Ancora sangue sulle strade maceratesi. Un giovane centauro ha perso la vita questa mattina in un incidente lungo la strada provinciale 78 a San Ginesio. Marco Tramannoni, 28 anni, di Montecosaro,viaggiava a bordo della sua Triumph 500 insieme alla fidanzata Paola Turtù di Sant’Elpidio a Mare. La Triumph seguiva il furgone condotto da N.G. di Cessapalombo che al km 27 ha svoltato a sinistra, proprio mentre Tramannoni tentava il sorpasso. Lo schianto è stato inevitabile. Nello scontro la moto è stata sbalzata nel cortile di un’abitazione e per Marco Tramannoni non c’è stato nulla da fare. E’ morto sul colpo. La fidanzata è invece stata trasferita in eliambulanza all’Ospedale regionale di Torrette dove è stata ricoverata in gravi condizioni. Sul posto i Carabinieri e i Vigili del Fuoco di Tolentino. Dopo il nulla osta del Pubblico Ministero di turno alla rimozione della salma, il corpo dello sfortunato centauro è stato trasportato all’ospedale di Macerata dove sarà sottoposto ad ispezione esterna per accertare le cause della morte prima di essere restituito alla famiglia.
(redazione CM)
(Foto di Guido Picchio)
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cordiali condoglianze alla famiglia e amici paola non mollare
iniziano le belle giornate e per noi motociclisti e’ d’obbligo prendere le nostre due ruote….stiamo attenti ragazzi stiamo attenti purtroppo la moto non perdona….riposa in pace biker
non andate in moto!
se devo vivere con la paura che mi succeda qualcosa, non uscirei da casa, anzi mi chiuderei in una cassaforte.
sarà d’obbligo prendere le moto, ma datevi anche una calmata, non è possibile che ogni giornata di sole ci sono i soliti che vanno a cento all’ora col limite di 50 o sorpassano ovunque come vogliono appena c’è un minimo di spazio, anche voi dovreste rispettare le regole stradali, o almeno così la teoria dice
però no, la strada è una pista e pedoni ed auto sono inutili ostacoli da schivare
Non c’è niente da obbiettare, noi centauri dobbiamo stare attenti e regolarci con la velocità dove c’è traffico, ma da quando ho la moto e inizio a interessarmi su queste disgrazie, ho potuto costatare che la maggior parte, anzi 9 su 10 sono morti per colpe non prorpie, SONO CAUSATI DA MACCHINE SBADATE CHE GIRANO SENZA FRECCIA E NON FANNO GLI STOP.
Quindi stiamo tutti in campana sia su 2 / 3 / 4 ruote
p.s. sull’ accuse all’ automobilisti mi dissocio da questo fatto, non conoscendo la dinamica nei particolari
vero che con il sole i centauri si moltiplicano e tanti superano i limiti teorici che gli stessi li hanno pure gli automobilisti, troppe distrazioni sulle 4 ruote e in belle giornate come queste e ne pagano le conseguenze i motoclisti xkè più vulnerabili.
Ricordiamo pure che l’80% di centauri evitano incidenti da distrazioni di automobilisti xkè prevedono gli errori ma quando non ci si riesce non si può additare tutta la categoria
CHIEDO CON PREGHIERA A TANTI AUTOMOBILSTI DI STARE + CONCENTRATI SU STRADA E ATTENTI ANCHE LORO A CHI POTREBBERO COMMETTERE ERRORI XKE GLI ALTRI GIA LO FANNO
la moto è una passione e uno stile di vita, se ti piace ci andresti a qualsiasi condizione, l’importante è stare attenti, ma a volte non basta stare attenti a quello che si fa, ma soprattutto controllare quello che fanno gli altri, purtroppo due occhi non bastano. Buon viaggio verso il paradiso in sella alla tua moto.
La moto è una passione ed a Marcô piaceva un casino andare in moto… Era un mio cliente, un cliente del Matteo cafè di trodica di morrovale e voglio ricordarlo come un una splendida persona….ma il fato ha vuto che dovevi lasciarci prima del tempo….Ciao Marco…ci mancherai…by Matteo Ciampechini titolare
Marco..senza parole…Marco..vorrei darti una pacca sulle spalle come fai te con tutti quelli che hai al tuo fianco e poi scoppiare con un sorriso…
Non ho parole, sentite condoglianze ai familiari di Marco e un augurio di pronta guarigione a Paola!
