Importante convegno all’aula magna dell’università di Macerata sugli aspetti economici, sociali e giuridici del rapporto fra l’attività umana e le risorse naturali del suolo. L’iniziativa è stata di Francesco Adornato, preside della facoltà di scienze politiche, sotto il titolo “Dal diritto alla terra al diritto della terra”, dal quale emergono due diversi soggetti giuridici: da una parte l’uomo in quanto proprietario, imprenditore e lavoratore, dall’altra la terra, intesa come titolare, essa stessa, di diritti. E’ un tema, questo, di grande e pressante attualità, perché si lega all’ambiente, alle mutazioni climatiche, alla limitatezza delle risorse, al modello di sviluppo planetario derivante dalla globalizzazione e, in definitiva, alla qualità della vita. Il convegno si è svolto in onore di Carlo Alberto Graziani, che dopo 40 anni di insegnamento lascia l’ateneo
Dopo il saluto di Luigi Lacchè, rettore dell’università di Macerata, il preside Adornato ha svolto una breve e brillante introduzione ponendo in evidenza i molteplici aspetti del dibattito che su questi argomenti è oggi in corso a livello mondiale, dopodiché l’illustre civilista Pietro Rescigno, anche lui – mezzo secolo fa, giovanissimo – docente a Macerata, ha aperto le relazioni svolte da Pietro Bevilacqua della Sapienza di Roma, Antonio Jannarelli dell’ateneo di Bari, Luigi Costato di quello ferrarese, Lucio Francario e Giovanni Cannata di quello molisano, Carlo Desideri del Cnr e dall’urbanista Vezio De Lucia.
Il prof. Carlo Alberto Graziani è stato preside della Facoltà di Giurisprudenza nella metà degli anni '80 e componente del comitato ordinatore che ha dato vita alla facoltà di Scienze politiche negli anni '90. Per alucni anni ha presieduto il Parco dei Sibillini
Ecco i titoli di alcune di esse: “Dalle lotte per la terra al saccheggio della terra”, “La terra, l’ambiente e i paesaggi”, “I nuovi rapporti città-campagna e la tutela del territorio agricolo”, “Lo sviluppo territoriale tra globalizzazione e identità”. Non sono mancate differenze fra chi ha sostenuto l’indispensabilità di una svolta anche ideale a favore, come si diceva, dei “diritti della terra” e chi, più pragmaticamente, ha tenuto conto delle esigenze dell’economia. Le conclusioni le ha tratte lo stesso Carlo Alberto Graziani, che, fra tutti, è forse il più avanzato contro l’eccessivo sfruttamento del suolo (in un suo libro ha ipotizzato che oltre al diritto di utilizzarlo a fini economici l’ordinamento giuridico comprenda anche il diritto alla “contemplazione” del paesaggio). Aula magna gremita, moltissimi giovani. E non va dimenticato che questi temi stanno avendo rilievo pure a Macerata nel confronto a volte aspro fra i sostenitori della cementificazione e coloro che si battono in difesa del verde.
(redazione CM)
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Dai titoli delle comunicazioni dovrebbe essere stato proprio un originale convegno terra terra.
Un forte abbraccio e un augurio di buona vita al carissimo Prof. Graziani, mio professore sia di diritto civile che diritto agrario che mi assegnò una tesi proprio in diritto agrario! Peccato che nel periodo della mia lurea andò a fare il parlamentare europeo per sostituire uno dei padri fondatori dell’Europa, l’On.le Altiero Spinelli!!!
Altro bellissimo periodo quando andò a fare il Presidente del Parco dei Sibillini, collaborammo, io come Presidente dell’ANMIC, per il progetto di Parco aperto a TUTTI!!!
Una persona per bene!!!!
Forse il livello del convegno non sara’ stato alla portata dei più ma una gestione del territorio che combini la sua tutela ed il suo recupero con le ragioni della economia ha bisogno dei contributi più vasti ed innovativi per passare rapidamente dalle parole ai fatti.
PS per la redazione di CM. Mi capita frequentemente di leggere articoli a commento di eventi che ” accidenti se lo avessi saputo prima magari ci andavo” . Perché non pensate a un qualche tipo di servizio o di spazio del genere cosa succedera’ in città….? ad esempio una newsletter per gli interessati o qualcosa del genere. Magari c’è e non me ne sono accorto. Saluti
Pur essendo invitato non sono stato presente al convegno perchè si è svolto in concomitanza con la laurea di una persona cara, alla quale non potevo proprio mancare. Sarei stato felice di poter fare direttamente i migliori auguri al prof. Carlo Alberto Graziani col quale ho avuto modo di condividere per cinque anni le sorti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Qualche volta ci siamo un pò beccati, ma questo mi è servito per crescere e per apprezzare le qualità del professore al quale mi sento particolarmente legato. Il Presidente Graziani non dimentica le nostre montagne e sono sicuro che sui Sibillini avremo sempre modo di incontrarci.