Era in cerca di asparagi in area protetta all’Abbazia di Fiastra ma non aveva fatto i conti con gli abitanti della riserva, i caprioli. Un ascolano è stato infatti attaccato da un maschio alfa della specie, di solito piuttosto mite, inviperito per l’invasione di campo. A quel punto l’uomo che, incurante dei segnali di divieto, aveva scavalcato un recinto che delimita l’area in cui si trovano nove caprioli, colpevole di aver invaso il territorio del “capo” del gruppo è stato attaccato ed è stato costretto ad arrampicarsi su un albero da dove ha chiesto aiuto con grida ed urla ai passanti che hanno avvisato il personale della Riserva e il Corpo Forestale dello stato.
Brutta esperienza per il cercatore d’asparagi ma deve essere monito per tutti ad essere rispettosi dell’ambiente e di divieti e prescrizioni volti a preservarne le caratteristiche.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
…finché non si decideranno a multare seriamente chi non rispetta le regole pare che dobbiamo affidarci ai caprioli. Che squallore.
Così impara a rompere ai caprioli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
😀 è reato raccogliere asparagi forse?!
Vai capriolo!!! Una piccola vendetta, avrà pensato che era un cacciatore! https://www.facebook.com/pages/NO-ALLA-CACCIA-AL-CAPRIOLO-IN-PROVINCIA-DI-MACERATA/248484681863231
multiamo chi raccoglie gli asparagi mi raccomando!!!! però i delinquenti tutti liberi dopo poche ore…
Fatto beh, peccato che i caprioli sono vegetariani!!
Dovevano lasciarlo sull’ albero a testa in giu’ e a mani legate
Ma quanto siete intransigenti! non mi sembra che l’asparologo era un ladro, un bracconiere, un inquinatore, un vivisezionatore…almeno nell’articolo non c’è riportato, potrebbero lamentarsi quelli che si battono per gli asparagi, gli asparagisti! Quello che ho notato è che i caprioli sono chiusi in un recinto per far bella mostra di sè per la gioia dei cosiddetti umani, forse per questo sono incazzati?
@abitante, i caprioli della riserva bandini sono tutti animali che per diversi motivi hanno avuto bisogno delle cure dell’uomo e sono stati collocati nel “recinto” non per gioco ma per la loro sopravvivenza. Inoltre temo che non si possano raccogliere neanche gli asparagi in una riserva naturale (come il nome stesso “riserva” dovrebbe suggerire), infine scavalcare una recinzione con tanto di cartello di divieto costituisce, dovunque, reato. Forse non gravissimo ma cmq, come diremmo ai bambini “non si fa” 😉
Bisogna multare chi non rispetta le regole. Punto. Quella è una riserva naturale, un’area protetta… non è “la costa sotto casa”
@marta emme,
prendo atto con piacere dei chiarimenti, ma il mio era solo un rimarcamento ironico per la piega intransigente che si leggeva nei commenti precedenti e oltretutto questa era una delle poche notizie di cui si poteva sorridere, con me, sul rispetto per gli animali sfonda un porta aperta, ma a questo punto puntualizzo:
-gli asparagi selvatici non sono una specie protetta;
chiaramente nella riserva non puoi entrare appunto perchè è recintata, lo scavalcare un recinto è un’abuso;
-i caprioli si possono vedere anche nelle nostre montagne e chi ama la natura, come mi è capitato, li può incontrare non incazzati ma meraviglisamente liberi e belli;
-infine ne stiamo facendo un problema di lana caprina anzi capriolina, ciao, miao, bao!
ma poi gli asparagi…che fine hanno fatto?!?!?!..ma vi sembra carino andare a rubare la cena del povero capriolo?!?!…come se a cena uno vi sfila via una bella pizza da sotto il naso!!!!!Bravo il capriolo!!! 🙂
adesso forse avrà capito che quando c’è un divieto..un motivo ci sarà!!