Il più sentito cordoglio ai genitori, i parenti e gli amici di Marco Tramannoni.
Non conosco questo ragazzo ma da “vecchio” centauro ( ancora oggi vado in moto ma ho messo da parte le !sportive”) quando accadono fatti come questo ripenso a tutte le volte che l’ho “scampata” e mi viene da fare queste raccomandazioni ai ragazzi che vanno in moto:
1) con le moto di oggi, apri il gas e ti trovi a 160-180 Kmh con niente ( le sportive arrivano anche a 190 Cv. come le moto GP di 10-15 anni fa)…moderare la manetta, usare il cervello e soprattutto “essere preveggenti” su quello che fanno gli altri ( e prevedere sempre il peggio).
2) tenete conto che per l’automobilista medio ( specialmente la Domenica) il motociclista “non esiste” e se esiste è solo per imprecargli contro ( soprattutto quando si superano le auto incolonnate che procedono a passo d’uomo): attenzione massima perchè qualsiasi incidente, anche a velocità moderata può diventare fatale per il motociclista. Infatti:
l’automobilista “volta a sinistra” mettendo la freccia 3 secondi prima ( se la mette);
l’automobilista che viene in senso contrario se deve sorpassare lo fa anche se tu motociclista gli segnali la tua presenza ( pensa che “tanto ci passa ugualmente” o altrimenti si “scansa”);
per l’automobilista all’incrocio, il motociclista “non ha mai la precedenza” ( ovvero, consiglio ai motociclisti di comportarsi come se non si avessero il diritto di precedenza);
l’automobilista si ferma sulla destra e apre la portiera per scendere senza guardare chi viene dietro (pensa che tanto sulla strada c’è solo lui – anzi, non pensa affatto).
Inoltre dico ai ragazzi in moto:
curve a destra coperte: velocità moderatissima e occhio ai possibili mezzi che procedono lentamente e che vedete solo in una frazione di tempo ( specialmente primavera- estate attenzione ai tanti mezzi agricoli che circolano sulle strade “normali”);
curve a destra coperte. occhio al “breccino” che si forma dopo le piogge estive; in montagna invece occhio al pietrisco “rilasciato” dalle rocce;
curve a sinistra: piace “tagliarle” con il “ginocchio a terra” ma attenzione perchè anche a quelli che arrivano in senso opposto piace “tagliarle”.
Cari ragazzi, non posso dirvi “andate piano” perchè so quanta andrenalina produce la moto ( e qualche volta ancora succede anche a me…) però: se è possibile andate a girare a Magione o a Misano ma quando siete su strada specialmente con la “morosa”sul sellino posteriore, prudenza, pridenza, prudenza e ancora pridenza; cervello sempre collegato al 100% . Ricordatevi che non dovete dimostrare niente a nessuno.
joll joll..sei penoso…prima di sparare sentenze prova ad informarti sulle dinamiche senza generalizzare E PORTARE SOPRATTUTTO RISPETTO PER UN RAGAZZO DI CUORE NOBILE CHE NON è PIù CON NOI!!!!… il povero MARCO procedeva in un rettilineo fuori dal centro abitato e con riga tratteggiata e soprattutto non effettuava nessun sorpasso…procedeva tranquillo per la sua corsia quando un furgone parcheggiato a destra è ripartito all’improvviso attraversando la carreggiata per entrare in un passo privato dall’altra parte della strada e, se l’impatto è avvenuto nella corsia di sinistra, è solo perchè il povero marco ha evidentemente provato ad evitarlo all’ultimo!!! Trovo sia da ignobili sparare sentenze generalizzate in occasione di un dolore così grande che non ti auguro mai di provare e soprattutto ti invito a venire con me sul luogo della disgrazia così ti renderai conto di persona dell’enorme cavolata che hai scritto!! Se vuoi ti lascio il mio nr. e ti ci accompagno!!
RIPOSA IN PACE CUGINETTO MIO…SEI E SARAI SEMPRE IL MIGLIORE…SALUTAMI I NONNI!!!
Sentite condoglianze ai genitori di Marco, un genitore accetterebbe tutto mai la morte di un figlio.
Io vado in moto da sempre, da piu’ di 40 anni, a mio figlio ho piu’ volte detto: comprati un’auto nuova ma lascia perdere la moto. Per ora l’ho tenuto lontano. A tutti i colleghi motociclisti consiglio se vogliono provare l’ebrezza della velocita’, andate 2 ore in pista ma la strada affrontatela con lo spirito della passeggiata, abbandonate l’idea di voler simulare Valentino Rossi in mezzo alle macchine, nessuna ci dara’ un premio per aver fatto una curva con ginocchio a terra.
