Aveva creato non poco scompiglio tra gli albergatori e gli operatori del settore turistico la decisione della Giunta di Macerata di attivare una tassa di soggiorno sui turisti (leggi l’articolo). Nei giorno scorsi gli albergatori si sono ritrovati a pagare la tassa che tanto avevano criticato.
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di Alessandro Crucianelli*
Pur riconoscendo all’assessore Manzi un ruolo attivo nella programmazione , comunicazione e promozione turistica nonché a Lei e ai suoi colleghi di giunta un fervore nelle attività di accoglienza della città, al pari dei loro predecessori, non riesco ancora a capacitarmi come il Consiglio Comunale abbia potuto approvare questa norma.
In precedenti incontri con le associazioni di categorie opportunamente convocate dal Comune di Macerata, spiegai che non è questo il momento di applicare un nuovo balzello, poiché subiamo già un forte calo di presenze pari al 31% ( contro una media del 2,5% delle Marche e dell’Italia), dovuto ad una situazione di crisi oltre al fatto che subiamo una forte concorrenza dalle Regioni confinanti come l’Emilia Romagna e l’Abruzzo, le quali non applicano la tassa di soggiorno. Alla luce di questo, proposi di rimandare la decisione a momenti migliori.
Invece, in barba a quanto sopra , in una calda serata d’estate, immagino senza pubblico e stampa, la maggioranza che governa questa città, ha fatto un’imboscata tale da cogliere oggi tutti di sorpresa .
Posso capire anche la devastante crisi economica che attanaglia il territorio e con esso il Comune di Macerata, ma queste debbono essere scelte condivise, invece siamo stati convocati per poi scrivere sulla delibera quasi a renderci complici, sentite le associazioni di categoria, si delibera.
Io che vengo riconosciuto come il pioniere dell’ incoming nelle Marche mi sento pugnalato da tale decisione. Ho partecipato a decine di riunioni in Regione come Confindustria Marche e l’ex assessore aveva scritto a tutti i Comuni pregandoli di non applicarla. L’unico obiettivo che questo nuovo balzello otterrà sarà quello di annullare gli innumerevoli sforzi fatti per far conoscere la nostra città e la nostra provincia, sviluppando flussi turistici verso le nostre eccellenze con conseguente benessere e lavoro per tutti.
L’altra beffa è sulla destinazione dei proventi che debbono essere utilizzati per finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambienti locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali. La destinazione dei proventi sarà effettuata annualmente con delibera di Giunta Municipale.
Queste ultime righe la dicono lunga sulle reale intenzione della giunta; una beffa nella beffa, caro Assessore Blunno
Quanto dolore e quanto rammarico, in questa decisione unilaterale. Forse cari colleghi è necessario fare una nuova battaglia come quella che ho fatto per sostituire Pizzi, ed oggi i fatti mi danno ragione.
Per fortuna, altri operatori di altre regioni sono già ricorsi al Tar ad esempio il tribunale del Veneto nella sua sentenza recita : “L’obbligo di versamento dell’imposta cui è tenuto il gestore della struttura ricettiva sussiste nel solo caso in cui le somme gli siano corrisposte da parte dell’ospite alloggiato”.
Il turismo è il secondo volano di questa comunità ? Non credo, se si continua a pensare ed agire senza guardare oltre il naso.
* direttore di C.M. Viaggi, tour Operator incoming
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“…forte concorrenza dalle regioni confinanti come l’Emilia Romagna … che non applicano la tassa di soggiorno”?
Io mi trovo stasera a Bologna in hotel e la pago! Ma perché sempre ‘sta demagogia …