di Laura Boccanera
Ore di fuoco per Popsophia che si appresta a ripartire dopo il cambio di amministrazione. In questi giorni sono fitti gli incontri fra il nuovo assessore alla cultura Giulio Silenzi e la direzione artistica del festival e con il direttore dei teatri Alfredo Di Lupidio. Silenzi ha già fatto presente la precarietà di risorse finanziarie destinate al festival per l’edizione 2012 (leggi l’articolo) e oggi la tensione era alle stelle anche se Silenzi si dice ottimista e pronto a riaprire un dialogo costruttivo con enti finora rimasti esterni al festival come la Camera di Commercio, Banca Marche e la Fondazione Carima. “Mobili (leggi l’articolo) continua a dire che sono bugiardo mantenendo il tono arrogante di sempre – sottolinea Silenzi – io so quello che devo fare, ma guardo ai fatti. E i fatti mi dicono che se Popsophia viene considerato un evento centrale di Civitanova è imprudente lasciarla con 40mila euro. E non c’entra il bilancio. Ovviamente non posso gravare il bilancio comunale dei 200mila euro mancanti, ma ci stiamo attivando per recuperare con l’aiuto di sponsor e privati la parte mancante”. Silenzi a supporto delle sue dichiarazioni mostra una lettera inviata dal direttore Alfredo Di Lupidio al sindaco Corvatta e datata 5 giugno. Nella missiva il direttore espone i conti del festival e le disponibilità finanziarie totali dell’Azienda Teatri sottolineando come si sia passati da 1 milione 290mila euro a 850mila euro (di cui 300mila sono costi vivi annuali per la struttura e per il personale dell’azienda teatri). Per le iniziative di marzo di avvicinamento al festival sono stati impegnati 23mila euro e “stante il forte taglio del finanziamento operato a livello di bilancio 2012, (- 440mila euro rispetto al 2011) – sottolinea Di Lupidio – non sono prevedibili le quattro settimane in quanto non compatibili con la dotazione finanziaria assegnata”. “Faremo di tutto, stiamo lavorando per lasciare le 4 settimane – conclude Silenzi – ma l’operazione verità e trasparenza andava fatta”.
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Ma chi è che pensa i titoli? Alta tensione??? Ma se tutte e due concordano sul fatto che le risorse non ci sono ..! La tensione semmai è con Mobili che si ostina a negare l’evidenza.
solita commedia. Non ci sono i soldi, poi li trovano e quindi ancora più bravi. Ma ancora si crede a questo teatrino ?