Rubavano medicine
per rivenderle in palestra
In manette anche un giovane di Macerata

Complessivamente sono sei gli indagati ritenuti responsabili di peculato e commercio illecito di sostanze dopanti e farmaci tradizionali, oggetto di furto e ricettazione
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anabolizzanti1-300x225Interessa anche la provincia di Macerata la maxi operazione dei carabinieri del Nas che da questa mattina stanno eseguendo arresti e perquisizioni nei confronti di diverse persone, ritenute responsabili di peculato e commercio illecito di farmaci, anche ad azione anabolizzante, tra le quali impiegati ed infermieri dell’Ospedale di Fermo. Agli arresti domiciliari sono finiti il maceratese Diego Donzelli di 31 anni (difeso dall’avvocato Gabriele Cofanelli), Sante Apolloni di 52 anni residente a Montegranaro, Giacinto Pieroni di 57 anni residente a Fermo e Manuela Malaspina di 38 anni residente a Lapedona. L’autorità giudiziaria, invece, ha disposto l’obbligo di firma per Vittorio Gazzoli, 47 anni, e Mariannina Simonelli, 43 anni, entrambi di Fermo.  
I medicinali oggetto del traffico illecito venivano sottratti da farmacie dell’ASL e da ospedali e successivamente distribuiti nell’ambiente sportivo amatoriale.

I sei indagati sono ritenuti responsabili di peculato e commercio illecito di sostanze dopanti e farmaci tradizionali, oggetto di furto e ricettazione.

Grazie anche al ruolo ricoperto (un addetto alla farmacia, un magazziniere ed un infermiere dell’ospedale di Fermo), sottraevano medicinali da una farmacia aziendale afferente all’Azienda Sanitaria e dalle dispense ospedaliere di reparto, nascondendo gli ammanchi con la falsificazione dei documenti clinici e dei registri di consumo dei medicinali. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Fermo, dal sostituto procuratore Iolanda Daniela Chimienti, è iniziata da segnalazioni pervenute da sportivi di atletica leggera che paventavano un commercio illecito di farmaci dopanti, approvvigionati attraverso una rete clientelare sul territorio marchigiano. Gli sviluppi dell’attività investigativa hanno permesso di evidenziare un canale di distribuzione di farmaci, sia ad azione anabolizzante che ad effetto terapeutico tradizionale, gestito principalmente da sei soggetti che si occupavano, con ruoli distinti dell’approvvigionamento dei medicinali e della loro successiva distribuzione mediante un consolidato network imperniato sulla conoscenza diretta. Uno degli infermieri, con il supporto di un impiegato della stessa struttura ospedaliera, provvedeva anche alla ricerca di clienti e alla vendita illegale dei prodotti sottratti, destinati ad un ex dirigente sportivo e ad atleti amatoriali. Gli sportivi, soprattutto ciclisti e frequentatori di palestre, assumevano i prodotti senza alcuna esigenza terapeutica e senza prescrizioni mediche, mettendo in serio pericolo la propria salute, a causa di gravi effetti collaterali provocati da queste tipologie di farmaci ad esclusivo uso ospedaliero. Sono emerse responsabilità anche per altre 7 persone che avevano il compito di consegnare le sostanze di provenienza illecita o di venditori al dettaglio. Le misure restrittive e le perquisizioni, disposte dal Ufficio gip del Tribunale di Fermo, hanno riguardato le province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata. Sono in corso approfondimenti per quantificare la dimensione del fenomeno ed il danno erariale causato all’Azienda Sanitaria pubblica dal furto di medicinali, alcuni dei quali molto costosi.

(redazione CM)



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