«L’amministrazione revochi con effetto immediato la delibera di giunta che prevede l’adeguamento delle tariffe per l’inumazione». A chiederlo sono i Comunisti italiani Stefano Blanchi e Michele Lattanzi che hanno presentato una mozione per chiedere all’amministrazione di tornare sui suoi passi e di rivedere le cifre fissate all’inizio del mese di maggio (leggi l’articolo).
«L’adeguamento da 142 a 730 euro – spiegano – appare eccessivo soprattutto visto che si tratta di un servizio sociale. L’aumento, avvenuto tutto in una volta, costituisce un aggravio in un momento delicato perciò chiederemo di revocare la delibera oppure, se non fosse possibile, di predisporre una nuova delibera che preveda un aumento non superiore al 50% rispetto alla tariffa fissata nel 2006».
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