Da Paola Giorgi (Idv), vicepresidente dell’Assemblea Legislativa Marche, riceviamo:
“Uno sprone a proseguire su una strada riformista, con coraggio e senza cedimenti conservatori: questo il messaggio lanciato oggi dal Presidente Spacca in consiglio regionale. Un messaggio totalmente condiviso dall’Italia dei Valori che sempre, nella sua azione politica regionale, ha percorso con coerenza e coraggio la strada del riformismo, anche quando il dibattito si è impantanato nelle sabbie mobili della vecchia politica del poltronismo, lontana dai cittadini.
Riforme necessarie per attuare quel processo di semplificazione, taglio dei costi, abbattimento della burocrazia, fondamentali per una Regione come le Marche che guarda al proprio futuro in un’ ottica di dinamismo e apertura per reagire alla grave congiuntura economica che grava come una Spada di Damocle, sul futuro del nostro Paese. E allora basta con le zavorre delle logiche spartitorie e via verso obiettivi che da tempo conosciamo: Ersu unico regionale, Erap unico regionale, un unico Consorzio di Bonifica Regionale, proseguimento senza tentennamenti sull’attuazione dell’ ottima legge di riforma socio-sanitaria. Italia dei Valori è apertissima anche a discutere sulla riduzione del numero dei consiglieri regionali, nel rispetto della rappresentanza democratica, e condivide la proposta di riduzione degli Assessori, con il limite stabilito di un Assessore esterno. Spacca in aula ha citato De Filippo: ” ha da passa’ ‘a nuttata”…ha detto, Eduardo De Filippo mette questa battuta in bocca al medico che, in “Napoli Milionaria” ha appena somministrato la medicina al malato: ecco, ‘ a nuttata è il pesante momento economico che grava sul nostro Paese e conseguentemente sulla nostra Regione, la medicina può solo essere una rivoluzione culturale che mette al primo posto una politica riformista, attuata con coraggio”.
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Umorismo involontario delle serie: quando i capponi preferiscono anticiparsi il Natale…
non solo ridurre il numero dei consiglieri regionali ma eliminare tutti i vitalizi che percepiscono i predecessori che hanno svolto la carica di consigliere. BBBBASTAAAAA!!!
http://www.youtube.com/watch?v=IAsjjSkaWVc&feature=related
Per equità,la riduzione dei consiglieri regionali andrebbe fatta in tutte le regioni, con criteri uniformi.Secondo me,trattandosi di amministratori locali,tale numero andrebbe proporzionato non alla popolazione bensì alla superficie della regione,ad esempio nella misura di 1 consigliere per kmq 500, e di 20 per regioni fino a kmq10.000(Valle d’Aosta,Friuli Venezia Giulia,Liguria,Umbria, Marche, Molise,Basilicata).Si avrebbero così 51 consiglieri per Sicilia e Piemonte,48 Lombardia e Sardegna,46 Toscana,44 Emilia Romagna,39 Puglia,37 Veneto,34 Lazio,30 Calabria,27 Campania e Trentino Alto Adige,22 Abruzzo. E sarebbero da allineare anche i compensi di presidenti della regione,consiglieri ed assessori.