Civitanova: il Pd scarica l’Idv

VERSO LE ELEZIONI - Rottura definitiva nel centrosinistra dopo le polemiche contro Silenzi
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Giulio Silenzi, segretario comunale del Partito Democratico

 

di Laura Boccanera

E’ arrivata la gelata fra Pd e Idv. La colonnina di mercurio si abbassa su temperature rigide anche per la politica. Dopo le polemiche fra il partito di Favia e Silenzi è arrivato lo stop definitivo e il Pd non ci sta più e rompe definitivamente con l’Idv. Nessuna intesa è possibile e l’italia dei valori resta sempre più isolata dopo gli attacchi frontali a Silenzi. La rottura è maturata nel corso della riunione allargata alla coalizione di centrosinistra e alle liste civiche convocata dal Pd alla quale erano presenti Ancora, gruppo Costamagna-Corvatta, la lista Nuova Città e la stessa Idv. Una riunione dura, in cui i dipietristi civitanovesi sono stati messi all’angolo per gli attacchi perpetrati. Impossibile ricucire. “L’Idv — comunica il Pd — ha superato ogni limite. Quando non c’è rispetto della persona e di un partito non può esserci alcuna intesa. Il rispetto della persona per noi è un valore non negoziabile. L’Idv con le sue scelte si isola da un progetto di cambiamento per il governo di Civitanova”.

 

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David Favia, coordinatore regionale dell'Idv

Immediata la replica del direttivo dell’Idv: in un documento congiunto firmato da tutti i membri l’Idv sferra l’ennesimo attacco. “Il PD civitanovese governato da Silenzi assomiglia alla volpe della fiaba di Esopo che non potendo raggiungere l’agognato grappolo d’uva in quanto posto troppo in alto disse tanto non è matura – commentano sarcastici i firmatari – Silenzi non raggiungerà mai il grappolo IDV: è posto troppo lontano rispetto al suo modo di vedere la politica. E’ da mesi che andiamo dicendo che non appoggeremo mai la candidatura vecchia e perdente di Silenzi né le primarie che non riteniamo, in un contesto come quello della realtà civitanovese, uno strumento idoneo per la scelta del candidato sindaco”. E sulla presenza alla riunione asseriscono: “siamo rimasti al tavolo solo per senso di responsabilità, nella speranza che Silenzi facesse il bel gesto di fare un passo indietro restituendo unità e dignità al PD e al centrosinistra”. Commenti aspri anche per quanto riguarda l’abbandono da parte di altre forze politiche: “siamo assolutamente disponibili a presentarci da soli, staremo a vedere. Staremo a vedere cosa resterà in mano a Silenzi fatte le primarie e staremo a vedere cosa nascerà di alternativo a Mobili e Silenzi, le due facce della stessa vecchia medaglia”.



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