Oggi è il giorno di Lavoricidi al XXV Salone Internazionale del Libro di Torino. La presentazione nello stand della Regione Marche del romanzo partecipativo che racconta 15 casi di ordinaria frustrazione lavorativa, edito dalla Comunication Project di Recanati. Lavoricidi declina il tema del padiglione regionale “Vivere in rete” con la partecipazione, la condivisione, la collegialità che lo caratterizza, raccogliendo molteplici registri espressivi legati insieme dal realismo dei casi narrati. Dalle 17.00 alle 17.30 ci saranno anche i “registi” Paolo Nanni e Jonathan Arpetti, pronti a rispondere a qualunque curiosità sulla genesi di un progetto editoriale di respiro universale profondamente radicato in provincia. Registi proprio perchè il libro è come un film, uno di quelli ad episodi che si legano l’uno con l’altro.
“E’ un onore e un piacere occupare un posto nel ricco panorama delle nuove proposte letterarie marchigiane. – Dichiarano i fondatori dello Zaratan Clan – la promozione del nostro territorio è da sempre caratterizzata dall’eccellenza, nel campo artistico e letterario come dell’industria manifatturiera. Ci auguriamo di dimostrarci all’altezza della curiosità che il mondo dell’editoria ci sta riservando”. Il salone sarà anche in diretta streaming sul sito www.assemblea.marche.it. Ideatori e registi: Jonathan Arpetti e Paolo Nanni vivono entrambi a Macerata e insieme hanno dato vita al progetto di scrittura collettiva e sociale del Clan Zaratan. Autori: Marco Apolloni, Jonathan Arpetti, Christina Barbara Assouad, Laura Crucianelli, Asmae Dachan, Silvia Del Beccaro, Diletta Fabiani, Andrea Ferroni, Sonia Lattanzi, David Miliozzi, Paolo Nanni, Emanuele Properzi, Francesca Riccioni, Alessandro Seri, Carmelita Tesone. http://lavoricidi.wordpress.com/
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Seri – Ferroni quando la politica è più forte degli scrittori… che schifo!!!
Non dico perchè, ma qui è la seconda volta che la Regione stavolta sponsorizza i suoi libri dei suoi di partito. Che noia Macerata…
Seri che fa di mestiere l’assistente sociale degli artisti maceratesi???
Vorrei che Ferroni che lavora in comune chiarisse la posizione dato che mi sembra l’unica persona intelligente.
Posso fare una polemica ogni volta che fate una cosa???
Mi annoio pure eh!!! Sapete che ho fatto un libro e chiamatemi a me e agli altri che hanno fatto un libro quest’anno!!! E’ la seconda polemica in 2 settimane, spero che abbiate capito la lezione, la prossima volta mi incazzerò sul serio… Grazie!
Un bel gruppetto di giovani simpatici, una bella copertina…c’è persino il look giusto da pseudo-intellettualoide di sinistra stile “enrico-ghezzi-de-noandri”. Tutto ottimo. Per stavolta può bastare.
Forma, contenuti e qualità rimandiamoli pure alla prossima volta. Ma senza fretta, ok?
E comunque sarebbe bello poter vedere anche altri giovani autori beneficiare degli stessi spazi e delle stesse occasioni promozionali. Ma mi sa tanto che bisogna farsi crescere quei capelli lì…e magari avere qualche card, abbonamento, tessera…
Totò direbbe: …e io pago!!!
Quanto è costata questa spedizione ai contribuenti maceratesi e italiani? Dopo quella di donare 5 milioni di euro agli oratori delle Marche, questa è un’altra lodevole iniziativa presa con i soldi dei contribuenti. Addizionali in busta paga, accise sulla benzina, ecco dove vanno a finire i soldi……..
Nelle foto non si vede il pubblico, che presumo numerosissimo….
Salve a tutti, mi sono rimesso dopo Torino, e sono contento che ci seguite con tanto affetto.
immagino che abbiate letto il libro giusto? da questo provengono tono e giudizio. Spero di sì, poiché finora la reazione troppo positiva di chi l’ha letto mi fa sospettare che ci sia tanta piaggeria. Per cui persone che parlino onestamente, con cognizione di causa, io personalmente le gradirei molto. Quindi vi invito a entrare nello specifico e fare una severa recensione di questa pubblicazione che viene presentata a torino senza avere meriti, parrebbe, secondo quel che dite, finora senza entrare nel contenuto. Di più: tacciando una delle poche operazioni partecipative a livello culturali, promosse da me e jonathan Arpetti, che siamo tra i pochi della zona a non avere mai avuto alcuna partecipazione, né sponsorizzazione, né schieramento, quale “politica”. Tutto ciò è proprio buffo, e dimostra ineluttabilmente che la situazione culturale qui non cambierà mai: chi è realmente schierato e foraggiato, si può godere la vista dei polli di renzo che si beccano tra loro.
ma più nello specifico:
” Totò direbbe: …e io pago!!! Quanto è costata questa spedizione ai contribuenti maceratesi e italiani?”
