di Gabriele Censi
La “Giornata della Memoria” è stato un momento di alta didattica per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che ha ospitato stamattina la proiezione di un programma tv: “Testimonianze dal Lager di Sforzacosta”, un progetto della Regione curato dal professor Massimo Puliani, docente di Comunicazione Visiva Multimediale dell’istituto maceratese. Testimonianze dirette o indirette raccolte da giovani videomakers che le propongono con sguardo artistico e appassionato. Il documentario proposto in un format dal titolo “MarteTV- Magazine multicanale” sarà trasmesso in questi giorni su alcune tv locali e sulla nostra Web Tv (GUARDA IL VIDEO) e ha lo scopo di superare il confine temporale di queste occasioni, non più una giornata o una settimana ma un percorso continuo e un progetto pluriennale.
“Come campo di indagine e testimonianza – dichiara il professor Puliani – dopo le 12 interviste dell’anno scorso fatte nel pesarese e nel fanese agli ex Militari internati nei campi di concentramento nazisti, siamo andati alla ricerca delle tracce di uno dei numerosi campi di prigionia eretti nelle Marche, quello di Sforzacosta dove abbiamo intervistato due ex internati in quel sito: Goffredo Cerquetella di Macerata e Bruno Fammilume di Appignano, nonché la testimonianza della moglie di Giancarlo Leggi di Tolentino, Maria Spezzone, che molto si è speso per ricordare quel dramma vissuto a Sforzacosta tra il 1940 il 1944″.
Il corposo lavoro multimediale (che sarà donato alle biblioteche delle città e all’Iscop Istituto di Storia Contemporanea di Pesaro e agli A.N.P.I. di riferimento territoriale) è stato realizzato grazie al coinvolgimento di giovani video-makers che hanno realizzato i servizi televisivi e contattato le persone e i familiari dei deportati: Marica Violini per i sopravissuti a Sforzacosta, Matteo Antonini che è andato a trovare a San Benedetto del Tronto un caparbio ex militare inglese, Harry Shindler che si è prodigato tutta la vita alla ricerca di testimonianze di quel periodo bellico. E quattro studenti dell’Accademia di Belle Arti del Corso di Comunicazione Multimediale: Benedetta Freddo e Marta Lanzarotti, che hanno documentato la deportazione a Berlino di Antonio Galanti di Ascoli Piceno, Licia Tofani che ha documentato l’incontro con Luigi Scartechini di Treia, Marco Petrucci che ha raccolto la testimonianza di Elio Damiani di Fabriano, deportato civile da Sforzacosta a Dachau. Nel programma anche il cortometraggio “L’illusione” realizzato da Stefano Del Frate, Gianluca Grandinetti, Gianluca Marone e Diego Di Giandomenico, vincitore del premio CineMarche Giovani 2011 alla Mostra del Nuovo cinema di Pesaro.
“La constatazione di interesse degli studenti per questo periodo storico – commenta Puliani – credo che sia una risposta a quel nodo centrale che Pasolini avvertiva verso i giovani: cioè il pericolo più grosso che possono correre i giovani è la perdita di Memoria. La memoria è infatti garanzia di libertà. E non è un caso che le dittature cercano di cancellare la memoria storica, di alterarla o distruggerla del tutto. E la memoria guarda avanti; si porta con sé il passato, per salvarlo , per proteggerci e per debellare quel bacillo della peste – parafrasando Albert Camus – che non muore né scompare per sempre”.
Il dibattito al termine della proiezione è tornato sul tema del legame tra resistenza e deportazioni, e sulle vittime di quegli anni su fronti contrapposti, con l’intervento anche del presidente dell’Anpi di Tolentino Lanfranco Minnozzi.
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