di Filippo Ciccarelli
Mercoledì prossimo 18 luglio, alle ore 21.30, in piazza della Libertà si terrà una manifestazione organizzata dall’Amministrazione Comunale per salutare e ringraziare Suor Lucia Antonini che per tanti anni è stata a capo delle Pie Maestre Venerini. Sarà un momento particolarmente emozionante per tantissimo tolentinati che hanno frequentato quello che è ormai per tutti “l’asilo di Suor Lucia”. La religiosa, infatti, la prossima settimana lascerà la direzione della scuola materna tolentinate e raggiungerà un luogo di riposo a Roma. Ottantuno anni e qualche inevitabile acciacco, Suor Lucia lascerà quella che per tanto tempo è stata la sua casa, dove ha cresciuto intere generazioni di tolentinati. La notizia del trasferimento di Suor Lucia non è stata accolta positivamente da diversi cittadini che avrebbero voluto che la religiosa restasse ancora alla direzione della scuola materna e, soprattutto, potesse continuare a vivere in quella che ormai è da sempre la sua Tolentino. Suor Lucia ha accettato senza alcuna polemica la decisione di essere trasferita, con l’umiltà che da sempre ha fatto parte del suo carattere ma in cuor suo certamente è estremamente dispiaciuta e in una recente intervista radiofonica non è riuscita a trattenere le lacrime. Una situazione che ha portato diverse persone a pensare di percorrere una strada diversa per fare in modo che il trasferimento non si concretizzi: una raccolta di firme da consegnare poi a chi di dovere per cercare di far restare la religiosa a Tolentino. Il tempo, ovviamente, stringe, ma il comitato si starebbe formando in queste ore. Ancora oggi Suor Lucia è un punto di riferimento per tante famiglie che ne apprezzano lo stile educativo e il rigore morale. Originaria di Collamato di Fabriano, studia a Tolentino e dopo il diploma magistrale entra nelle Maestre Pie Venerini come probanda. Dopo due anni di noviziato, insegna a Roma e a Viterbo. Poi, nel 1957 viene mandata a Tolentino ad aiutare suor Leonilde. Le Pie Venerini, infatti, dal 1918 avevano la gestione del “giardino d’infanzia”, oggi scuola Bezzi. Qui rimane tredici anni. Nel 1968 viene istituita la scuola statale materna e nel 1970 le Pie Venerini si trasferiscono nella attuale sede, uno stabile di loro proprietà in via Corridoni. “Abbiamo raggiunto anche il numero di 180 bambini” raccontava in un’intervista di qualche mese fa, non senza un pizzico di orgoglio. “Eravamo quattro suore: suor Leonilde, suor Elia, io e la suora della cucina, oltre a due o tre laiche che ci aiutavano. Abbiamo avuto anche le lavoratrici che si fermavano anche a dormire, oltre alle interne, 15-20 ragazze, perchè le Magistrali erano solo a Tolentino. Quindi, qui venivano tutte queste ragazze da tutto l’entroterra. Io fino al 1976 sono comunque rimasta al “giardino d’infanzia” come dirigente. Poi sono tornata qui e contemporaneamente insegnavo alle Magistrali. Ho insegnato anche tre anni alle scuole medie. Ed eccomi qui… finchè i Superiori mi tengono, visto che ormai sono arrivata a 81 anni!”. E, per i Superiori, il tempo ora sembra essere scaduto, ma non per i tolentinati.
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nn ci sono parole,ma come si fa a pensare una cosa del genere….
<3
Ho avuto l’onore di conoscere ed apprezzare Suor Lucia, sia da genitore (mio figlio ha frequentato la sua scuola dell’infanzia), sia da amministratore. Ho subito ammirato la sua passione, l’amore per i bambini, per i genitori, per la famiglia, sempre vicina ai problemi scolastici come a quelli intimi, sociali. Una straordinaria professionalita’, una innata sensibilita’ ed un cuore grande. Una testimonianza autentica della azione educativa cristiana, aperta e soldiale. Per questo cara Suor Lucia, il nostro abbraccio forte ed affettuoso ed il piu’ sincero e profondo GRAZIE!
Raccolta di firme? Gesù…
Dal punto di vista burocratico l’operazione non è attaccabile. Da quello etico invece trovo inaccettabile sradicare dal suo ambiente una persona che ha dedicato la propria esistenza al lavoro infaticabile ed apprezzato di educatrice. Trattandosi di religiosa, infine, la questione morale mi sembra ancora più evidente ed il trasferimento imposto un atto irragionevole che tradisce ingratitudine e mancanza di rispetto.
Il Vaticano ha le proprie case di riposo per religiosi, come la Casa del Clero di Macerata. A Tolentino no. Ogni prete o religiosa, a meno che non stia in un monastero ma sia assegnata/to in un posto, sa che poi verrà riportato a “casa” da qualche parte. Funziona così. Direi che il novello ‘comitato’ potrebbe rivolgere il proprio fervore partecipativo a iniziative per più importanti e urgenti nel paesello.
suor lucia…è passata un eternità ma mi ricordo come se fosse ieri….avevo 5/6 anni e mi allento’ uno schiaffo in faccia mentre giocavo a girotondo all’asilo. grazie per avervi imparato i valori cristiani. meglio tata lucia tutta la vita!! un saluto e buon viaggio ….
io no !