Niente poiché ci siamo spostati a nostre spese, non avete pagato neanche il nostro biglietto di ingresso, poiché siamo entrati non con l’accredito della regione ma con quello di un’altra casa editrice nazionale con cui abbiamo pubblicato l’altro libro.
“c’è persino il look giusto da pseudo-intellettualoide di sinistra stile “enrico-ghezzi-de-noandri”. Tutto ottimo. Per stavolta può bastare. Forma, contenuti e qualità rimandiamoli pure alla prossima volta. Ma senza fretta, ok?”
Senza fretta, attendo la sua recensione sul contenuto del libro…
firmato l’enrico ghezzi de voartri ^__^
ps: non ci fermiamo, faremo molte altre presentazioni, spero lei venga, così può contestarci lì dove siamo, e magari confrontarci, com’è giusto che sia.
“Mi annoio pure eh!!! Sapete che ho fatto un libro e chiamatemi a me e agli altri che hanno fatto un libro quest’anno!!”
Maurizio, spetta e spera che qualcuno ti chiami… come ti ho già detto, è la tua casa editrice che si deve muovere. La nostra ha fatto richiesta, e questa è stata accettata. comincio a credere che sei in malafede. Eppoi se dici che Ferroni è intelligente, comincio anche a dubitare riguardo le tue capacità di analisi. 😀
“Nelle foto non si vede il pubblico, che presumo numerosissimo…”
Le foto riguardano la presentazione di macerata, ed era piena di gente. chieda a Maurizio Failla – visto che era presente – se dico la verità o una cavolata.
Aggiungo che da lei signor Cerasi, di cui ho letto di solito commenti puntuali, non me l’aspettavo quest’unirsi allo sparare a zero.
@ nanni
Io non potevo sapere se le foto erano di Macerata, Torino, San Pietroburgo o Manchester…
Ho solo immaginato che, siccome l’articolo parlava della vostra trasferta, le foto fossero tutte riferite a Torino.
La cosa che mi aveva colpito era proprio il fatto che, nelle due ultime foto, non si vedeva per nulla il pubblico.
Spesso quando in un articolo con foto o in un servizio televisivo si stringe sempre sugli oratori è perchè il pubblico non è mai moltissimo….
Sono contento per voi che invece, a Macerata, c’erano numerose persone alla presentazione.
Ho osservato a lungo la discussione e certa che “tutto va bene, purchè se ne parli”, ho taciuto su ciò che è stato detto. Però non credo sia giusto accusare immotivatamente chi ottiene dei “meriti” con le proprie forze e con il proprio impegno. Credo in questo progetto e non voglio restare in disparte a sentirne di cotte e di crude. E’ proprio questo il problema. Quando abbiamo “progettato” Lavoricidi la premessa è stata di tenere fuori politica, sindacati, tessere, favori e amici. Invece, in Italia, si dà per scontato che non si può ottenere nulla senza passare per scorciatoie poco limpide. Anche io attendo con ansia le recensioni di chi definisce questo libro “privo di contenuti” e di forma. Parlare senza cognizione di causa e senza prove tangibili di ciò che si dice è un grave errore che solo i perditempo farneticanti al giorno d’oggi possono permettersi. Perdonatemi se non sono stata all’altezza dei vostri articolati battibecchi ma la mia estrazione scientifica non mi consente di essere al livello di illustri (e famosi) letterati marchigiani. Anzi, con l’occasione vi invito alla presentazione di domenica 20 presso la Libreria Ranieri di Civitanova. Avremo tutto il tempo e la curiosità di rispondere alle vostre domande sulle nostre presunte raccomandazioni.
viva l’arte, abbasso i mediocri! la mediocrità rosicchia costantemente il senso della vita. chi ha scritto il libro in questione dovrebbe smetterla di rispondere a questi topolini scavezzacollo
Forse hai ragione anonimo Piero della Marianna, ma leggo che sono citato da un anonimo Marco Travaglio che mi dice che dovrei chiarire la posizione. Intanto chiederei quale posizione ma, presumendo mi si chieda di chiarire la mia, dico che, nonostante mi si accrediti di intelligenza, non capisco bene cosa ci dovrebbe essere da chiarire da parte mia. Un editore privato ha pubblicato a sue spese un mio racconto in un libro; poi l’editore promuove il libro come vuole, anche attraverso lo stand che la Regione Marche allestisce ogni anno al Salone del libro di Torino.
Se l’anonimo Marco Travaglio ha scritto un libro, chieda al suo editore di spendersi con la stessa passione con cui si sta spendendo il mio (Comunication Project di Recanati).
A proposito, il libro è “Lavoricidi”. Se siete maceratesi, nelle librerie di Macerata lo trovate (ma ormai è in tutta la regione, credo). Se poi mi fate sapere un vostro commento sul libro in generale e sul mio racconto in particolare, ne sarei molto felice e onorato.