Nelle Marche, 1.750 mamme hanno lasciato il lavoro nel primo anno di vita del bambino nel triennio 2009-2011. Secondo i dati forniti dalla direzione regionale del Lavoro e rielaborati dalla Cgil Marche, solo nel 2011, le lavoratrici che si sono dimesse volontariamente sono state 620. Ad esse si aggiunge un numero imprecisato di mamme che si dimettono dopo i 12 mesi di vita del bambino e che non sono tenute a comunicarlo. Un “fenomeno in crescita”, secondo la Cgil regionale, che evidenzia i 578 casi del 2010 e i 552 del 2009.
L’ufficio studi della Cgil ha fatto l’identikit di queste donne: il 60,5% ha un’eta’ compresa tra 26 e 35 anni e il 12,3% tra i 19 e i 25 anni; il 59,4% ha almeno un figlio o comunque presenta le dimissioni dopo la nascita del primo bambino, mentre il 32,1% ha due figli e il 5% piu’, mentre e’ piu’ limitato il numero di coloro che lasciano il lavoro durante la gravidanza (3,5%). Le donne che lasciano il lavoro hanno generalmente una breve anzianita’ lavorativa: quasi il 90% ha un’anzianità inferiore a 10 anni e fra queste, per la meta’ e’ inferiore a 3 anni.
Le imprese dalle quali provengono sono prevalentemente di piccole e piccolissime dimensioni: i due terzi, infatti, hanno meno di 15 dipendenti (67,3%)e il 17,3% ha tra 16 e 50 dipendenti. Provengono principalmente dal commercio (32,7%) e dall’industria (22,7%), ma anche dai settori del credito e assicurazioni (1,8%) e dell’agricoltura (1,5%). (AGI)
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