A Porto Recanati la crisi si sente

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La spiaggia di Porto Recanati

 

di Stefano Palanca

I conti si faranno al primo vero giro di boa, a fine luglio, ma l’estate di Porto Recanati per ora non sembra essere all’altezza del 2011. Calo dei turisti per alcuni operatori del settore accoglienza ma soprattutto diminuzione dei consumi e delle richieste nei ristoranti per altri mentre, a occhio nudo, in spiaggia di villeggianti ce ne sono. La crisi, è innegabile, c’è ma è tempo di rimboccarsi le maniche perché i turisti ora stanno prendendo d’assalto la costa portorecanatese. Molti i lati positivi, ma anche tanti quelli negativi, per i “professionisti” del lungomare Lepanto. “Come negli anni passati in spiaggia ho tante richieste non posso lamentarmi” dice Luigi Sabbatini dello chalet Attilio che rileva alcuni disagi di traffico “Bisognerà risolvere la questione della viabilità, dei parcheggi e della sicurezza sulle strade”.

Sempre sul lungomare del centro anche Francesco Scortichini del ristorante Nenetta è soddisfatto perché le prenotazioni non mancano, ma chi vede il bicchiere mezzo vuoto è Eugenio Mirate del Circolo della vela, con la spiaggia appena sistemata.

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Chalet Mauro

“Fino allo scorso week end – spiega – di gente se n’è vista poca, ma ora abbiamo cominciato finalmente a lavorare, anche perché senza spiaggia il ristorante non era frequentato. La novità” dice Mirate “è l’arrivo di turisti stranieri dall’Europa del nord. Speriamo di risollevarci”. Anche per Andrea Pagliericcio del confinante chalet Panetti la situazione è migliorata. “A luglio gli ombrelloni non arrivano mai oltre il 90% delle prenotazioni, ma stiamo benino” sottolinea il bagnino che però mette il dito nella piaga “Il calo, però, c’è e ad agosto non riusciremo comunque a soddisfare le richieste perché non c’è più spiaggia”. Stessa cosa per l’Oasi, poco più a sud, che conferma di aver mandato via dei clienti per mancanza di spazio mentre i consumi al bar si sono ridimensionati a causa della crisi. Lavora bene, invece, lo storico balneare Annito che tra gli ospiti ha le famiglie dei due figli del premier Mario Monti, Federica e Giovanni. All’estremo nord e a sud, il livello è quello del 2011 con arrivi in crescita ma solo in questi giorni. Prospettive non molto esaltanti, infatti, né a Scossicci né a Santa Maria in Potenza, ma finalmente un piccola ondata di turisti è arrivata. “La situazione è stabile, almeno coi pendolari dell’entroterra che però non vengono in mezzo alla settimana” spiega Marco Antognini dello chalet Mauro a sud “quindi il ristorante non funziona”. Un po’ meglio, invece, a nord come testimonia Andrea Marcelli del Barracuda. “C’è un calo dalla scorsa estate, ma almeno da una settimana non lavoriamo solo nel week end”.



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