Uno sciame sismico è attivo da qualche tempo nelle Marche. Lo comunica il sito meteoportaleitalia.it per il quale “sono numerose le scosse che stanno interessando le Marche nelle ultime ore. L’attività sismica strumentale prosegue ormai da parecchi mesi ed è concentrata lungo tutto l’asse confinante con l’Umbria e non solo in un singolo punto preso in esame.
L’area di cui vi stiamo parlando è stata soggetta ad una sismicità moderata in tempi storici, con scosse di terremoto che si sono portate anche su una magnitudo massima di 5,5-6,0.
Notoriamente in questi casi sarebbe bene verificare lo stato delle abitazioni più pericolanti che, in caso di forte sisma, potrebbero subire degli importanti crolli. Non si tratta di messaggio allarmistico in quanto tali sequenze possono verificarsi sempre in Italia, ma cercare di intervenire prima che la natura lo faccia per l’uomo può salvare molte vite come doveva essere fatto in tempi passati”.
Solo nella giornata di ieri sono stati circa 20 gli eventi che hanno interessato le medesime aree e tutti di magnitudo piuttosto bassa. Nell’ultimo trimestre nella zona di Cingoli gli eventi registrati sono stati duecento, mediamente tutti strumentali.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La zona evidenziata a sinistra nella figura corrisponde a nord con la faglia rotta nel 97 e a sud con quella rotta nel 2009. Stretta tra due fuochi, occorre solo aspettare che le tensioni facciano il loro lavoro e si romperà anche questa. L’unica speranza è che la rottura avvenga con un rilascio energetico graduale, e non ci siano eventi catastrofici come negli altri due casi…
Non potendo fare altrimenti, non rimane che asserire con convincimento “O va o pacca”. E “finché dura fa verdura”. Del resto, voler mettere mano al controllo di tutti gli edifici storici della zona compresa, è una sanissima intenzione ancorché difficilmente realizzabile e peraltro – dal 1998 in qua – totalmente disattesa. Ancor più, chi ci dà i soldi per effettuare i consolidamenti eventualmente necessari?
Sicché, “O va o pacca” e “Finché dura fa verdura”. Amen.
Guardando i dati nei vari siti ufficiali (INGV ecc.) sembrerebbe che lo sciame sismico sia attivo dallo scorso febbraio; la proposta è quella di spendere qualche soldino per comperare 3 rilevatori di radon da Giuliani: non costano molto e male che vada danni non ne fanno senza contare che almeno si saprebbe se la sua teoria sul radon come precursore sismico è valida; hai visto mai?
veramente noi non abbiamo mai finito di ballare….
sono 15 anni che costantemente, con scosse forti, meno forti ed anche tantissime impercettibili continuiamo a ballare
un po’ di aria fresca in movimento, forse…
Era ora che se ne parlasse
….bravi….ma anche il pesarese e i sibillini…..sibillini maceratesi…..
Nell’articolo si legge che la zona interessata ha subito in passato scosse di 5.5 , massimo 6 gradi scala richter !!
Stiamo scherzando?
In Emilia i due terremoti maggiori accaduti dal 20 maggio sono stati uno di 5.9 e l’altro di 5.8 !!!!! A voi le conclusioni.
Nel terremoto del ’97 si ebbe magnitudo 6.
A L’aquila 6.2.
Almeno i comuni entro un certo chilometraggio dal presunto epicentro, facciano frequenti esercitazioni di protezione civile ed inizino a informare la gente su cosa fare se accadesse la sventurata scossa !!!
Si dirà: si creerebbe troppo allarmismo. Invece se ti cade una trave di casa sulla capoccia per il terremoto, o imbocchi le scale durante una scossa forte, stai tranquillo come una pasqua !!!
Visto che non si è in grado di prevedere con esattezza nessun ipotetico epicentro mica farebbe male fare le esercitazioni ovunque, vista la sismicità generale del nostro territorio.