del km4, in territorio della provincia di Macerata. Sul posto si trovano già alcune squadre di cantonieri della Provincia che con l’ausilio di mezzi meccanici di una impresa appaltatrice hanno iniziato a rimuovere la terra franata sulla carreggiata. La strada potrebbe essere riaperta nella tarda serata, probabilmente con un senso unico alternato nel tratto interessato.
L’intera viabilità provinciale è messa a dura prova dall’ondata di maltempo. La pioggia che da ieri sera continua a cadere su tutto il territorio ha già provocato danni diffusi dovuti in particolare a frane e smottamenti, soprattutto nelle zone collinari. Il personale del settore viabilità della Provincia sta intervenendo senza sosta dalla scorsa notte per garantire ovunque la circolazione e segnalare sul posto ogni situazione di pericolo. La maggiore difficoltà per il traffico è rappresentata da tratti di strada invasi da acqua e terra. Le operazioni di rimozione del fango da parte del personale della Provincia, coadiuvato da uomini e mezzi di imprese appaltatrici, si svolgono con estrema difficoltà a causa delle pioggia che continua incessantemente a cadere.
Mentre la situazione è tuttora in evoluzione, già si sta stilando un primo sommario bilancio dei danni. Le strade particolarmente colpite sono;la Sp361 “Septemepdana” con smottamenti diffusi tra il confine con la provincia di Ancona e Montecassiano, nonché nella zona di San Severino Marche; la 502 “di Cingoli” fino a Caldarola e 25 “Cingolana” fino a Villa Potenza;la Sp.45 Falerienze” tra Sant’Angelo in Potnano e Monte San martino,la Sp61 “Loro Macina”. Allagamento e smottamenti in più tratti lungo l’intero asse delle Sp 78 Picena, in particolare tra Passo Sant’Angelo e il confine provinciale tra Sarnano ed Amandola. Allagata in più punti nel primo pomeriggiola Sp.19 “Carrareccetta” tra Corridonia e Petriolo. Molti gli alberi caduti che in alcuni casi hanno provocato momentanee ostruzioni delle carreggiate, come ad esempio lungo la strada “Gualdo-Sarnano” e la strada “Apirese”, in prossimità del capoluogo.
Sotto continua osservazione è tenuta la strada litoranea tra Porto Recanati e Marcelli di Numana a causa delle mareggiata (leggi l’articolo). Nella tarda mattinata, a causa del considerevole aumento del livello dell’acqua del torrente Fiastra, è stato chiuso al traffico il guado veicolare che consente l’attraversamento dell’alveo fluviale lungo la strada provinciale 28 “Corridonia – Colbuccaro”. Nel primo pomeriggio, quando il guado era stato chiuso orami da circa due ore, il livello dell’acqua ha raggiunto l’altezza di70 centimetrisopra il piano stradale.
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ma xke non stanno fermi con le loro manine del cavolo invece di fare cavolate, una dietro l’altra -.-
ho la netta sensazione che certi disagi vengono provocati per mancanza di una continua manutenzione dei fossi e dei corsi d’acqua in genere.
Tale pulizia,dovrebbe essere effettuata sia dai comuni,sia dalle province,ma SOPRATTUTTO dai proprietari confinanti di detti corsi d’acqua,ai quali oltre ad essere imposta la cura,la conservazione dei medesimi,dovrebbero AVERE LA CERTEZZA di non essere poi MULTATI,per avere effettuato tale operazioni,da organi provinciali o pseudo tali,che fanno osservare leggi ASSURDE.
Qui va chiarito se è meglio “DISTURBARE” razze di animali (che solitamente cambiano habitat se variano le loro abitudini,ma la cui salvaguardia sembra essere di vitale importanza),oppure continuare a SPERPERARE i quattrini dei contribuenti,nella migliore delle ipotesi,arrivando magari a perdere VITE UMANE.
Ci si è mai posto questo interrogativo?i nostri nonni fino agli anni 70 non lasciavano i loro campi senza fossi ed essi venivano curati e tagliati come si tagliavano i capelli.
MEDITIAMO sul perchè certe buone abitudini sono state dimenticate.
Sono d’accordo con Capodaglio che i proprietari dei fossi dovrebbere pulire periodicamente gli argini senza essere multati per questo. Allo stesso modo penso che quando nevica i residenti dovrebbero pulire strade e marciapiedi della città esattamente come facevano i nostri nonni che non aspettavano gli spalatori del comune per uscire di casa.
Durante la siccità pregavamo “San Vincé fa’ vinì lo pioe”…
Adesso, che di pioggia ne è venuta tanta, vogliamo il sole.
Chi sta psicologicamente a terra è il sindaco di Corridonia Nelia Calvigioni. Aveva promesso in campagna elettorale il nuovo ponte sul Fiatra al posto di quel “ponticello” che è stato quasi portato via la “piena” di ieri: soldi buttati via inutilmente e che sono già arrivati a Porto Civitanova insieme alla “piena”…
Per sostenere le giuste rivendicazioni per il nuovo ponte, il vicesindaco Paolo Cartechini è stato premiato per i voti portati all’amministrazioine Pettinari con la presidenza del Consiglio provinciale al costo di 2.000 euro al mese, euro più, euro meno…
Tutto inutile. La Provincia probabilmente scomparirà… E Pettinari ex-presidente si farà venire un coccolone, perchè non rimarrà neanche “gregario”, da presidente che era.
I fregati saranno i cittadini di Campogiano, Passo del Bidollo e Colbuccaro Alto che hanno votato im massa per riconfermare alla grande l’amministrazione Calvigioni e se la prenderanno in quel posto, rimanendo con un ponticello che rischia costantemente di essere portato via dalle acque del Fiastra.
Il capogruppo della lista “Corridonia Città Virtuosa” Alberto Rita, che è ingegnere, oltre che ottimista sulla “virtù” di Corridonia, mi ha detto che converrebbe invece ripristinare il vecchio ponte inagibile. Non discuto con un ingegnere come Rita. Ma vuoi mettere, invece del vecchio ponte, un nuovo ponte più costoso, con tutti i finanziamenti eventuali all’indotto “partitico”?