Sentite condoglianze alla famiglia Tramannoni
Ragazzi sono uno dei motociclisti che era lì sul posto ieri mattina…una cosa incredibile,non ho dormito la notte ho sperato che si salvasse ma il ragazzo si capito subito che era morto,non si muoveva,i suoi amici lo chiamavano disperatamente,non si poteva toccare in questi casi.Quando è arrivata l’ambulanza ha solo messo il telo bianco sopra mentre la ragazza dava già segni di vita,speriamo se la cavi senza grosse conseguenze.
Ho parlato con l’autista del furgone che mi diceva che non l’ha nemmeno visto,ha sentito solo la botta,ha guarado dallo specchietto (almeno diceva così ) ma non ha visto nulla.
Io sono rientrato subito a casa perchè mi tramavano le gambe,ho ancora negli occhi i copri di questi ragazzi accartocciati sui quei rottami di ferro,la moto era sopra a tutti i rottami,immagginate che spettacolo orrendo abbiamo visto.
Ogni commento è inutile.
saro’ penoso, ma io non ho MAI fatto riferimento a quello che è accaduto a questo ragazzo non conoscendo la dinamica, la mia era solo una raccomandazione generale, mi sembra ce ne siano parecchie anche negli altri commenti
andare in moto non è una droga,ma è una forte passione! la passione ti fa stare bene qualsiasi essa sia. chi guida una moto non è un delinquente.l’eterna discussione del motociclista pericoloso non regge più.posso fare 1000 esempi ,come tanti motociclisti , di autisti e qualsiasi altra categoria che ha messo a rischio me!.sono discorsi che non servono a nulla,siamo tutti utenti della strada educati o meno e attenti o meno ma il fatto certo è che in moto le protezioni non sempre riescono a salvarti la vita.basta parole e condoglianza alla famiglia.non conosco Paola e non conoscevo Marco ma li sento vicini quindi:Paola non mollare e un ultimo LAMPEGGIO A MARCO!
Un abraccio e un saluto ai familiari di questo sfortunato ragazzo. Ma cercare colpevoli su questi fatti è inutile. Come quando gli automobilisti accusano i camionisti. Non ha senso darsi le colpe a vicenda. Gli incidenti accadono e dire è colpa di quello o è colpa di quell’altro penso non abbia senso. Penso che sul discorso moto ci sia solo una cosa da considerare e cioè, come scrive anche qualcun altro, bisogna considerare la moto come un mezzo da usare pensando di stare su 4 ruote ossia guidare come se si stesse in auto. Se uno vuole correre, forse è meglio che vada in un circuito, dove ci sono tutte le garanzie di sicurezza, oppure se proprio non può fare a meno…usi superprudenza superprudenza. La moto ti porta a correre, ma un piccolissimo imprevisto può trasformarsi in tragegia. Anche se ti attraversa un gatto puoi rischiare la vita. Un appello a tutti i motiociclisti, usate prudenza. valutate sempre anche ogni piccola mossa che può fare un distratto automobilista. Prevedete anche mosse che date per scontato. La bella stagione è appena iniziata e se leggiamo la cronaca estiva dell’anno scorso, sugli incidenti di moto ce da rimanere atterriti. quasi uno a settimana. Non faciamo il bis anche quest’anno. Non si può morire a 28 anni cosi. Ciao ragazzo.
Ciao Marco,
Non riesco a dormire, e non ho voglia di parlare di moto spericolate o automobilisti distratti. Stasera no!
Sento una mordente nostalgia per quel tuo splendido modo di comportarti sempre misurato e pacato e mi mancherà lo sguardo “vispo” che avevi nelle nostre seppur brevi chiacchierate.
Ebbene, non riuscendo proprio ad accettare di non poter più godere del Tuo immancabile sorriso, sono uscito fuori. Il cielo terso, l’aria pulita ed uno spicchio di luna dove ho ritrovato il Tuo volto magnificamente sorridente. Anche se le lacrime non smettono di offuscare la tastiera, so che sei vicino.
Dai forza a tutti i tuoi cari, perché per loro come per chiunque ha avuto il dono di conoscerTi non sarà sempre facile vedere quella luna.
Mauro