Purtroppo i disagi legati al maltempo colpiscono tutti, senza alcuna differenza. A pagare il prezzo più alto sono coloro che, già in difficoltà, vedono aggravarsi i loro problemi proprio per la neve. E’ accaduto ad Andrea Ginestra che ha inviato a Cronache Maceratesi la sua testimonianza. «La neve attanaglia le Marche – scrive – foto raccolte da ogni Paese, bambini al settimo cielo, sci e bob per le strade della città, scuole chiuse in anticipo e poi in ritardo, mezzi del comune al lavoro, viabilità difficoltosa, ghiaccio, uomini extracomunitari a spalare. E poi c’è una realtà silenziosa…operosa…di cui nessuno parla e che è il cuore del lavoro in emergenza e del lavoro pubblico che non può chiudere. Nessuna ordinanza, nessuna polemica, nessuna foto….in ospedale fa freddo.
Parlo da utente dell ospedale di Macerata costretto in questo periodo a frequentare quei posti, il freddo all’entrata è allucinante, se dagli ascensori si sale ai reparti sperando di trovare un po’ di tepore si resta delusi, i corridoi sono freddi.
I degenti già costretti dal dolore e dalla sofferenza, restano sotto le coperte e si finisce per sperare che non debbano attraversare magari in barella gli androni per trasferirsi in una sala visita o in un ambulatorio.
Gli infermieri e gli inservienti che lavorano in emergenza di personale e nelle difficoltà che in questo periodo ogni lavoratore ha per raggiungere il proprio posto, girano bardati di giubbotti e maglioni soprattutto di notte.
Giustifico il gelo eccezionale, giustifico la struttura grande da gestire,ma come si può giustificare il freddo in ospedale? Come si può pensare che una struttura sanitaria non abbia la possibilità di intensificare il riscaldamento in un periodo come questo, come si può concepire che una persona che sta male debba sentir freddo, come si può pensare che il personale debba passare le notti a lavorare nel gelo? Perché nelle banche e negli uffici dei comuni si lavora al caldo e in ospedale si entra con i giacconi?Date un po’ di caldo in ospedale, là dentro ce n’è un bisogno incondizionato, voi che spingente i bottoni in un ufficio accogliente e confortevole, fatevi un giro per quei corridoi e date almeno un po’ di caldo alla gente che sta male e a chi lavora per loro!»
Altro grido d’allarme arriva da Rita Servidei che scrive: « Purtroppo per motivi familiari mi debbo recare diverse volte al giorno nell’ospedale di Macerata , e sino a ieri il piazzale del parcheggio era completamente pieno di neve, non erano stati puliti nemmeno i posti dedicati ai protatori di handicap, i posti accessibili, e dico accessibili, perchè anche questa è una parolona erano non più di 20/25 e si potevano utilizzare perchè erano stati sgomberati dai padroni delle auto in sosta.
Non è ammissibile una cosa del genere, io non chiedo a chi spetti la pulizia del piazzale, io chiedo che essendo un parcheggio a pagamento,possa essere libero dalla neve, ed inoltre è il parcheggio di un Ospedale, quindi ancora di più si doveva intervenire subito per provvedere allo sgombero.
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perche non vanno tutti sotto casa del presidente della asur???????
L’ospedale di Macerata è un disagio continuo e permanente.
Oggi con mio marito abbiamo notato che ci sono delle strade pulite abbastanza bene e lasciando una carreggiata piuttosto larga mentre altre sono piene di “pappa” e ristrette perchè pulite solo al centro.
Questo vuol dire che non tutti gli operatori lavorano allo stesso modo.
Addirittura fino al tardo pomeriggio di oggi non era stata aperta la strada di Piediripa che porta alla stazione… come si fa poi a chiedere agli utenti a prendere i servizi invece che spostarsi con le proprie macchine??
Ma siccome il comune sa chi deve fare questa e quell’altra zona perchè non richiama le varie aziende a fare bene il loro lavoro??
Così anche per l’ospedale. Non è concepibile quello che è scritto in quest’articolo. Qualcuno deve avvisare il comune perchè mandi la ditta appaltatrice di quel parcheggio a pulire e/o a pulire meglio.
E fin qui mi riferisco alla neve perchè per il freddo in ospedale meglio non commentare proprio.
Liana Paciaroni
mi collego al commento di Valentina e aggiungo : l’ospedale di Macerata è senza speranze!
“O voi che entrate.. scappate finché avete respiro prima che sian loro con il loro modo superficiale disorganizzato e incompetente a togliervelo”.. anzi non entrate proprio deviate su altri ospedali…..
non si parla mai così a sproposito se non si hanno validi motivi e motivi ce ne sono anche troppi.
Walter la tua proposta è comprensibile e si potrebbe anche metter in atto ma non ci sarebbe solo lui ma tutti quelli che come lui “operano” nell’ospedale di macerata e sono ben pagati per non assumersi mai un briciolo di responsabilità e di controllo sui reparti su quello che succede. Si respira troppa politica in quei reparti oltre alla polvere!
Approfittate della neve per recarvi in un altro ospedale. Grazie a Dio per una volta la trappola della bella accoglienza non funziona…
Mia moglie lavora in ospedale; mi conferma che fa freddo specie nei corridoi. A quanto pare l’impianto non riesce a produrre una maggiore quantità di calore (quindi non dovrebbe essere che qualcuno voglia risparmiare sui consumi di energia). Sembra che stiano cercando di ridurre le dispersioni dagli infissi (evidententemente di qualità non ottimale come in molti immobili nel nostro paese) . Capisco i disagi di malati e visitatori . Dobbiamo però renderci conto che riscaldare un immobile di quelle dimensioni e di quelle caratteristiche non è come mantenere al caldo il negozio , l’ufficio e l’abitazione . Di certo per tanti anni italia si è costruito male e ce ne accorgiamo in particolare quando le condizioni climatiche esterne (molto caldo e molto freddo) ce lo ricordano.
La pulizia del parcheggio dell’Ospedale di Macerata è a carico della ditta che gestisce il parcheggio, quindi il comune non ha nessuna competenza. Non voglio giustificare quello che la nostra Amministrazione non ha fatto in questi giorni, ma diamo ad ognuno di loro le proprie responsabilità, e questa volta il comune ne è proprio fuori.