Si è trasformata in dramma quella che doveva essere una sana serata di sport al Palas di Fontescodella. Vigor Bovolenta, 37 anni, campione di volley che per 21 anni ha calcato i campi della massima serie, era questa sera a Macerata con il Forlì, squadra alla quale aveva scelto di dedicare gli ultimi anni della sua carriera sportiva. Intorno alle 22, poco dopo l’inizio del terzo set della gara contro i ragazzi della B2 della Lube, l’ex azzurro vicecampione olimpico ad Atlanta 1996, subito dopo aver servito, ha avuto un malore e dopo un capogiro si è accasciato in campo. “Ha detto mi gira la testa, aiutatemi che cado, si è toccato il fianco dalla parte del cuore” spiega un dirigente della Lube. Immediati i soccorsi dei medici delle due squadre che gli hanno praticato un lungo massaggio cardiaco. E’ stato chiesto l’intervento del 118 e i tentativi di rianimazione sono continuati per un’ora poi Bovolenta è stato trasferito al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Macerata dove è stato ricoverato in gravissime condizioni. Poco dopo le 00.20 è arrivata la tragica notizia: Vigor Bovolenta non ce l’ha fatta, è morto all’ospedale di Macerata.
Nella sala d’attesa, in lacrime, tutti i compagni di squadra, l’allenatore Stefano Mascetti, i dirigenti della Lube e il tecnico della nazionale juniores, Marco Bonitta, che era alla partita per seguire alcuni giovani e che era stato l’allenatore di Bovolenta nelle giovanili di Ravenna.
Vigor abitava a Ravenna con la moglie, Federica Lisi (anche lei ex giocatrice di pallavolo) e i quattro figli. Doveva il suo nome a un trapezista russo che il fratello (morto di leucemia nel 1990) e la sorella avevano visto in un circo.
Centrale di 2 metri e 2 centimetri, Bovolenta ha esordito con i dilettanti del Polesella prima di essere ingaggiato dal Messaggero Ravenna, nel 1990. Esordì in prima squadra nella stagione 1990-91, anno in cui la squadra romagnola vinse scudetto e Coppa Italia; con lo stesso club ha conquistato tre Coppe dei Campioni, una Coppa CEV e due Supercoppe Europee. Il 3 maggio 1995 ha esordito in Nazionale, a L’Avana, nella gara persa per 3-1 dagli azzurri contro Cuba.
Ha vestito successivamente le maglie di Conad Ferrara, Piaggio Roma, Iveco Palermo, Unibon Modena (con cui vinse il campionato 2001-02) e Copra Piacenza, con cui disputò tre finali scudetto e vinse una Top Teams Cup. Con la Nazionale ha vinto quattro edizioni della World League, una Coppa del Mondo e due Europei, oltre all’argento ai Giochi olimpici di Atlanta 1996.
(redazione CM)
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Aggiornamento delle 00.25 – Purtroppo per Vigor Bovolenta non c’è stato nulla da fare. Dall’ospedale di Macerata è arrivata la tragica notizia della sua morte
Requiem Aeternam dona ei Domine et lux perpetua luceat ei, requiescat in pace amen. E la famiglia come fa a stare in pace?
🙁
r.i.p.
La pallavolo è in lutto :_(
Disattivate i commenti , purtoppo su queste tragedie c’è chi con cuore di pietra ama cliccare la manina rossa……………………
infatti concordo voi che mettete la manina rossa abbiate la decenza di smettere che non è davvero il caso.
troppo giovane ,,,,
Addio Campione….
ADDIO CAMPIONE non ci sono parole per i 4 bambini e alla sig.ra BOVOLENTA sono cose che dovrebbero far meditare ciao campione guardaci da lassu’
Grande, Grande, Grande. Sei un campione e lo sarai per l’eternità. I tuoi sacrifici, le tue gioie saranno di esempio alle nuove generazioni sane.
riposa in pace Grande Campione.una morte ingiusta,come quella che arriva a tutte le persone giovani.
mi dispiace moltissimo,condoglianze sincere a tutta la famiglia.
ho avuto modo di conoscerlo una sera d’estate a casa di mio fratello,un ragazzo veramente in gamba con una famiglia bellissima.
Una notizia che ha sconvolto tutto il mondo dello sport. Riposa in pace campione!