di Carmen Russo
Anche l’arte migra e va in posti dove può annidarsi e riprodursi. L’arte che da sempre è considerata di nicchia ed elitaria scende nelle piazze accoglienti di Macerata, pronta a mostrarsi e ad entrare nelle menti. Teatri all’aperto, circhi, eventi per grandi e piccini sono da oramai tredici anni portati all’aperto da Artemigrante, che va avanti nonostante la crisi economica e culturale dei nostri giorni, baluardo di un pensiero che a Macerata non smette di voler espandersi: dare spazio fisico e mentale all’arte.
Quest’anno, anche grazie alla collaborazione con i comuni vicini di Pollenza e Corridonia, Artemigrante include nell’ambizioso progetto anche i bambini delle scuole dell’obbligo con (MINI)ARTEMIGRANTE. Attraverso diversi laboratori didattici si vuole sensibilizzare i grandi di domani alle nobili arti teatrali e circensi. Essenziale al tal proposito la collaborazione, già sperimentata e convalidata, con l’associazione Les Friches di Macerata che,vicina alle direttive di Artemigrante, si impegna nel formare gli artisti del futuro.
Un anno pieno di novità per Artemigrante che tra uno spettacolo e l’altro offre al pubblico una vasta scelta enogastronomica con “StreedFood”: ristoranti e bar del centro -quali l’Armadillo, il FaberCafè, Kitchen Art, Maracuja Cafè, Osteria dei Fiori, Osteria dei Pigliapochi, il Pozzo, Pizzeria del Corso e Bar Romcaffè – presenteranno menù vari perfetti per lo spirito dell’iniziativa.
Tante sono le proposte – tutte gratuite- per quest’edizione che si svolgerà nei giorni 7, 8 e 9 settembre nelle piazze del centro storico: Piazza Cesare Battisti, Piazza Oberdan e Piazza Veneto. Passeggiando per queste vie, si potranno trovare gli “Archimisti Ensemble” con violini, violoncelli e bassi; i “Mago Caucciù”, il punto d’incontro tra essere umano e palloncino; i “DjembeRhythm” con il loro sapore d’Africa; la compagnia “El Grito”, un circo contemporaneo proveniente dal Belgio; i “Funk U Baby” e il loro funky itinerante; la “Compagnia Ibonobi” composta da due vecchietti simpatici e irriverenti. E ancora l’esploratrice circense Jessica Arpin, il videomapping Luca Agnani, la statua vivente Luca Ardenghi, il giocoliere clown nostrano Pallotto, il contrabbassista Daniele Roccato, i giocolieri in musica della Compagnia La Sbrindola, Edoardo Olivieri e il suo nuovo esperimento “One Man Band laureato” e la marching band “Zandabanda”. Non mancherà l’ormai consueto Mercatino dell’Artigianato in via Gramsci.
Gabriella Ciarlantini e Marco Cecchetti esponenti dell’associazione culturale“I Benandandi” -promotrice di Artemigrante –hanno presentato oggi nel cortile del Palazzo Comunale “scelta non casuale e benaugurante, dato che il primo evento si svolgerà proprio qui!” dice la stessa Ciarlatini- il progetto e il suo obiettivo: promuovere un’arte “en plain air”. Anche l’assessore ai Beni Culturali Stefania Monteverde è convinta che l’arte debba uscire dall’alcova –spesso solo mentale- nella quale è stata rinchiusa e entrare nel vivere quotidiano. L’assessore provinciale Massimiliano Bianchini è molto legato a quest’iniziativa che dice essere “molto importante, soprattutto con l’espansione della manifestazione ai comuni vicini di Pollenza e Corridonia, per creare una Macerata intesa come città punto di riferimento per l’intera provincia.”
Per gli orari e il programma dettagliato è possibile consultare il sito: www.artemigrante.com
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Complimenti.Propio un ottima iniziativa.
Chissà quando potrà uscire da quella alcova mentale anche Stringiamoci a coorte.
Speriamo che Cecchetti non chieda la tessera dell’ARCI per entrare…
Siccome è appena iniziata la stagione conterò le inziative fatte da Bianchini-Manzi e Ciarlantini per i loro elettori e per tutti gli altri:
finora sono state organizzate: Macerata ospitale, artemigrante:
PER I LORO 2 – PER GLI ALTRI 0
A fine anno faremo i conti… ^^
Ma la Ciarlantini non è quella che serviva la birra al centro sociale??? evviva il potere al popolo!!
@ robjw
servire la birra ovunque sia è forse ostativo all’impegno civile?
@ Tommy Gun
(non è questo il caso ma) Se oltre che servirla, la birra, la si tracanna pure in quantità industriale ti assicuro e quasi tutto poi diventa ostativo 🙂
evviva il refuso!
@Cerasi
Se non è questo il caso perché infierire?
@MarcoTravagliodeMc
So che stai in Cerasi nei M5S, capisco ora cosa vi accomuna, siete entrambi inopportuni
@robjuv
Cecchetti organizza Artemigrante da dodici anni, gestisce il Terminal (molto bene tra l’altro) da 3 anni. Non esiste nesso logico in quello che dici!
A tutti e tre, imparate ad essere costruttivi, oltre che a criticare! I processi democratici hanno bisogno di gente volenterosa come voi…
@ Lupo Alberto
Volevo far presente a Tommy (che aveva usato la parola “ostativo”) , in maniera ironica (infatti ho scritto che non era questo il caso) che forse non si è compresa, che se eri ubriaco ti diventava molto difficile fare molte cose.