Tra i siti inquinati dalle armi belliche c’e’ anche Pesaro, con 4.300 bombe all’iprite e 84 tonnellate di testate all’arsenico abbandonate in mare. ”Un’eredita’ che nessuno vorrebbe aver ricevuto” dice Legambiente, che ha presentato un dossier sui luoghi in cui queste armi prodotte in Italia dagli anni Venti fino alla seconda guerra mondiale sono state smaltite, con la copertura del segreto di Stato. L’associazione chiede la bonifica dell’area e un monitoraggio costante dell’Arpam. (ANSA)
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e questo è niente!.. aspettate qualche anno e i media ci forniranno notizie in merito a quante altre tonnellate di bombe riposano nel mare che costeggia la Libia. Mi riferisco a qaunto accaduto in Libia lo scorso anno.